Mi pare che sia evidente che ci sia un fattore stagionale per il Covid come c'è notoriamente per l'influenza e per il raffreddore che è proprio attivato dai dei coranvirus. Quindi d'estate ci può essere stata una diffusione leggera e inavvertita come quella di questa estate che poi si è rafforzata in autunno ed è esplosa a fine inverno qui da noi. Quindi questa di questi giorni sarebbe la terza ondata, con la prima passata quasi inosservata (c'erano polmoniti strane lo scorso autunno, ma del virus non si sapeva nulla e così sono state segnalate come effetti dell'influenza stagionale più forte di altre volte).
L'esperto è sopratutto attento a far quadrare i conti delle rilevazioni epidemiologiche. Come è possibile che la rilevazioni dopo la prima ondata con i test sierologici hanno parlato di 2,5% della popolazione italiana che era entrata in contatto col virus e da quel campione del periodo precedente risulta che il contatto sarebbe stato del 10%? Vengono così presi in considerazione soli 6 casi positivi agli antivirus neutralizzanti per far quadrare i conti con i test sierologici più recenti.
Il fenomeno Covid è ovviamente multifattoriale, servono più fattori concomitanti per innescare la crisi pandemica, l'immunità di gregge è sempre molto lontana ammesso che la si raggiunga visto che la protezione immunitaria dura solo qualche mese.
Ciao
MA - r l i n