x Marlin e non solo: chiarimenti olio cocco e mct

10 Dicembre 2010
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Salve, è il mio primo messaggio.

Volendo inserire l'olio di cocco nella dieta quali provvedimenti è meglio adottare? cioè essendo composto principalmente da grassi saturi ovviamente penso che bisogna stare attenti alle combinazioni specialmente se si consumano abbastanza carboidrati.

Sappiamo che l'olio di cocco è composto prevalentemente da mct (trigliceridi a catena media) i quali:

la velocità di assorbimento degli MCT è confrontabile a quella del glucosio, uno zucchero semplice. Poiché gli MCT passano direttamente nel fegato, tendono ad essere rapidamente ossidati, ossia bruciati, come fonte energetica, agendo in maniera molto più simile ai carboidrati sotto questo aspetto. In ogni caso recenti ricerche mostrano che, contrariamente alla credenza popolare, il fegato è capace di riutilizzare i blocchi di carbonio degli MCT e convertirli in acidi grassi con catene più lunghe. Tra gli LCT sintetizzati in questa maniera c’è l’acido palmitico, considerato l’acido grasso più potente promotore della sintesi del colesterolo a livello epatico.


gli acidi grassi a catena media sono indipendenti dalla carnitina solo a livello epatico. Per entrare nei mitocondri muscolari hanno sempre e comunque bisogno della L-carnitina

MCT sono conosciuti come una potente fonte di chetoni, i quali sono un sottoprodotto incompleto della digestione dei grassi

L’idea di usare l’olio MCT durante le diete ipoglucidiche, però, è controversa. Sebbene il contributo degli MCT in calorie derivate dai chetoni comporterebbe probabilmente un risparmio delle proteine, è anche vero che il rapido assorbimento renderebbe gli MCT una fonte energetica preferenziale rispetto agli LCT immagazzinati sotto forma di adipe. In breve, prendere gli MCT durante una dieta ipoglucidica può risparmiare la muscolatura ma inibire la lipolisi
MCT inibiscono un enzima degli adipociti chiamato lipasi ormono-sensibile, la quale riveste un ruolo cruciale nell’ossidazione dei grassi

Un altro problema collegato all’impiego di MCT durante la dieta è che tende ad aumentare l’insulina.

Poche persone si rendono conto che assumere gli MCT con i carboidrati, come durante un pasto misto, smussa l’aumento della produzione di chetoni promosso. Dato che il valore di sazietà degli MCT è collegato con l’aumento della produzione di chetoni che essi favoriscono, consumare un pasto misto che contenga carboidrati e MCT sembrerebbe avere un effetto scarso se non addirittura nullo nella depressione dell’appetito