Come è stato detto, la manodopera sfruttata IN CINA è la stessa sia che se ne giovino i cinesi che poi assaltano i mercati del mondo intero sia che serva a chi, italiano o tedesco, ha esportato là le lavorazioni industriali.
è evidentemente una concorrenza sleale, per il fatto che il basso costo di produzione è ottenuto calpestando i diritti della gente, spesso bambini.Diciamo meglio, è sleale solo per questo preciso motivo.
lì però si può fare poco, forse mettere qualche dazio in entrata, ma il provvedimento è di controversa lettura.
la cosa grave è quanto succede nei laboratori cinesi ITALIANI, prima che nei negozi cinesi ITALIANI.
passi (si fa per dire) che un negozio ove si vende soltanto, stia aperto violando le leggi italiane.
ma come si può pensare di permettere a questi signori di ricalcare ANCHE QUA DA NOI noi lo sfruttamento dei bambini ad esempio, nei laboratori CINESI delle provincie italiane che marciano a ciclo continuo per 24 ore???
questo è il punto.
Loro sono da ammirare finchè abnegano la durezza di lavorare 20 ore al giorno, lo sono anche quando evidentemente si accontentano
di margini minori dei commercianti nostri, NON LO SONO quando, ANCHE QUA IN ITALIA, ottengono quel costo di produzione anche calpestando i diritti delle persone, prima ancora che violando le leggi del paese che li ospita.
una cosa però fanno i cinesi, danno un'idea precisa alla sinistra storica italiana e al sindacato più vergognoso al mondo, il nostro appunto, di quale sia la cultura del lavoro acquisibile in un paese come la Cina dove il comunismo non è stato solo un'avventura per intellettuali dementi, malafedosi e un pò annoiati.
è evidentemente una concorrenza sleale, per il fatto che il basso costo di produzione è ottenuto calpestando i diritti della gente, spesso bambini.Diciamo meglio, è sleale solo per questo preciso motivo.
lì però si può fare poco, forse mettere qualche dazio in entrata, ma il provvedimento è di controversa lettura.
la cosa grave è quanto succede nei laboratori cinesi ITALIANI, prima che nei negozi cinesi ITALIANI.
passi (si fa per dire) che un negozio ove si vende soltanto, stia aperto violando le leggi italiane.
ma come si può pensare di permettere a questi signori di ricalcare ANCHE QUA DA NOI noi lo sfruttamento dei bambini ad esempio, nei laboratori CINESI delle provincie italiane che marciano a ciclo continuo per 24 ore???
questo è il punto.
Loro sono da ammirare finchè abnegano la durezza di lavorare 20 ore al giorno, lo sono anche quando evidentemente si accontentano
di margini minori dei commercianti nostri, NON LO SONO quando, ANCHE QUA IN ITALIA, ottengono quel costo di produzione anche calpestando i diritti delle persone, prima ancora che violando le leggi del paese che li ospita.
una cosa però fanno i cinesi, danno un'idea precisa alla sinistra storica italiana e al sindacato più vergognoso al mondo, il nostro appunto, di quale sia la cultura del lavoro acquisibile in un paese come la Cina dove il comunismo non è stato solo un'avventura per intellettuali dementi, malafedosi e un pò annoiati.