ma cosa dire del defunto governo prodi? paolo liguori glie ne dice 4 nel suo blog e non sbaglia.....
dal paolo liguori's blog
Ha ottenuto ciò che voleva. Da cinico e vendicativo uomo di potere. Altro che statista e uomo d’onore. Prodi lascia in eredità al Paese e, soprattutto alla sinistra, una situazione pesantissima di risse, sospetti, di vera antipolitica. Un governo che è stato in piedi, fin dal primo giorno, giocando con la vanità, l’egocentrismo e l’interesse dei senatori a vita, ha agito nella ricerca continua della mediazione tra forze politiche francamente incompatibili. Nessuno poteva e doveva uscire dal recinto della maggioranza, per salvare la poltrona di tutti. Questa gabbia, consolidata da promesse, corruzione e minacce, ha prodotto una quantità di miasmi insopportabile. Con il braccio di ferro finale, Prodi ha stappato il vaso e l’infernale contenuto si è rovesciato su tutti. In particolare sulla sinistra, dove l’ex presidente si ripromette di dare ancora bataglia a colpi di trappole e veleni. Stia attento Veltroni, che ha osato rompere lo schema ed uscire alo scoperto con una proposta diversa, perchè rivolta al paese e non ali uinteressi di potere. Dal Professore arriveranno guai. Ma più di ogni altra cosa è terribile la situazione in cui è stato trascinato e lasciato l’elettorato di sinistra. Come si vede benissimo, leggendo atentamente i blog ( anche questo), una parte consistente dell’elettorato di sinistra tradito e disilluso dai suoi capi, volta le spalle a qualsiasi idea positiva e si rifugia nell’antipolica. Finchè questo fenomenno riguardava frange di minoranza, era interessante motivo di osservazione e analisi. Se coinvolge una base elettorale imponente, diventa un rischio per il Paese e la stessa convivenza civile. Nell’antipolitica la fanno da padroni i maramaldi, i vigliacchi di ogni specie, pronti ad accanirsi sui casi singoli, i soggetti più deboli. Pronti perfino ad insultare( tanto non costa niente) morti e soggetti privati della libertà. E’ una subcultura da combattere, analoga e peggiore del razzismo. Se inizia a camminare a passi veloci sulle gambe dei delusi ex di tutte le sinistre, è un boccone molto duro da digerire per chiunque. Anche il centro destra non deve sottovalutare un simile rischio. Ecco perchè, passato il primo spontaneo festeggiamento per la liberazione da Prodi, oggi è importante riflettere sui rischi che il futuro ci riserva. Nuove eleziioni, è chiaro, sono indispensabili, ma è importante che alla svolta politica partecipino tutti. Ogni escluso, ogni deluso è un potenziale nichilista. Anche soltanto nel linguaggio e nei comportamenti.