Il discorso è questo e cioè che l'utente medio maschile soggetto a AGA può scegliere diverse strade.
A- Una buona percentuale si rassegna da subito e non tenta alcuna strada.
B- Una altrettanto buona percentuale tenta un primo approccio curativo ma rivolgendosi o ai classici prodotti da banco tipo integratori pubblicizzati in tv o la classica fialetta magica di turno oppure in alternativa qualcosa consigliato dal proprio parrucchiere
C- Una terza e più piccola (ma sempre più crescente) percentuale invece tenta un approccio più scientifico e quindi si rivolge ad uno specialista
D- Una quarta che approccia il problema tramite interne o canali di informazione e poi viene dirottata da forum o altro verso uno degli altri punti
E- Poi c'è una quinta piccolissima che sperimenta.
Nel secondo caso si sviluppa il segmento di mercato di cui parla Marlin e cioè di quei prodotti mainstream spesso molto più pieni di marketing che di attivi rilevanti, che promettono tanto ma di fatto, tranne casi sporadici, fanno poco o niente, o quantomeno non quanto ci si aspetterebbe.
Marlin ha scritto:
Nella documentazione pubblicata su questo preparato non c'è conta di capelli vellus/terminali,o tricogrammi, ma valutazioni meno precise (anche da questo si capisce che dicendo ricercatori universitari non hai ancora detto nulla sulla loro specializzazione...).
Spesso le aziende farmaceutiche o similari, specie quelle che presidiano il segmento di mercato di cui sopra al punto C, sono solite snocciolare percentuali e numeri.
L'assenza di questo tipo di valutazioni nello studio di Brotzu la vedo come un fattore estremamente positivo e promettente. Evidentemente anche dalle dichiarazioni del Doc. appare chiaro come secondo la sua opinione non si tratta di un prodotto che fa crescere 3 o 4 peli in croce e quindi se uno prima aveva 2 peli si tratta del 100% di ricrescita in più. Forse per questo non è stato neppure pensato di fare conte di capelli, tricogrammi o altro. Forse proprio perchè i risultati sono stati ampiamente visibili e quindi si è preferito in questo periodo dedicare tempo a cose più importanti. E direi che ce ne sono tante.
[8D]
A- Una buona percentuale si rassegna da subito e non tenta alcuna strada.
B- Una altrettanto buona percentuale tenta un primo approccio curativo ma rivolgendosi o ai classici prodotti da banco tipo integratori pubblicizzati in tv o la classica fialetta magica di turno oppure in alternativa qualcosa consigliato dal proprio parrucchiere
C- Una terza e più piccola (ma sempre più crescente) percentuale invece tenta un approccio più scientifico e quindi si rivolge ad uno specialista
D- Una quarta che approccia il problema tramite interne o canali di informazione e poi viene dirottata da forum o altro verso uno degli altri punti
E- Poi c'è una quinta piccolissima che sperimenta.
Nel secondo caso si sviluppa il segmento di mercato di cui parla Marlin e cioè di quei prodotti mainstream spesso molto più pieni di marketing che di attivi rilevanti, che promettono tanto ma di fatto, tranne casi sporadici, fanno poco o niente, o quantomeno non quanto ci si aspetterebbe.
Marlin ha scritto:
Nella documentazione pubblicata su questo preparato non c'è conta di capelli vellus/terminali,o tricogrammi, ma valutazioni meno precise (anche da questo si capisce che dicendo ricercatori universitari non hai ancora detto nulla sulla loro specializzazione...).
Spesso le aziende farmaceutiche o similari, specie quelle che presidiano il segmento di mercato di cui sopra al punto C, sono solite snocciolare percentuali e numeri.
L'assenza di questo tipo di valutazioni nello studio di Brotzu la vedo come un fattore estremamente positivo e promettente. Evidentemente anche dalle dichiarazioni del Doc. appare chiaro come secondo la sua opinione non si tratta di un prodotto che fa crescere 3 o 4 peli in croce e quindi se uno prima aveva 2 peli si tratta del 100% di ricrescita in più. Forse per questo non è stato neppure pensato di fare conte di capelli, tricogrammi o altro. Forse proprio perchè i risultati sono stati ampiamente visibili e quindi si è preferito in questo periodo dedicare tempo a cose più importanti. E direi che ce ne sono tante.
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