Per questo fatto della mano appoggiata si sospetta (da fonti di paese riportate da Pascuino) appunto l'ombelico di Venere, ossia l'Umbilicus, una crassulacea che localemente viene utilizzata contro le ustioni e per rimarginare le ferite senza lasciare segni.
In particolare l'Umbilicus horizzontalis o ombelico di Venere minore (pianta piuttosto comune lì e non solo):
http://lh6.ggpht.com/luirig/R5ymW5Te22I/AAAAAAAAPWM/ROlp1N9XO-c/s800/umbilicus_horizontalis_8.jpg
Per chi volesse approfondire è utile questo pdf sulle cure naturali epidermiche dell'Ogliastra (ma si dice anche che sono diffuse in tutta la Sardegna) dove oltre a detta piantina si evidenziano per i nostri scopi, l'asfodelo anche contro le verruche (e quindi dovrebbe bruciare un po'), la già nota chelidonia, il sambuco stesso (come antinfiamatorio cutaneo a livello di corteccia) e volendo, come novità, l'euforbia (sempre in funzione antiverruche e quindi un po' bruciante):
http://www.stsn.it/serB113/14.pdf
C'è forse una pianta di base (e magari altre complementari), ma il bruciore deriva probabilmente da una sostanza aggiunta che, se è dato da una sostanza naturale, è dovuto almeno a un'altra pianta.
Ciao
MA - r l i n
Fra la piazza e il fiume, di qua e di là, vi sono alberi di vita, che portano frutto dodici volte, una ogni mese, con foglie che hanno virtù medicinale per la guarigione delle genti. (Ap 22,2)