Antica cura sarda.

marghem

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13 Gennaio 2009
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la seconda lezione secondo me non brucia affatto.
anzi secondo me serv per calmare il bruciore provocato dalla prima e per spanderla bene come si diceva.

riguardo i colori delle 3 lozioni, variano molto a seconda di qaunto siano concentrate perchè la signora ci lavora continuamente miscelandole per raggoungere di colta in volta la concentrazione che desider.



 

benefabio

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18 Dicembre 2006
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infatti la seconda oltre a non bruciare somiglia di molto a quella che usa domenico nel senso che non ha la consistenza per bruciare ma non ha nemmeno la liquidità per freddare quindi trattasi di lozione a consistenza intermedia ne gelatinosa come quella marroncina ne liquida tipo acqua come quella dello spruzzino ma una via di mezzo.

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marlin

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Ma non è trasparente ? Quindi sarebbe una specie di gel trasparente molto liquido ? A me pare strano che una cosa passi da colorata a trasparente per tornare colorata con una minore concetrazione...

Ciao

MA - r l i n

Fra la piazza e il fiume, di qua e di là, vi sono alberi di vita, che portano frutto dodici volte, una ogni mese, con foglie che hanno virtù medicinale per la guarigione delle genti. (Ap 22,2)
 

benefabio

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18 Dicembre 2006
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guarda che l'ultima la terza non è colorata ma è semplicemente acqua che ha quell'odore quindi a una concentrazione bassissima, sta nello spruzzino verde ma il verde è il colore della plastica dello spruzzino.

complicata è la cura e complicato è capirsi.

pascuino se ci sei batti un colpo parlaci dei rami se li hai visti come sono fatti se presentano qualche particolarità sulla corteccia a che specie pensi appartengano insomma parla di qualcosa.

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tacco

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15 Febbraio 2007
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si benefabio mi riferivo al nostro grande Marlin,
allora stiamo freschi ad aspettare sei sette aga guarite,,,
[:)] scherzo ovviamente, speriamo di avere qualche notizia in più,
un ringraziamento particolare a benefabio che porta notizie utilissime...
speriamo di riuscire a completare il cerchio di ingredienti...



un saluto a tutti

non bisogna arrendersi alla prima difficoltà
 

ronald

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6 Maggio 2003
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l'importante è che tu faccia delle foto ora in modo che poi si possano confrontare con quelle che farai in futuro.

___________________________________________________

L'aga è na palla di piombo attaccata a hoglioni
 

pelatinus

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14 Novembre 2008
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Ciao a tutti,
ho letto la discussione ed è stato interessante vedere
gli sviluppi e i presunti tali.

Ho una domanda in merito al Sambuco, pianta di cui si è parlato.
Ho preparato un decotto con corteccia e rami dello stesso.
3 manciate di corteccia, due di ramoscelli spezzati, tutto recuperato fresco in giornata. Ho gettato tutto in 2 lt di acqua e fatto bollire per circa 45min. Ora sta macerando. Vorrei infine miscelare al 30% con alcool per farne una lozione.
Domanda: ho commesso qualche errore secondo voi?

ciao


Ne abbiamo poi una
 

marlin

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9 Maggio 2004
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L'errore nel decotto di sambuco potrebbe essere che dovresti far seccare il tutto, inoltre se non usi una pentola a pressione dovresti far bollire il tutto un'ora e mezza. L'alcool è una variante che non credo ci sia nella cura sarda però magari come veicolante può funzionare, solo che io mi atterrei a quanto si sa di questi decotti in cui non ci sarebbe traccia di alcool.

Ciao

MA - r l i n



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benefabio

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18 Dicembre 2006
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le lozioni quando vengono messe non tendono a seccare perchè l'ultima quasi inondata con lo spruzzino tende per forza a bagnare letteralmente la testa al punto che andavo armato di asciugamano piccolo, ma la signora mi rimproverava sempre perchè diceva che sprecavo la medicina ma non potevo ucire fradicio come un pulcino, erano belli i siparietti fra me e lei che quasi si divertiva a bagnarmi e alla fine eravamo arrivati ad un accordo non dovevo asciugarmi ma solo tamponare, ricordo tutto con nostalgia e divertimento.

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kenji

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30 Agosto 2008
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Letto le due ultime pagine. Incredibile, quindi sarebbe una sola la pianta guaritrice.
E la storia sulla scoperta delle proprietà curative di questa pianta sono raccomandabili o no?
Anche perché se ci ha poggiato per caso la mano, si deve trattare di una pianta piccolina, non una pianta grande né la sua corteccia.

@Marlin: ho una richiesta per te, di là in Parte Seconda. Se riesci a farti un giro quando hai un attimo di tempo.[:D]Gracias!

Ciao a tutti!
 

marlin

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Per questo fatto della mano appoggiata si sospetta (da fonti di paese riportate da Pascuino) appunto l'ombelico di Venere, ossia l'Umbilicus, una crassulacea che localemente viene utilizzata contro le ustioni e per rimarginare le ferite senza lasciare segni.

In particolare l'Umbilicus horizzontalis o ombelico di Venere minore (pianta piuttosto comune lì e non solo):

http://lh6.ggpht.com/luirig/R5ymW5Te22I/AAAAAAAAPWM/ROlp1N9XO-c/s800/umbilicus_horizontalis_8.jpg

Per chi volesse approfondire è utile questo pdf sulle cure naturali epidermiche dell'Ogliastra (ma si dice anche che sono diffuse in tutta la Sardegna) dove oltre a detta piantina si evidenziano per i nostri scopi, l'asfodelo anche contro le verruche (e quindi dovrebbe bruciare un po'), la già nota chelidonia, il sambuco stesso (come antinfiamatorio cutaneo a livello di corteccia) e volendo, come novità, l'euforbia (sempre in funzione antiverruche e quindi un po' bruciante):

http://www.stsn.it/serB113/14.pdf

C'è forse una pianta di base (e magari altre complementari), ma il bruciore deriva probabilmente da una sostanza aggiunta che, se è dato da una sostanza naturale, è dovuto almeno a un'altra pianta.

Ciao

MA - r l i n





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marlin

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Stiamo indagando in più direzioni...ma per dire acqua bisogna conoscere il fuoco [:D](per nome, intendo)

Ciao

MA - r l i n

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benefabio

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io ho detto albero e tu hai confermato rami nella bottiglia la pianta è quella bisogna capire di che pianta sono, questo per chi li ha visti e credo che pascuino li possa descrivere meglio e dare una indicazione su che tipo di pianta è. io ho un'idea ma se non trovo conferme è top-secret perchè al momento potrebbe trattarsi di pianta mai nominata.

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marlin

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I rami non li ha visti Pascuino, lui ha visto dei fiori...però l'info in questione arriva da una persona molto vicina alla signora presente in loco da precchi anni (che peraltro fa anche lui qualche preparato con le erbe...). Ovvio che ho pensato pure a un depistaggio, ma la fonte, ti assicuro, è particolarmente autorevole.

Come si concilia tutto questo con la teoria della pianta unica ? Per la verità i locali hanno sempre parleto di alcune piante e quindi questa potrebbe essere una di queste, anche se non la base.

Ho anche chiesto a chi è sul posto e conosce il preparato di sapermi dire se questa pianticella ha un particolare odore che ricordi il preparato stesso...è la minima verifica che si può fare senza troppe difficoltà.

Ciao

MA - r l i n





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benefabio

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la teoria di più piante non regge:

1° perchè nella casa di caterina non circola nemmeno l'ombra di una pianta.

2° perchè il preparato base è unico sempre uguale e dovrebbe essere la lozione marrone che brucia di più che però non viene usata per i capelli, ricordo che x i capelli si inizia da quella marroncina gel che è già più leggera, è proprio il colore stesso di questa lozione a ricordare il colore di un ramo.

3° dato che caterina prepara tutti i giorni la lozione qualcuno dovrebbe vederne i residui, ma ciò non accade.

4° perchè non potrebbe tenere tutte queste piante, cosa che invece può fare con dei rami tenuti forse dove di solito si tiene la legna da ardere.

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marlin

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Per la verità qualche pianta circola secondo testimonianze recenti e visive (i fiori di cui sopra e appunto i rami di cui parliamo).

Intelligente la questione dei residui; io dopo aver fatto il decotto di sambuco ho gettato i rami, magari lei li sminuzza e li diluisce in varie lozioni.

Comunque qui si stava seguendo l'argomento del fatto che il padre avesse appoggiato la mano su qualcosa che l'ha fatto guarire, un tronco e un ramo vanno bene, ma anche la piantina di cui sopra si presta perchè cresce su rocce e muri.

Ciao

MA - r l i n

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benefabio

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anche se pensandoci bene una volta la signora mi fece versare il contenuto di una bottiglia di plastica rosa nel vasetto intermedio perchè era finita, prima me la fece agitare e da li mi accorsi che la bottiglia era piena di un terzo, poi versandola e sicuramente sgranando gli occhi per guardare bene notai che la composizione che scendeva era biancastra simile a colla bianca liquida non uniforme ma con consitenza liquida ma anche semi solida poltigliosa quasi verde chiarissimo tendente al bianco, bisognerebbe allora preparare questo umblicus e vedere se a livello olfattivo può avvicinarsi a quella puzza.

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