SI però Marlin le donne perdono il ferro attraverso le mestruazioni gli uomini no, e per giunta l'evoluzione li dota di maggiore quantità di emoglobina (per sostenere il rifornimento a una più cospicua massa magra)!
Comunque sono accorgimenti che non si capisce fino a che punto abbiano una rilevanza, dato che il ferro è un ossidante solo se in forma ionizzata e libero in soluzione, fatto che è in genere prevenuto dalle proteine che sequestrano il ferro all'interno delle cellule (emosiderina) e anche all'esterno (es. lattoferrina). Prima di essere pericoloso per via dell'effetto ossidante il ferro è anche essenziale per gli organismi patogeni, ragion per cui sequestrarlo è un mezzo di primaria importanza per controllare l'omeostasi microbica dei tessuti.
L'unico evento che può portare a liberazione del ferro con effetti ossidanti è un processo flogistico, secondariamente alla morte delle cellule infiammatorie o alla necrosi cellulare,
con rilascio del ferro contenuto nel patrimonio enzimatico di dette cellule o quello relativo al contenuto dei citocromi, oppure ancora quello relativo all'emoglobina, se questa viene fagocitata dai polimorfonucleati a livello di zone di flogosi (esempio: fase di epatizzazione rossa in una polmoniti pneumococcica).
Certamente un'altra condizione in cui il ferro riveste un ruolo ossidante è l'emocromatosi (e similmente qualcosa del genere accade con l'accumulo del rame nel morbo di Wilson) oppure le talassemie (es. morbo di Cooley ).