Attacchi di panico

jmmda

Utente
22 Ottobre 2004
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Non capisco e questa volta sono seria: mi sembra stiate montando una polemica, esattamente a quale post scritto da me vi riferite?

 

jmmda

Utente
22 Ottobre 2004
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Io sono tranqullissima, e onestamente non avevo capito che Osho si stava innervosendo (non l'ho pensato nemmeno quando ha scitto che praticamente scrivo senza sapere di cosa parlo, evabè...pensala come vuoi) perchè credevo che la conversazione viaggiasse su un binario pacifico. Evidentemente mi sbagliavo.

Ripeto: se c'è difficoltà a capire quali sono le patologie intorno a qualcosa di così materico come un capello, figuriamoci come può essere difficile avere un'opinione univolca sugli attacchi di panico.

Un sito molto dettagliato: http://www.lidap.it/index.html
 

lortas

Utente
10 Luglio 2004
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Allora...io ho sofferto di DAP per alcuni periodi della mia vita.
Quando avevo circa 18 anni i medici non ci capivano na cippa e mi sono
curato con ansiolitici senza trarne beneficio.
Poi come sono venuti,,scomnparsi.

Per ricomparire una decina di anni dopo in maniera estremamente violenta.
Questa volta sul DAP i medici (psichiatri) sono molto + preparati e la
terapia puo essere alprazolam (xanax) o meglio ancora antidepressivi,
sia i triciclici o SSRI (specie paroxetina), meglio ancora se accompagnati
da una terapia cognitivo comportamentale.

A me ha risolto la vita, e dopo un annetto di cura sto scalando i farmaci
e entro breve dovrei toglierli del tutto.[:D]
Certo, un UNICO attacco non mi sembra certo tale da diagnosticare un disturbo
serio, ma se il problema dovesse ripresentarsi fatti vedere da un bravo
specialista.

Per ogni eventuale bisogno puoi anche contattarmi in PVT non ci sono problemi.
In bocca al lupo
Lore
 

carlotta

Utente
13 Ottobre 2004
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Appunto,riportiamo l'attenzione sull'argomento di partenza e cioè su Danu.Io posso esporre la mia esperienza personale.Una volta mi è accaduto di avere un attacco di panico dopo che mi era accaduta una cosa assai brutta e sinceramente sono riuscita a controllarlo basandomi sulla forza di volontà.Quello che voglio dirti è che sì,gli ansiolitici servono in questi casi ma,sempre secondo il mio modesto parere,non risolvono.Ti creano una dipendenza e così entri in un circolo vizioso.Ricordo di un attacco avuto pochi mesi fa,quando dovevo fare una risonanza magnetica alla testa.Il solo pensiero di stare distesa con la testa intrappolata in quell'aggeggio mi faceva stare male perchè soffro di claustrofobia.Il tecnico radiologo mi dà una specie di pulsantiera(tipo quella dei concorrenti di Gerry Scotti e simili[:p])e mi dice di pigiare il campanello se ci dovessero essere dei problemi.Mi sentivo soffocare già dopo poco e avevo una voglia tremenda di premere quel pulsante.Poi,sai cosa ho pensato?Che se l'avessi premuto avrei dovuto ripetere l'esame e quindi comunque stare di nuovo chiusa in quella specie di gabbia.Così ho cercato di concentrare la mente su qualcos'altro...e mi è venuto in mente che in macchina stavo ascoltando una canzone carina,così il mio cervello ha iniziato a canticchiarla per me e a poco a poco tutto è passato.Diciamo che ho fatto un pò di quello che si chiama training autogeno.Io credo molto nel potere che sta dentro ognuno di noi:quello di farci stare bene o male,almeno per quanto riguarda cose che attengono al piano psicologico.Da quello che leggo,da quello che scrivi,mi dai l'impressione di essere un pò depresso perchè i pensieri che riporti li ho anch'io che accuso depressione ormai da tempo immemore!Ma,se la mia esperienza può esserti d'aiuto,vorrei darti questo consiglio:prova con la concentrazione,come ho fatto io.Se poi non dovesse andare a buon fine,puoi rivolgerti ad uno psicologo...ma io confido nella tua forza!In bocca al lupo Danu!!![:D]
 
13 Settembre 2005
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Danu io ho sofferto di attacchi di panico parecchi anni fa..
erano un periodo molto stressante cominciavo a lavorare per la prima volta nella mia vita in un posto dove aveva lavorato mio padre tanti anni(con un altra mansione e mio padre era solo un dipendente).. mi sentivo osservato,mi sentivo male.. mi cominciava a girare la testa.. avevo la terribie sensazione di pensare cosa potessero dire gli altri di me.. sudavo in tutto il corpo in pochi secondi.. mi prendevano delle vampate di calore sul petto..
sono andato dal medico che mi ha diagnosticato attacchi di panico...
poi mi ha dato il sereupin che a mia sorpresa era un antidepressivo non un ansiolitico.. perchè spesso deriva dalla depressione l'eccessiva ansia.. io non mi sentivo depresso ma pian piano non si verificarono più...
ma io per un periodo avevo paura ad allontanarmi troppo da casa per esempio.. non tanto da solo ma con i miei amici.. perchè se mi fossi sentito male non potevo dirglielo mi vergognavo.. ed è successo,tante volte.. inutile dirti che la paura di averlo è la cosa più forte che lo fa venire perchè se è vero che la paura della paura è la causa è anche vero che come si fa a non averne paura?
personalmente ti dico di pensare che non succede niente al tuo fisico.. ci sono delle persone che hanno avuto adirittura dolore al petto e al braccio sinistro classico dell'infarto invece era un attacco di panico.. quindi non disperare mai..
a me poi pian piano è prevalso il mio orgoglio.. ho detto basta.. se mi sento male mi sentol male ma non posso non viver più..
dopo 2-3 anni ho smesso col sereupin senza effetti secondari.. ora l'unica cosa di cui ho paura è l'aereo.. anche prima l'avevo però.. nonostante l'ho preso 2 volte..
poi dopo anni mi è risuccesso un miniattacco di panico durato molto poco che però mi ha fatto venire la paura che tornassero dopo tutti questi anni.. ero in una situazione che non posso spiegare ora è troppo lunga.. ma a differenza di altre volte dove il motivo era da ricercare abbastanza qui c'erano dei motivi palesi..
ti posso vivamente consigliare di fare un po' di sport.. fa benissimo.. ti senti sciogliere tutta quella tensione che si sente a livello addominale...
anche correre da soli...
e previene anche...
poi non credere che sia una cosa solo tua.. e sdrammatizza ogni tanto anche se è difficile...
non ti fissare...
anch'io tuttora sono un po' ipocondriaco ma ogni tanto mi stufo edico basta che cavolo devo staccare la spina!! senno non vivo più...
se mi sento male mi sento male.. di certo non muoio per questo ma morire da vivi per non vivere più è la peggior morte esistente.. questo è il mio motto..
auguri di tutto
 

jmmda

Utente
22 Ottobre 2004
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Da http://www.mybestlife.com/ita_salute/incasodi/ansia.htm

Le regole per stare bene

Qui di seguito sono riassunti i metodi più semplici ma anche efficaci seguendo i quali ci si può sentire subito decisamente meglio

Durante una crisi assumere subito e poi più volte ogni quindici minuti quattro gocce direttamente sulla lingua di Rescue Remedy (propriamente rimedio di pronto soccorso), composto di erbe della floriterapia del dottor Bach.


Bere due o tre bicchieri d’acqua minerale non gasata lentamente: così si aumenta l’eliminazione di tossine epatiche e intestinali interferenti negativamente sull’ansia.


Poiché la crisi molto spesso è caratterizzata da respiro affannoso, da sensazione di mancanza d’aria, è molto utile imparare a eseguire nei momenti critici il seguente esercizio: mentre si è seduti oppure in piedi con la schiena contro una parete o con le braccia abbandonate lungo il corpo, inspirare profondamente l’aria con il naso ed espirare rumorosamente subito dopo lasciando cadere le spalle e la testa. Respirare ancora nello stesso modo e aprire le mani mentre si butta fuori l’aria, inspirare quindi di nuovo e questa volta trattenere il respiro contando fino a cinque prima di espirare a bocca aperta con la mandibola rilassata ripetendo quest’ultimo tipo di respirazione per cinque volte.


Una variante di questo esercizio: ad occhi chiusi, dopo le respirazioni descritte, richiamare alla mente un pensiero positivo o un’immagine derivante da un’esperienza passata piacevole, orientando il più possibile l’attenzione su questa.


Sempre come rimedio di pronto intervento è di grande aiuto massaggiare alcuni punti del proprio corpo indicati nella medicina tradizionale cinese. In mezzo al palmo delle mani, con il pollice della mano destra massaggiare profondamente con movimento circolare per circa due minuti in mezzo al palmo della mano sinistra ed eseguire poi il massaggio sulla mano destra. Con l’indice di una mano premere con discreta forza per cinque minuti il punto che si trova tra le due sopracciglia all’inizio del naso; lo stesso massaggio si può fare nel punto che si trova due centimetri circa dietro l’orecchio, subito sotto la testa e a lato della colonna vertebrale nel tratto cervicale; abbassando la testa sul torace premere con i pollici di entrambe le mani i due punti per cinque minuti circa.


Nella propria casa, un altro metodo antiansia è il pediluvio: stando comodamente seduti su una poltrona immergere entrambi i piedi nudi in una bacinella d’acqua tiepida o calda per circa quindici minuti. Variante: fare un bagno caldo. Nell’acqua si possono sciogliere sostanze rilassanti come il tiglio o la melissa; ci si immerga il più possibile avvertendo via via come il corpo si scarica delle tensioni grazie al galleggiamento e al calore. Soprattutto nei periodi in cui non ci sono crisi acute ma una persistente sorta di tensione ansiosa continua è raccomandabile apprendere una tecnica di rilassamento da ripetere giornalmente anche per pochi minuti (distensione immaginativa di Parietti, training autogeno di Schulz, metodo di Jacobson).


L’ansia si può curare con le erbe. E più utilizzate sono la valeriana officinalis, la rauwolfia serpentina, la menta piperita, la tilia tomentosa, la sequoia gigantea. E’ molto efficace, soprattutto quando l’ansia compare con una tachicardia improvvisa, il biancospino.


L’oligoterapia (cura con i minerali) consiglia per lo stato ansioso di assumere manganese - cobalto una volta al giorno per tre settimane proseguendo poi due - tre volte alla settimana. Sempre rispettando il principio di riequilibrio del corpo più che la risoluzione immediata del sintomo, esiste poi un esame chiamato mineralogramma che consente analizzando un piccolo ciuffo di capelli, di svelare carenza o intossicazioni di minerali nell’organismo. La terapia conseguente è il reintegro o l’eliminazione dalla dieta dei minerali in difetto o in eccesso.


Evitare caffè, tè, cioccolata, cacao, coca-cola e droghe eccitanti come zafferano, pepe, curry. Anche in questo caso esiste per curare l’ansia un esame bioelettronico, non invasivo e chiamato Vega test, attraverso il quale si possono individuare classi di alimenti (lieviti, latte e derivati, cereali) che spesso favoriscono le reattività ansiose e che perciò vengono eliminati dalla dieta.


La cromoterapia, cioè la terapia con i colori, consiglia alle persone ansiose che sono tese e soffrono anche d’insonnia, di scegliere vestiti e oggetti di colore blu perché questo colore ha la proprietà di rasserenare la mente. Per chi diventa ansioso quando avverte la sensazione di non farcela ad affrontare le varie responsabilità della vita il colore indicato è l’arancio, perché esso stimola il coraggio, la creatività, i pensieri positivi.


L’aromaterapia infine, cioè la cura con i profumi, indica come efficaci antiansia in primo luogo la lavanda, riequilibrante nervoso, la camomilla. Inoltre l’arancio dolce ha un effetto rasserenante mentre l’anice stimola l’ottimismo. Basta annusare per qualche minuto più volte nella giornata un fazzoletto imbevuto con qualche goccia di questi profumi oppure farlo quando si avvertono i primi sintomi di uno stato ansioso acuto.


La psicanalisi e altre psicoterapie insegnano a non avere paura dell’ansia, a uscire dallo stato ansioso incanalandolo in attività fisiche e mentali creative, a trasformare la tensione mentale in pensiero positivo.


 
13 Settembre 2005
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Ammiro tutta la buona volontà che ci metti ma sai gli attacchi di panico sono molto diversi a seconda delle persone,del contesto in cui ci si trova...
i rimedi e sopratt la prevenz è importante ma mentre sei in quello stato di sicuro non ti andrebbe di fare niente,o almeno non ce la fai.. figurati prendere una bacinella di acqua calda e metterci i piedi..
io ad esempio non ho avuto mai grandi difficoltà respiratorie ma vampate di calore sul petto spesso e sempre forti giramenti di testa che riuscirei a malapena a stare in piedi..
poi rimangono in modo molto sottile anche quando finisce..
le erbe forse possono aiutare..certo costano un po'..
secondome la cosa più importante è lavorarci pensandoci bene.. ci si può far aiutare ma in un certo senso dev'essere la persona stessa ad uscirne..
e poi lo sport.. sopratt di giorno col sole.. importantissimo..
 

jari

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21 Febbraio 2004
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anch'io ho sofferto di attacchi di panico ma solo quando ero in trattamento con la fina e sospeso il trattamento nn mi sono mai + venuti,cmq ricordo che il mio dottore mi aveva dato del depas che era andato benissimo ee è uno psicofarmaco abbastanza leggero nn sicuramente come lo xanax..
 

listadevil

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24 Settembre 2005
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Ragazzi vi dò due suggerimenti per l'attacco di panico, brevi ma importanti.

Prima di tutto l'attacco di panico ha una storia che lo conduce in parte al tracciato genetico.
Come nell'istinto della sopravvivenza l'attacco di panico che cmq e PAURA e nato nella preistoria, gli uomine delle caverne durante la notte avevano il terrore di essere attaccati dagli animali feroci, vivevano una vita di pura tensione.Adesso nel moderno teniamo dentro di noi delle simili paure che in realtà non esistono.

Consiglio N1 : assorbire la crisi di panico, non temerla, accettala! Fa parte di te, fatti dominare da lei, considerala come una sensazione, come il freddo.
Al momento che l'accetti è destinata a sparire, magari tornerà ma piano piano la vincerai.

Consiglio N2 :Non metterti assolutamente paura, la crisi di panico e la reazioni di quando si ha troppa paura. Es: stai per fare un incidente in macchina, ma riesci ad evitarlo in quel momento la reazione fisica e simile alla crisi di panico, ma non ti fa paura perchè ne conosci le cause.
La paura della crisi di panico spesso si potenzia è diventa insostenibile perchè non ne conosci le cause.In breve ti spaventi perchè non capisci lo spavento che hai in quell'istante ti sembra innaturale.

Evita alcol e caffè, red-bul dimenticala.

Fatti delle analisi per vedere se ha carenze minerali.

Dedicati 10 minuti al giorno di respiri profondi e con il diaframma.


Facci sapere, in bocca al lupo
 

jmmda

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22 Ottobre 2004
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Citazione:Messaggio inserito da pochi maledettiAmmiro tutta la buona volontà che ci metti ma ...

...ma cos'è questo provocarmi continuamente?

 
13 Settembre 2005
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Citazione:Messaggio inserito da ListaDevil
Ragazzi vi dò due suggerimenti per l'attacco di panico, brevi ma importanti.

Prima di tutto l'attacco di panico ha una storia che lo conduce in parte al tracciato genetico.
Come nell'istinto della sopravvivenza l'attacco di panico che cmq e PAURA e nato nella preistoria, gli uomine delle caverne durante la notte avevano il terrore di essere attaccati dagli animali feroci, vivevano una vita di pura tensione.Adesso nel moderno teniamo dentro di noi delle simili paure che in realtà non esistono.

Consiglio N1 : assorbire la crisi di panico, non temerla, accettala! Fa parte di te, fatti dominare da lei, considerala come una sensazione, come il freddo.
Al momento che l'accetti è destinata a sparire, magari tornerà ma piano piano la vincerai.

Consiglio N2 :Non metterti assolutamente paura, la crisi di panico e la reazioni di quando si ha troppa paura. Es: stai per fare un incidente in macchina, ma riesci ad evitarlo in quel momento la reazione fisica e simile alla crisi di panico, ma non ti fa paura perchè ne conosci le cause.
La paura della crisi di panico spesso si potenzia è diventa insostenibile perchè non ne conosci le cause.In breve ti spaventi perchè non capisci lo spavento che hai in quell'istante ti sembra innaturale.

Evita alcol e caffè, red-bul dimenticala.

Fatti delle analisi per vedere se ha carenze minerali.

Dedicati 10 minuti al giorno di respiri profondi e con il diaframma.


Facci sapere, in bocca al lupo


Se il facci sapere era diretto anche a me ti ringrazio.. ormai è un po' di tempo che non mi è più venuto... però un po' di paura in certe situazioni c'è..
molto importante il secondo punto evidenziato da te.. la troppa paura lo fa venire.. in quel momento bisogna vedere cosa ci sta procurando quella paura e se ciò è fondata..
l'ultima volta mi è successo a luglio ed ho pensato questo e poco dopo è passata.. era rimasta un po' di paura di tornare ai vecchi e brutti periodi dato che erano anni che non mi accadeva però poi è passata vedendo che non mi tornava..
ora forse dovrei mettermi un po' più alla prova per superare tutte le paure..
 

danu

Utente
28 Ottobre 2004
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Grazie degli interventi.Per fortuna ho molta forza di volontà ho un carattere combattivo.
 

danu

Utente
28 Ottobre 2004
1,868
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Per ora non credo di averne bisogno.Il parlare con una persona mi ha fatto molto bene.Quando cado ho sempre la volontà di rialzarmi.
 

listadevil

Utente
24 Settembre 2005
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Create un distacco con tutte le persone che vi mettono ansia, potrebbero essere anche familiari o persne a cui volete bene, dovete mettere una barriera a tutto ciò che influenza in modo ansioso la vostra emotività.
 
24 Maggio 2003
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Domanda:Come mai 60 anni fa che non c erano gli psicologi il tasso di suicidi era infinitamente inferiore??
Siamo sicuri che uno psicoterapeuta sia d'aiuto?
Una volta ho sentito psicologi discutere dicendo che loro applicano l'economia piu di noi econom.come?semplice una volta scavato su un paziente e aver fatto riemergere scheletri anche sopiti ...crea una sorta di legame col paziente e voilà ora di appuntamento fissate....
Sapevate una volta chi c èra al posto di questi individui??
Il prete...(spero qualcuno capisca cio che voglio dire)
 
24 Maggio 2003
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Se 60 anni fa non c'era l'utilizzo di aiuti di questo tipo era perchè il modo di pensare era diverso, le priorità erano diverse, la società era diversa.
La verità è che si sta troppo bene ora....