Ma credo che sia proprio quello che facciamo! Cioè cercare di capire quello che non si sa!
Secondo me il discorso del Dr. Marliani non fa una piega, e non perché lo dice lui, ma perché corrisponde alle mille domande che mi sono fatta pure io!
Per esempio....
Se è vero che i recettori degli androgeni sono nei punti segnalati da Norwood e Hamilton, perché esiste la scala Ludwig, che guarda caso è tipica dell'alopecia femminile? Perché i recettori sono messi in posti diversi o perché il meccanismo che agisce sulla donna è appunto la carenza di estrogeni e non l'eccesso di androgeni?
E visto che la donna ha tassi di testosterone e DHT inferiori all'uomo che prende la finasteride, come è possibile una vera androgenetica, se non c'è un aumento sistemico di androgeni?
Ha senso prendere antiandrogeni sistemici se non ce n'è un eccesso?
Come mai nella donna è più facile avere dei risultati con lozioni all'estrone e invece la finasteride o gli inibitori del DHT non sono efficaci, o lo sono molto poco?
Non si tratta certo di incaponirsi con l'affermazione che non esiste l'androgenetica femminile, ma secondo me da allora qualche passo in più si è fatto, almeno per capire perché ci sono delle differenze tra alopecia maschile e femminile.
Come ho detto più volte, secondo me tra androgenetica e carenziale c'è solo una differenza di CAUSA e di CURA non di apparenza.
Non è che la carenziale sia più o meno grave dell'androgenetica, sono solo diverse. Anche per la carenziale ci si deve curare, probabilmente a vita. Per me l'importante è sapere che però non occorre prendere la fina o imbottirsi di Androcur, quando risultati ancora migliori si possono avere con una lozione all'estrone.
A volte sono io che non capisco l'incaponirsi di voler bollare a tutti i costi la propria patologia come androgenetica invece di cercare di trovare una cura migliore.
Secondo me il discorso del Dr. Marliani non fa una piega, e non perché lo dice lui, ma perché corrisponde alle mille domande che mi sono fatta pure io!
Per esempio....
Se è vero che i recettori degli androgeni sono nei punti segnalati da Norwood e Hamilton, perché esiste la scala Ludwig, che guarda caso è tipica dell'alopecia femminile? Perché i recettori sono messi in posti diversi o perché il meccanismo che agisce sulla donna è appunto la carenza di estrogeni e non l'eccesso di androgeni?
E visto che la donna ha tassi di testosterone e DHT inferiori all'uomo che prende la finasteride, come è possibile una vera androgenetica, se non c'è un aumento sistemico di androgeni?
Ha senso prendere antiandrogeni sistemici se non ce n'è un eccesso?
Come mai nella donna è più facile avere dei risultati con lozioni all'estrone e invece la finasteride o gli inibitori del DHT non sono efficaci, o lo sono molto poco?
Non si tratta certo di incaponirsi con l'affermazione che non esiste l'androgenetica femminile, ma secondo me da allora qualche passo in più si è fatto, almeno per capire perché ci sono delle differenze tra alopecia maschile e femminile.
Come ho detto più volte, secondo me tra androgenetica e carenziale c'è solo una differenza di CAUSA e di CURA non di apparenza.
Non è che la carenziale sia più o meno grave dell'androgenetica, sono solo diverse. Anche per la carenziale ci si deve curare, probabilmente a vita. Per me l'importante è sapere che però non occorre prendere la fina o imbottirsi di Androcur, quando risultati ancora migliori si possono avere con una lozione all'estrone.
A volte sono io che non capisco l'incaponirsi di voler bollare a tutti i costi la propria patologia come androgenetica invece di cercare di trovare una cura migliore.