Citazione:Messaggio inserito da Batgirl
Tu credi che l'alza di Rame sia dovuta alla pillola, può darsi; ma, visto che l'eccesso di rame fa male ai capelli come potrai guardare qui :http://www.calvizie.net/documento.asp?args=28.1.468
Sì, lo si dice anche qui: http://www.laleva.cc/almanacco/rame.html se proprio vogliamo approfondire l'argomento.
Si spiega che può dare anche seri disturbi emotivi, portare alla schizofrenia, depressione ed altri disturbi psischici e fisci molto seri. Mi sembra ne avessi parlato tempo fa con Cleopatra che ha un valore del rame molto alto. All'epoca avevamo sdrammatizzato parecchio la cosa, soprattutto perché se è vero che tante donne che assumono la pillola hanno il rame alto, in teoria dovremmo avere tutte un effluvio anagenico proprio per questo motivo.
Facendo ulteriori ricerche è comunque difficile trovare argomenti relativi a questa patologia, mentre è molto più facile trovarne relativi alla carenza di rame. Forse è una questione di frequenza della patologia? Non credo si tratti di scarso interesse da parte della letteratura medica.
Quell'articolo l'avevo letto anch'io e infatti non ho esitato a parlarne col Dott. Marliani, il quale ha sdrammatizzato nettamente la cosa. In effetti, l'articolo di calvizie.net la dice già lunga sull'argomento: si tratterebbe di una forma particolare di effluvio anagenico (la spiegazione di questa patologia occupa un terzo di quella data dalla carenza di ferro, se non ricordo male).
Leggendo ancora tra le righe dell'articolo tratto da calvizie.net, si parla di una sorta di intossicazione da rame: se è così, Giu avrebbe dovuto notare non solo la caduta dei capelli ma una lunga serie di conseguenze gravi all'organismo che avrebbero spinto senza dubbio in secondo piano il problema della caduta dei capelli.
Può essere che Giu sia affetta da effluvio anagenico dovuto al rame: se così fosse allora forse la sua situazione è veramente grave e mi pare di capire che le conseguenze potrebbero essere pesanti. Ma ripeto, non sono un medico e non mi va di creare allarmismi inutili, almeno a mio giudizio (giudizio, fondato sul parere del dott. Marliani, non su questo o quell'articolo che posso aver letto in giro).
Aggiungo che per esperienza personale, è vero sì che il rame si abbassa con lo zinco ma non è necessariamente vero: il mio zinco è passato da 75 a 90 e il rame parallelamente da 236 a 240. E i capelli hanno smesso di cadere da quando ho integrato le carenze (ferro, zinco) non quando il rame è tornato a posto (cosa che ancora non si è sistemata e che il Dott. Marliani non ha ritenuto essenziale risistemare, in fatti ha ristretto l'assunzione dello zinco ad una pastiglia alla settimana invece di quella quotidiana che assumevo prima).
Il mio intento non è certo quello di far polemica: lo ribadisco, anche se sono certa fosse già chiaro in partenza.
Mi interessa solo approfondire un problema che mi tocca direttamente e sul quale posso dare qualche opinione basata sull'esperienza personale.
Inoltre mi interessa ribadire che quella riportata non era una mia diagnosi: dato che non sono un medico, mi sono limitata a riportare la parola di un professionista come il dott. Marliani, il quale non mi permetterei mai di smentire né di sospettare che mi abbia detto un'incongruenza o un'incorrettezza.
Saluti
Marina
Tu credi che l'alza di Rame sia dovuta alla pillola, può darsi; ma, visto che l'eccesso di rame fa male ai capelli come potrai guardare qui :http://www.calvizie.net/documento.asp?args=28.1.468
Sì, lo si dice anche qui: http://www.laleva.cc/almanacco/rame.html se proprio vogliamo approfondire l'argomento.
Si spiega che può dare anche seri disturbi emotivi, portare alla schizofrenia, depressione ed altri disturbi psischici e fisci molto seri. Mi sembra ne avessi parlato tempo fa con Cleopatra che ha un valore del rame molto alto. All'epoca avevamo sdrammatizzato parecchio la cosa, soprattutto perché se è vero che tante donne che assumono la pillola hanno il rame alto, in teoria dovremmo avere tutte un effluvio anagenico proprio per questo motivo.
Facendo ulteriori ricerche è comunque difficile trovare argomenti relativi a questa patologia, mentre è molto più facile trovarne relativi alla carenza di rame. Forse è una questione di frequenza della patologia? Non credo si tratti di scarso interesse da parte della letteratura medica.
Quell'articolo l'avevo letto anch'io e infatti non ho esitato a parlarne col Dott. Marliani, il quale ha sdrammatizzato nettamente la cosa. In effetti, l'articolo di calvizie.net la dice già lunga sull'argomento: si tratterebbe di una forma particolare di effluvio anagenico (la spiegazione di questa patologia occupa un terzo di quella data dalla carenza di ferro, se non ricordo male).
Leggendo ancora tra le righe dell'articolo tratto da calvizie.net, si parla di una sorta di intossicazione da rame: se è così, Giu avrebbe dovuto notare non solo la caduta dei capelli ma una lunga serie di conseguenze gravi all'organismo che avrebbero spinto senza dubbio in secondo piano il problema della caduta dei capelli.
Può essere che Giu sia affetta da effluvio anagenico dovuto al rame: se così fosse allora forse la sua situazione è veramente grave e mi pare di capire che le conseguenze potrebbero essere pesanti. Ma ripeto, non sono un medico e non mi va di creare allarmismi inutili, almeno a mio giudizio (giudizio, fondato sul parere del dott. Marliani, non su questo o quell'articolo che posso aver letto in giro).
Aggiungo che per esperienza personale, è vero sì che il rame si abbassa con lo zinco ma non è necessariamente vero: il mio zinco è passato da 75 a 90 e il rame parallelamente da 236 a 240. E i capelli hanno smesso di cadere da quando ho integrato le carenze (ferro, zinco) non quando il rame è tornato a posto (cosa che ancora non si è sistemata e che il Dott. Marliani non ha ritenuto essenziale risistemare, in fatti ha ristretto l'assunzione dello zinco ad una pastiglia alla settimana invece di quella quotidiana che assumevo prima).
Il mio intento non è certo quello di far polemica: lo ribadisco, anche se sono certa fosse già chiaro in partenza.
Mi interessa solo approfondire un problema che mi tocca direttamente e sul quale posso dare qualche opinione basata sull'esperienza personale.
Inoltre mi interessa ribadire che quella riportata non era una mia diagnosi: dato che non sono un medico, mi sono limitata a riportare la parola di un professionista come il dott. Marliani, il quale non mi permetterei mai di smentire né di sospettare che mi abbia detto un'incongruenza o un'incorrettezza.
Saluti
Marina