ADDIO A FACCHETTI

the cure

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7 Ottobre 2005
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Questa è per il buon Plastiko. Si parla del calcioscommesse anni '80 da un libro di Carlo Petrini. Tanto per dire che certe cose erano nel dna da tempo
Il link è questo
http://www.guardabassi.it/calcio_04_10_20.asp

20/10/2004 Tutta la verità:
la Juve doveva andare in serie B con Milan e Lanzie!
Carlo Petrini è stato uno dei piu’ noti giocatori degli anni settanta. Nella primavera del 1980 risultò coinvolto nello scandalo del calcio scommesse: a Petrini fu inflitta una pesante squalifica che mise fine alla sua carriera di calciatore. Insieme a lui furono squalificati Savoldi (Bologna) e Paolo Rossi. A tutti fu regalata un'amnistìa nel 1982, casualmente alla vigilia dei campionati mondiali, quei mondiali che l'Italia vergognosamente vinse grazie ai gol di Paolo Rossi.
In quegli anni, ma sicuramente anche in questi visto che i personaggi sono sempre gli stessi, il callcio scommesse e le partite truccate erano all'ordine del giorno e coinvolgevano molte squadre di serie A, B e C, tra cui la Juventus. Incredibilmente però il mondo del calcio fece di tutto per trovare due o tre capri espiatori, che erano quasi tutti a fine carriera, salvando i giocatori più di valore ed ovviamente la Juventus, che con un'azione dallo stile coscarolo risolse la questione, con la chiara e compiacente complicità della Federazione Italiana Giuoco Calcio.

La cosa ancora più schifosa di questa storia è l'omertà che circonda la pubblicazione del libro: un libro che non solo dovrebbe riaprire un'inchiesta (esistono nuovi elementi che non erano a conoscenza dei magistrati), ma che dovrebbe indignare la stampa sportiva, dovrebbe far discutere di tante cose i giornalistucoli/leccaculi delle testate sportive.

In questa sua auto confessione, Petrini racconta i pareggi concordati e le partite vendute, ma soprattutto l'incredibile epilogo di quella vicenda tutta italiana che culmina con l'assoluzione della Juventus. Ci tengo a sottolineare che Petrini all'interno del suo libro/autobiografia/inchiesta propone centinaia di nomi e fatti: nessuna di queste persone ha mai accusato in via formale o informale Petrini di calunnia o diffamazione. Tanto basta per credere alle sue parole.

Il brano è tratto dall'interessantissimo libro di Carlo Petrini Nel fango del Dio pallone, edito da Kaos edizioni, eccone l'estratto:

Domenica 13 gennaio 1980 si doveva giocare BOLOGNA – JUVENTUS.
I bianconeri erano in una situazione disastrosa: erano reduci da tre sconfitte consecutive e in classifica stava scivolando in zona retrocessione.
Il giovedì prima della partita il nostro direttore sportivo (Sogliano) alla fine dell’allenamento ci raduno tutti nello spogliatoio e ci disse:
ci siamo messi d’accordo con la Juve per pareggiare la partita di domenica. E’ chiaro per tutti? nessuno di noi giocatori ebbe niente da obbiettare, cosi Sogliano se ne ando’ tutto soddisfatto.
A quel punto il nostro allenatore ( Perani) ci propose di scommettere sul risultato di quella partita.
Discutemmo con Perani la somma da puntare , alla fine si optò per 50 milioni.
Dovetti convincere ad accettare la nostra scommessa da parte degli scommettitori clandestini perche’ non si fidavano. Infatti mi dissero che ultimamente avevano preso più di una fregatura: certi giocatori gli avevano promesso di risultati che in campo non erano stati mantenuti. Avevano perso un mucchio di soldi. Si convinsero solo quando gli dissi che gli accordi per il pareggio non li avevamo presi noi giocatori , ma i dirigenti delle due società. La prova di quello che dicevo si trovo nella Gazzetta dello Sport della domenica mattina :ALLA JUVE BASTA UN PAREGGIO dichiarava l’allenatore bianconero Trapattoni . Ricordo che quando uscii dagli spogliatoi per recarmi in panchina incrociai Trapattoni. Gli raccomandai il rispetto dell’accordo preso dalle due società, e lui mi disse che potevamo stare tranquilli , che non c’era nessun problema. Anche i miei compagni , nel sottopassaggio prima di entrare in campo, fecero lo stesso con alcuni giocatori juventini ( che quel giorno erano: ZOFF CUCCUREDDU CABRINI GENTILE BRIO SCIREA CAUSIO PRANDELLI TAVOLA BETTEGA MAROCCHINO) gli dissero che avevamo scommesso sul pari; uno di loro rispose:

TRANQUILLI , NOI OGGI NON ABBIAMO SCOMMESSO , IL COLPO L’ABBIAMO GIA’ FATTO DUE DOMENICHE FA’ CON L’ASCOLI.

Quando si concordavano i pareggi si puntava allo 0 a 0, proprio per evitare di trovarci in situazioni imbarazzanti o che il controllo del risultato potesse sfuggire di mano. Fu cosi per quasi tutto il primo tempo, il nostro primo tiro in porta fu al 35° minuto , la Juve non fece molto di più. Il pubblico cominciò a protestare , sembrava una commedia più che una partita di calcio.
Nella ripresa il nostro portiere Zinetti , totalmente deconcentrato, ne combinò una grossa: al 10°minuto , su un’innocente tiro di Causio , si impaperò e il pallone gli scivolò nella rete.
In campo l’imbarazzo fu generale. Causio , più dispiaciuto che contento per il goal, si avvicino alla panchina e discusse con Trapattoni.
Nel giro di pochi minuti incominciammo a credere che i giocatori della Juve non volessero più rispettare l’accordo. La Tensione in campo divenne alta, noi insultavamo gli juventini, che tacevano imbarazzati. A un certo punto Bettega ci disse Calmatevi,: la responsabilità di farvi pareggiare me la prendo io. Meno’ di un quarto d’ora dopo la situazione venne risolta dagli stessi bianconeri: su un nostro calcio d’angolo , Brio ci regalò una bella autorete. Tutti a posto e tutti contenti.
L’indomani leggendo la cronaca della partita , c’e la ridemmo di gusto . Un nostro dirigente venuto a sapere del pareggio concordato ci disse:Brutti str***i ,potevate dirmelo che scommettevo anch’io. I soldi che avevamo vinto per questo pareggio concordato non li avremmo mai presi. Alcuni di noi (me compreso ) fecero altre combine.
A fine febbraio il presidente e Sogliano mi chiesero se oltre alla partita con la juventus noi giocatori avevamo preso accordi con altri pareggi combinati. Io negai stupito. Il presidente mi disse mi hanno chiamato due tizi con l’accento romano : vogliono 200 milioni , sennò presenteranno una denuncia alla procura di Roma…….. Non capisco: hanno avuto il pareggio con la Juve, non vi hanno ancora pagato i 50 milioni della scommessa, e vogliono denunciarci!.
Fu la fine . Il 16 marzo i giudici avevano mandato una prima serie di comunicazioni giudiziarie per Xxxxxx. Fra gli altri ai presidenti e allenatori di BOLOGNA e JUVENTUS. La sera alla domenica Sportiva , fecero rivedere i due autogol della partita incriminata, il signor Bettega in collegamento da Torino, protestò , era indignato, fece una bella sceneggiata. Noi , vedendo la scena in Tv, trovammo la forza di ridere. Non solo era un ottimo giocatore ,ma l’attaccante della juve era anche un grande attore. Ormai era tutto finito. Ci furono arresti in Tutta Italia , tanti giocatori erano coinvolti e tante squadre furono penalizzate ( una su tutte il MILAN) Perche’ nessuno di noi del Bologna , venne arrestato come tutti i giocatori coinvolti nello scandalo? Forse perche’ di mezzo c’era la nostra partita con la Juventus. Se fossimo finiti in carcere, avremmo potuto raccontare di quel pareggio combinato con la squadra dell’Avvocato. (...)

(...) Ai primi di maggio (1980 ) la Federazione chiuse la sua inchiesta. Per la partita Bologna – Juventus del 13 gennaio venivo rinviato a giudizio con altri miei compagni, presidente e allenatore del bologna compresi. Il processo riguardava anche Boniperti e Trapattoni. (Presidente e Allenatore della Juventus)
Il processo per noi del Bologna cominciò il 23 maggio, qualcuno mi disse che erano in corso grandi manovre per insabbiare la partita con la Juve. Le previsioni vennero tutte confermate.

Mi misero davanti ad uno dei miei due amici scommettitori , io negai Tutto ma loro confermarono le accuse nei miei confronti. Incontrai Boniperti e il legale della Juve, l’ Avvocato Chiusano.
Disse
 

the cure

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7 Ottobre 2005
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questa è la cronaca della cerimonia funebre che si è appena svolta.

Messaggio di Prodi alla vedova: «Omaggio a un italiano speciale»


Lungo serpentone di folla davanti a Sant'Ambrogio, dove mons. Merisi ha celebrato i funerali del capitano e presidente nerazzurro
Migliaia di persone per l'ultimo saluto a Giacinto Facchetti, il presidente dell'Inter morto lunedì a 64 anni dopo una lunga malattia. Un lungo serpentone di folla davanti alla basilica di Sant'Ambrogio ha atteso la fine della cerimonia funebre celebrata da monsignor Merisi, amico d'infanzia di Facchetti. Poco prima delle 16 il feretro è stato portato nel piazzale antistante la basilica e lunghi applausi ne hanno salutato il percorso. Non sono mancati cori da stadio e qualche vessillo nerazzurro. Sugli slogan «C'è solo un capitano» e «Giacinto facci un gol» sono poi prevalsi gli applausi. Mentre all'esterno si radunavano migliaia di persone, dentro la basilica erano numerosi i volti noti del mondo del calcio e non solo: presenti Massimo Moratto e tutta la dirigenza e la squadra dell'Inter, grandi ex come Roberto Bonisegna, Luisito Suarez, Mario Corso, Tarcisio Burgnich, Bobo Gori, Mauro Bellugi, Giancarlo Antognoni, Beppe Bergomi, Michel Platini, Franco Baresi, Candido Cannavò. In chiesa, oltre ai gonfaloni delle istituzioni, anche quelli di Inter, Milan, Atalanta e Trevigliese. Erano presenti anche il commissario straordinario della Federcalcio Guido Rossi, il presidente della Lega Antonio Matarrese, l'ex presidente interista Ernesto Pellegrini, l'allenatore della Fiorentina Cesare Prandelli, Karl Heinz Rummenigge. Decine le corone. Tra le altre quella della Fifa, della Federazione Francese, dell'Ajax.
Sulla bara due maglie: quella nerazzurra e quella della Nazionale italiana. Le sue, quelle degli anni Sessanta. Nella cappella di San Sigismondo i familiari di Facchetti hanno voluto allestire così la camera ardente. Due foto di Giacinto, una da giocatore e l'altra da presidente; il gonfalone dell'Inter in un angolo listato a lutto; i fiori bianchi. Molti milanesi sono arrivati con un fazzoletto dell'Inter. Tra i primi ad arrivare c'è stato Cesare Maldini, capitano del Milan degli anni '60 ed ex commissario tecnico della Nazionale. Presente anche il senatore e tifoso nerazzurro Armando Cossutta. «Da molti anni - ha detto Cossutta - mi telefonava il giorno del mio compleanno. È triste dirlo, ma quest'anno non ha potuto farmeli. Mi mancherà la sua gentilezza, la sua onestà, cose purtroppo sempre più rare». A montare il picchetto d'onore alcuni ragazzi della Primavera nerazzurra. Davanti alla basilica di Sant'Ambrogio uno striscione: «Grazie Facchetti per aver onorato l'Inter e tutti noi», sono le parole scritte dal patron Massimo Moratti per l'addio al capitano-presidente.
Il presidente del Consiglio Prodi in un messaggio alla vedova di Facchetti ha scritto che «la scomparsa di Giacinto Facchetti è un dolore per l'Italia intera. Per un Paese che ama lo sport con il suo valore forte di passione e gioia, per generazioni di giovani ed ex giovani che ne ricordano lo stile dentro e fuori dal campo, per chi oggi si avvicina al calcio, confuso da facili sogni e pericolose scorciatoie, e adesso sa a chi ispirarsi veramente. Oggi, nel giorno del saluto terreno voglio porgere a Lei, signora Giovanna, ai suoi figli e a tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo, l'omaggio mio e del Governo a un italiano speciale». «Il mio pensiero - prosegue Prodi nel messaggio - va ai tanti momenti di dialogo e incontro avuti con Giacinto, al suo non sapersi e volersi piegare all'idea di uno sport mercenario e privo di regole, alla moralità che lo accompagnava nel rettangolo di gioco, alla scrivania della sua Inter e tra le braccia della famiglia. Piangerlo è inevitabile, sottolinearne il valore doveroso. Le sono vicino, come lo è tutta l'Italia, per un giorno stretta in un'unica curva per salutarlo».
«Esprimiamo grandissimo affetto alla famiglia per la perdita di un uomo vero». Così il presidente della Juventus, Giovanni Cobolli Gigli, ha ricordato Giacinto Facchetti. Dopo la scomparsa del presidente nerazzurro, Cobolli ha detto che «tutti dobbiamo cercare di comportarci molto meglio e di essere uomini veri come lo era lui». Anche Rosella Sensi ha voluto ricordarlo: «lo conoscevo da poco - ha spiegato la vice presidente della Lega - mi ha sempre rassicurato la sua tranquillità, ci ha lasciato una grande capacità di poter competere e anche di saper perdere, qualità che mancano a molti».
 

neroazzurro

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2 Febbraio 2005
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Ulteriore conferma dell'estraneità di Facchetti e dell'inter a Calciopoli
http://www.tgcom.mediaset.it/sport/articoli/articolo326420.shtml
La morte di Giacinto Facchetti ha profondamente colpito anche l'ex direttore generale della Juve Luciano Moggi che nelle intercettazioni pubblicate sullo scandalo di Calciopoli prendeva di mira la famiglia dello scomparso presidente dell'Inter: E' banale dire che ci mancherà - spiega alla Gazzetta dello Sport - chiedo scusa se l'ho coinvolto in questa vicenda, non sapevo che la situazione fosse così grave.
E' un Moggi diverso quello che rende onore alla memoria di Giacinto Facchetti: È mancato un campione che io ho avuto la fortuna di veder giocare tante volte, ai tempi della grande Inter e anche in Nazionale - ammette - un ragazzo forte, tenace, profondamente legato ai valori dello sport. Poi ci siamo frequentati quando è diventato dirigente. E anche in quel ruolo ha mantenuto uno stile e una correttezza esemplari. È banale dire che mancherà a tutto il movimento calcistico e a quanti amano questo sport.

L'ex dg della Juventus chiede scusa per aver tirato in ballo Facchetti nelle intercettazioni telefoniche su Calciopoli. Chiedo a tutti, e alla sua famiglia in particolare, di scusare se l'ho involontariamente coinvolto in storie in cui Giacinto non meritava di essere coinvolto. Sono scuse sincere: sapevo, all'epoca che non era in buone condizioni di salute, ma non sapevo assolutamente che la situazione fosse così grave. Spero di essere perdonato dalla signora Giovanna e dai suoi figli. E porgo le condoglianze più sentite a Massimo Moratti e all'Inter tutta.
 

pl@stiko

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8 Maggio 2003
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the cure ti dico solo che in portogallo (visto che hai tirato fuori la partita col bologna della juve) una squadra è stata retrocessa d'ufficio per lo stesso motivo per cui la roma in italia ha subito solo il blocco del mercato per 9 mesi,tra l'altro tiri fuori il bologna,che vinse uno spareggio scudetto con l'inter in un'annata PIENA di episodi dubbi proprio contro il bologna,si vocifera di provette scambiate non si sa da chi per i giocatori del bologna poi tutto sfumò in una bolla di sapone,e la squalifica di alcuni giocatori fù sospesa.

per l'utente nerazzurro,secondo te moggi ha mentito prima o quando ha fatto le scuse?
moggi s'è scusato DUE mesi dopo aver detto di pensare delle cose,cioè nel privato ha detto una cosa su facchetti,davanti telecamere e tv l'opposto,c'è qualcosa che non quadra,è come sostenere che uno tra amici sapendo di non essere sentito manda a que paese un conoscente...e davanti gli stringe la mano...quale delle due ipotesi è vera?scusa se te lo dico ma sei ingenuo,poi se devi avvallare la pulizia dell'inter su quello che dice il bugiardo e malavitoso moggi allora c'è qualcosa che non và no?
eh già sono sempre i migliori che se ne vanno....ma se lo stesso bergamo ha detto che faceva le stesse cose con facchetti che faceva sia con sensi che con moggi che con chiunque,ti dico solo una cosa facchetti purtroppo è morto da pregiudicato per il patteggiamento a 6 mesi sulla vicenda dei passaporti falsi,mi spiace ma non sei andato in serie b SOLO perchè prescritti,uno che doveva stare in galera non mi sembra pulito no?
poi un'altra cosa ma te nerazzurro lo sai che per la nuova legge e per l'indulto roma e lazio e pure voi interisti,non potete prendere penalità per fidelijussioni false?
già falso in bilancio è depenalizzato...e non è frode comprare giocatori senza pagare le tasse??non puniti perchè prescritto,con tutti i soldi che ha moratti pure le tasse deve rubare.
comunque come dice il regolamento per i passaporti e le alterazioni d'età (vedi obinnha e luciano...già obinnha è ancora squalificato,forse nemmeno lo sai vè?) c'è la retrocessione in B!c'è recoba,c'è bartelt per la roma,cafù ora al milan....


la juve in teoria ha fatto reati di slealtà sportiva,l'inter PENALI E CIVILI (e si può dire perchè siete stati condannati).
sai quando scadeva la prescrizione del reato della juve? gennaio 2007
cioè circa 6 mesi da quando sono uscite le intercettazioni,dopo che sono rimaste nel cassetto per un anno e 3 mesi...bel lavoro dell'ex consigliere di amministrazione PER SETTE ANNI della società fc. internazionale...non spariamo mi****ate sù...ora il calcio è pulito e l'inter si merita tutto il bene del mondo ;)
come il milan
l'inter dell'onesto
la roma parte lesa
la lazio dele leggi ad hoc di plitici schifosi
la reggina che orbitava nel sistema moggi ma che la partita più rubata della storia l'ha vinta proprio contro la juve
il siena

e l'udinese?
mi spiegate perchè 8 giocatori che hanno scommesso sulle partite sono in A???
ah certo buffon ne ha fatta una e una sola tra l'altro all'estero ed è stato messo alla gogna....invece gli altri tutti puliti.

ricordatevi che fanno tutti schifo,almeno chi ha sbagliato paghi si diceva no?
io mi sono messo l'anima in pace con rabbia però,perchè alla fine per volere della piazza la juve ha pagato per tutti,ma lo sanno tutti questo,anche chi si fregia di uno scudetto con 7 sconfitte 8 pareggi e NEMMENO UN PUNTO NEGLI SCONTRI DIRETTI.
uno juventino almeno tornerà pulito...mentre molti sono ancora più sporchi di prima....poi il calcio è bello,perchè poi tutto si ribilancia e ti esce non sò un mourinho e che ti porta una mediocre squadra portoghese a vincere scudetto,uefa e poi champions league alla faccia di collusioni e miliardi.

ve lo dice lo juventino ladro,dopato e in b...che tifa ancora con più passione di prima perchè sà che c'è gente che la coscienza non l'ha pulita,ne oggi ne mai.

ps solo per la cronaca...l'inter le uniche due coppe dei campioni (la champions non l'ha mai vinta) le ha vinte negli anni 60 con helenio herrera....dopo quello solo una uefa in 40 anni,l'ultima sua finale è datata CINQUANTA ANNI Fà se non vuol dire qualcosa questo,ma moggi anche in europa comandava.

 

the cure

Utente
7 Ottobre 2005
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Plà lo scudetto che vinse il Bologna fu molto dubbio! Quell'anno ai felsinei tolsero alcuni punti perchè alcuni loro giocatori positivi al doping, punti che vennero poi restituiti incredibilmente e che portò il Bologna stesso a fare lo spareggio che poi vinse. I nerazzurri furono le vere vittime quella volta, anche se sappiamo che si dopavano tutti!

Per le Coppe
Pla, sei disinformato e pure tanto! O magari menti sapendo di mentire e sarebbe anche peggio...di Uefa l'INTER ne ha vinte 3, di finali di Coppa Campioni ne ha disputate 4, 4 totali ma potrei dimenticare qualcosa d'altro anche di Uefa, più varie seminfinali nelle competizioni. Non è proprio come dici tu...Voglio credere che sia solo disinformazione, una disinformazione che ti porta a scrivere di cose che non conosci, grave anche questo ma almeno ci si slega dal concetto di manipolazione per supportare idee e concetti che altrimenti non starebbero in piedi. Certo che se una cosa così inutile come il calcio porta la gente a raccontarne di così grosse allora è vero che è tutto una fogna e non c'è speranza. Per il resto hai ragione...abbiamo vinto perchè onesti[:D] come voi avete vinto onestamente il campionato del '98![:X] siamo quasi pari! E non mmenarla troppo, siete dei ladri, ammettilo e cerca di vivere in pace come facciamo tutti. Vi è già andata bene nel 1980 ora è giusto che paghiate![:X] Ti amo Plà! Giuro, mi sei anche simpatico, una sorta di Don Chisciotte disposto a farsi strappare le mani, le braccia e tutto il resto pur di non vedere la juve punita meritatamente. Questo è amore vero!
Ps ma quindi secondo te, non avete fatto nulla, vero???? meglio non parlare più allora.[:X] In ogni caso sono più che con te quando mi parli di una sola squadra che ha pagato!
Questo è uno schifo, hai ragione! Voi in c e le altre in b!


Questo è il grazie della Famiglia Facchetti

Facchetti, il grazie della famiglia
In una lettera alla Gazzetta i familiari del grande terzino nerazzurro scomparso lunedì esprimono gratitudine all'Inter, alla città di Milano e a quanti hanno reso omaggio al loro Giacinto
La famiglia di Giacinto Facchetti ai funerali. InfophotoCaro direttore,
la famiglia di Giacinto Facchetti le chiede gentilmente aiuto per esprimere un profondo ringraziamento a tutte le persone che in questi giorni gli hanno reso omaggio con pensieri, gesti e parole di grande stima e affetto. Desidereremmo farlo attraverso le righe di un giornale, riconoscendo con gratitudine alla stampa il pudore e il rispetto riservatogli in questi mesi di malattia.
Un grazie doveroso e sincero va al F.C. Internazionale e alla sua figura più rappresentativa, Massimo Moratti con la moglie Milly, per avere condiviso con noi questo momento, coinvolgendo da vicino tutta la società, la squadra e i tifosi: la storia dell’Inter e quella di Giacinto Facchetti resteranno per sempre intrecciate.
Così come resterà vivo l’affetto che lo legava alla città di Milano a cui riconosciamo il calore e la compostezza nell’ultimo abbraccio dei suoi cittadini: grazie al Comune e ai suoi rappresentanti.
Grazie a tutte le Autorità dello Stato, sportive e non, nazionali e internazionali, per avere reso un sentito omaggio a chi ha sempre creduto nella bellezza e nei valori alti che lo sport porta con sè. La straordinaria partecipazione di questi giorni non sarebbe mai stata possibile senza l’aiuto prezioso e puntuale di tutte le autorità di Pubblica Sicurezza.
Con immensa gratitudinela famiglia di Giacinto Facchetti
 

neroazzurro

Utente
2 Febbraio 2005
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Citazione:Messaggio inserito da pl@stiko
per l'utente nerazzurro,secondo te moggi ha mentito prima o quando ha fatto le scuse?

Allora se per me, come dici, moggi è un bugiardo e un malavitoso per te è matto da legare.
La differenza tra moggi e bergamo è che bergamo non si è ancora scusato con la famiglia Facchetti.
Al tempo della vicenda dei passaporti falsi, il responsabile del tesseramento dei giocatori era Oriali ed è stato lui a patteggiare non Facchetti.
L'elenco delle squadre che hai fatto non arriva neanche a un terzo delle squadre di serie A e ci puoi pure togliere l'inter, non capisco come speri di riuscire a fare di tutta l'erba un fascio.
Buffon gioca in B non perchè ha fatto quelle scommesse, come spero che tu sappia, è stato messo alla gogna, se vogliamo dire così, al contrario di altri giocatori semplicemente perchè è il più famoso e fa più notizia. Non fare la vittima dai.
Moggi aveva rotto i coxxxoni a troppa gente, più che l'ex consigliere per sette anni della f.c. internazionale, secondo me, è più probabile che sia stato qualche arbitro o giocatore che non sopportava più che qualcuno potesse decidere la sua carriera a smuovere tutto.
 

klimt

Utente
8 Febbraio 2006
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A mio avviso Giacinto Facchetti è stato un uomo da ammirare, per la sua onestà e la sua profonda lealtà.

Putroppo nel calcio italiano però con queste doti non si vince (e non solo in quel campo putroppo), piuttosto per raggiungere risultati importanti, bisogna essere dei ricattatori e corruttori, allora sicuramente si parte avvantaggiati.

Cmq, se tutto il mondo del calcio italiano si è fatto dominare e mettere nel sacco da Lucky Luciano Moggi, da giraudo e dagli altri accoliti... c'è veramente da riflettere...


Allora è molto meglio aver vinto poco o nulla piuttosto che aver trionfato varie volte, in un campionato governato dal palazzo del calcio con metodi mafiosi; almeno non si è scesi a patti con la cupola del calcio!

Credo che a questo punto i tifosi juventini, farebbero molta miglior figura a non cercare di difender gente che oggettivamente e secondo dati emersi non da teoremi ma da intercettazioni telefoniche, vinceva le partite e le competizioni ..comprando arbitri, guardialinee, dirigenti, accompagnatori, giocatori delle altre squadre, dopando i propri giocatori e mandando prostitute negli alberghi degli arbitri...(solo per dirne alcune)...

saluti