Non so, forse può servire un esempio legato all'attualità per capire cosa sia la prospettiva storica e i cambiamenti culturali e di mentalità: se un tempo, anche non lontano, si fossero affollate delle migrazioni di massa ai confini di alcuni Paesi, anche civilizzati, questi come avrebbero reagito verso i migranti ? Probabilmente con la violenza e nessuno avrebbe dato loro torto. Ora tieni conto che questa opzione di forza è quella che, benché impraticabile, una crescente maggioranza dei cittadini dei Paesi meta di immigrazione vorrebbe che venisse applicata...(se poi prendiamo i Paesi del resto del mondo la questione non si porrebbe nemmeno, verrebbe sicuramente usato l'esercito contro delle migrazioni incontrollate, infatti in Asia questa è la regola...).
Per il filioque c'è stata scissione, ma non guerra, però per le persone del tempo queste cose erano importanti. fondamentali, ci si batteva per queste come oggi ci si scannerebbe per un posteggio, un Iphone appena uscito o la squadra del cuore, e credo che il paragone sia a tutto vantaggio dei nostri avi...[
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L'uomo moderno è stato ammaestrato a criticare le questioni che riguardano la spiritualità e si siede come giudice supremo della Storia a giudicare implacabilmente i valori e le credenze dei propri antenati, ma non pensa mai che probabilmente i posteri criticheranno lui stesso per i valori che ritiene siano assoluti o se non lo criticheranno, lo derideranno per la pochezza dei valori per i quali ha creduto di doversi impegnare (vedi sopra).
In altre parole l'uomo attuale è stato indotto a praticare il relativismo, per cui tutte le teorie, tutte le culture, tutte le religioni sono sullo stesso piano, ma quando si tratta di giudizi storici diventa integralista, ossia, nel giudicare i propri simili vissuti nel passato non ammette altro metro di giudizio che il suo attuale e in base a questo condanna e assolve ponendosi al di sopra di tutto e alla fine della Storia (che però non finisce con lui).
Ciao
MA - r l i n