Rieccomi qui... dopo aver preso appuntamento con un dermatologo per il 19 luglio, ad Alfonsine, un comune vicino Ravenna..
Una parte di me aspetta con ansia quel giorno, ma una parte di me è tremendamente spaventata dalla diagnosi stai perdendo i capelli. L' altro giorno in doccia, dopo essermi lavato i capelli e averli fatti asciugare mi sono detto: però! il diradamento si nota meno, ed invece la mattina dopo mi sono visto ancora più diradato di prima. Quel che è peggio, è che inizio a vedere diradamenti ovunque: nella barba, nelle sopracciglia.. Ma c'è sempre il fatto stranodi cui parlavo nei miei interventi precedenti: non trovo un numero esagerato di capelli, né nel lavandino, né nel cuscino... Al contrario, perdo un sacco di peli, quello sì.
Ora sono qui ad ascoltare una canzone dei Within Temptation, intervallata dai Goo Goo Dolls: un'altra giornata in cui non ho messo il piede fuori casa, anche se lo vorrei tanto. Ormai non mi ricordo più com'è fatto il centro di Ravenna né ricordo con esattezza quand'è stata l' ultima volta che sono uscito... Forse a fine maggio, per tagliarmi i capelli a 3 mm... Vorrei tanto poter andare in edicola, comprare quei mensili di pc e di cellulari che mi piacevano tanto, o anche solo fare una passeggiata per la pista ciclabile che è accanto a casa mia, o anche, semplicemente, andare dal dentista per il dente che è diventato iper sensibile al caldo e al freddo. Tutte cose impossibili per ora: ho iniziato anche a comprare i dvd su IBS pur di non dover uscire ed andare da blockbuster.
A volte mi dico che il problema dei capelli è invalidante, che andrà sempre peggio... Altre volte mi dico che basta comprare un rasoio elettrico e tagliare via tutto (rasatura unita alle cure per la calvizie, ovvio).
La scorsa settimana mi è arrivato il responso dall' università: passando al corso di consulenza del lavoro avrei meno esami da dare rispetto al corso che sto frequentando ora, e dalla primavera 2009 sarei ammesso al tirocinio.. Tutto bene direte voi... Ed invece no, ho scaricato un modulo di domanda di rinuncia agli studi e l'ho compilato. Se accettassi di fare il tirocinio non potrei più scappare, quando nello specchio vedo un mostro: dovrei presentarmi al lavoro senza scuse, altrimenti mi manderebbero via.
Molte volte mi dico che Ravenna non è la città adatta a me, visto e considerato che alla fine parlo solo con gente che non fa altro che considerarmi inferiore o una specie di psicologo personale: ultimamente la battuta sul pelato da cucina è tramontata in favore di quella sul cappello, che dovrei portare per uscire per non far vedere la pelata. E certe uscite vengono non da persone perfette, ma da persone normalissime, un po' in carne.. Eccolo il grave problema; le persone che se la tirano non sono solo quelle bellissime, ma tutte: dalla copia di Adriana Lima alla copia di Mariangela Fantozzi... Mi sento molto a disagio quando mi si dice io cerco un uomo bello, ricco, con la macchina grossa... se devo uscire con un bidone del rusco (sarebbe il bidone dell' immondizia) piuttosto mi ammazzo.
Non ho mai avuto la presunzione o il desiderio di parlare con persone belle, ho sempre cercato di conoscere gente normale, che non fosse reduce da qualche concorso da miss... Ma più vado avanti più mi rendo conto che pure le persone normali sognano i vari fotomodelli (conosco anche una che frequenta le chat portoghesi perché vuole che Cristiano Ronaldo si innamori di lei), e non vedo nessuna soluzione per me. Credevo pure che l' amicizia almeno fosse una cosa in cui l' aspetto contasse poco... Ed invece nulla, mi sono sbagliato anche qui. Le persone vogliono amicizie di classe, altrimenti ti relegano ad amicizia on line anche se stai a 800 metri, salvo poi fidanzarsi con uno che sta a Lloret de Mar, a 1800 km di distanza (spiegazione: ci sto perché è un figo della Madonna e me lo invidiano tutte!)...
Non sono deluso solo per me, ma anche per i miei genitori, visto che sto dando delusioni su delusioni: i miei coetanei lavorano, hanno anche famiglia, vivono da soli.. E a me invece incute terrore varcare la soglia di casa.