I poliziotti non hanno assistito direttamente alla scena perchè i due autogrill non sono affiancati, ma c'è una distanza di qualche centinaio di metri tra l'uno e l'altro. Probabilmente hanno ricevuto una chiamata ed hanno cominciato a correre a piedi risalendo l'autostrada in direzione nord, è stato sparato un colpo in aria e poi un secondo colpo (casuale?) è partito ed ha raggiunto la vittima. Sinceramente viene da pensare a quando nei posti di blocco le automobili non si fermano e vengono raggiunte dai colpi delle forze dell'ordine, non sarebbe la prima volta. Si tratta di un istante, un istante di follia, e il poliziotto spara. A volte senza conseguenze, a volte purtroppo ci scappa la tragedia. Comunque è impossibile al momento sapere com'è andata, lo può sapere solo chi ha sparato.
La cosa molto grave è il comportamento dei giornalisti, ovviamente con la notizia ci sono andati a nozze ed hanno subito imbastito un circo mediatico ormai collaudato in cui il calcio viene associato metodicamente ad episodi di violenza. Ma questo episodio col calcio non ha niente a che vedere. Forse l'evento scatenante è stata la rissa con la fantomatica vettura di juventini, ma per i poliziotti poteva trattarsi di un qualsiasi episodio di violenza ed hanno agito. Paradossalemnte se non fosse stato coinvolto tragicamente un tifoso e la vittima fosse stata una persona semplicemente di passaggio la notizia avrebbe ricavato qualche articolo sulle prime pagine dei giornali, ma non avrebbe scatentato il putiferio cui abbiamo assistito. I giornalisti come al solito sono i principali responsabili della diffusione della violenza, dovrebbero rendersi conto che trincerarsi dietro il diritto di cronaca non da loro il diritto di proporre le notizie in maniera tale da esapserare l'opinione pubblica scatenando reazioni violente come ieri.