terrorismo islamico

de rossi

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9 Agosto 2007
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Ciao, non ne faccio una questione ne di coraggio ne di codardia ma del fatto che in certi casi se non ti imponi con la forza ti mettono i piedi in testa. In Libia non possiamo permetterci che l'Is si espanda come ha fatto altrove ma per fortuna qualcosa si sta muovendo....

http://www.ilgiornale.it/news/mondo/forze-speciali-italiane-libia-preparare-guerra-allisis-1201038.html

http://www.ilgiornale.it/news/mondo/jet-francesi-su-sirte-e-tobruk-ora-guerra-si-sposta-libia-1201481.html
 

marlin

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Fatto sta che ci sono arrivati anche loro (se gli dai tempo...[:)]):

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-b18488d4-4d2f-48ca-91c3-46bf2951b2c8-tg1.html

Ciao

MA - r l i n
 

de rossi

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9 Agosto 2007
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Nb: mi sono permesso di modificare il titolo della discussione perché mi sembra più a tema.

Ciao, il problema è che ci sono troppe implicazioni altrimenti 4 terroristi non sarebbero diventati un esercito così difficile da combattere. Basta solo guardare a quei suv nuovi di zecca che sfilano in ogni città che conquistano.

Ad ogni modo la Russia sta facendo certamente un ottimo lavoro ma il vero problema per noi è la Libia dove l'Is si sta espandendo a macchia d'olio e minaccia i ns terminal oltre che a rappresentare un pericolo distante poche centinaia di km dalle ns coste!

Eppure sento quando si parla di Libia sento parlare sempre di diplomazia, cultura, dialogo...ma che dialogo ci può essere coi tagliagole? Sono di base contrario alle guerre ma mi auguro che la comunità internazionale intervenga anche in Libia dove occorrerà un'operazione di terra e non solo le bombe.

Più rimandiamo più l'Is si allarga e sarà più difficile combatterlo.

 

artiglio5825

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Se sono tagliagole è perché vengono da anni di dittature feroci e quindi se sei contro il regime diventi come o peggio di lui.
La diplomazia prima o poi bisognerà attuarla se non si vorrà continuare all'infinito con guerre e guerre.
Come esempio storico porto la sesta crociata, quella di federico II.
 

marlin

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Guarda, gli artefici di queste efferatezze ci mettono del loro, però godono di strane alleanze, in pratica sono finanziati dagli alleati degli USA in Medio Oriente e pare che l'occupazione della Siria sia in funzione anti-Assad e anti-Russia (gli USA stavano per intervenire direttamente due anni fa, poi forse hanno preferito farlo indirettamente...).

Quindi pensiamo anche a come siano manipolate le notizie per produrre certe reazioni nell'opinione pubblica (che si fa facilmente influenzare).

Ciao

MA - r l i n
 

de rossi

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9 Agosto 2007
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artiglio5825 ha scritto:
Se sono tagliagole è perché vengono da anni di dittature feroci e quindi se sei contro il regime diventi come o peggio di lui.


Peccato che tutti coloro che hanno colpito in Europa ed Usa erano TUTTI nati in loco, avevano in molti un lavoro etc. e come hanno ripagato? Ammazzando.

Inoltre gran parte degli islamici abitanti in Siria, Iraq, Libia non tagliano la gola a nessuno e sono a loro volta vittime del Califfato della serie non è detto che anni di dittature feroci producano esseri simili.

Il vero problema è la non integrazione, il crescere in comunità chiuse dove spesso l'integralismo predomina specie le menti più deboli, questo molto grazie ad internet e ad Imam che predicano la Jihad.

Ma il punto ora non è l'analisi dei perché ma cosa fare e come agire perché di parole se ne son già dette troppe e cultura e diplomazia o ancora missioni di pace sono a mio avviso fuori luogo.

Ps: Peace Keeping? Dove c'è la guerra e il più cretino è armato di Rpg? [:D] Cultura contro bombe? No, proprio non ci siamo ma in Italia si pensa solo alle riforme, a salvar banche e a mantenere le poltrone.



 

marlin

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Come detto l'Italia con tutti i recenti (e anche passati) interventismo si è presa delle belle fregature, in particolare dalla Francia, giusto adesso fare capire a questi partner che non possono sempre agire d'impulso per arrecare danno sopratutto a noi.

E poi come la mettiamo con la dottrina Mitterand che ospitava tutti i terroristi in Francia e con il caso di Cesare Battisti che hanno tenuto per anni lontano dalla giustizia italiana per poi farlo scappare in Brasile. Forse la Francia dovrebbe prima chiedere scusa per aver sostenuto i terroristi prima di chiedere ad altri di intervenire per debellarli.

Ciao

MA - r l i n
 

de rossi

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Ciao hai pienamente ragione ma il problema impellente è cosa fare ora, come affrontare l'espandersi dell'Is in Libia. Io credo che l'Italia dovrà presto confrontarsi con i famosi boots on the ground non credo occorra tradurre, dovremo in primis difendere i ns interessi di gas e petrolio in Libia e prestare la massima attenzione nel Mediterraneo dove affacciano le ns coste, dove ci campa mezza Sicilia con la pesca, dove incrociano navi commerciali e da crociera e dove ci sono le isole minori (Pantelleria, Lampedusa e Linosa) a un tiro di schioppo dalle coste africane.

Non so quanto i media abbiano gonfiato notizie circa il possesso di missili da parte dell'Is libico, di barchini veloci capaci di compiere attacchi e abbordaggi, di quanto possa esser vero un possibile assalto a Lampedusa e di quanto possano effettivamente gli jihadisti metter le mani sul gasdotto più importante (quello che collega la Libia alla Sicilia).

Fatto è che se li lasciamo espandersi tutti questi rischi sono amplificati. Oggi a Roma c'è un importante vertice, spero che decidano cosa fare seriamente una volta per tutte.

 

artiglio5825

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Ma io ti rispondevo sui combattenti in iraq e siria, non sui terroristi europei.
comunque la guerra preventiva mi pare assurda, un conto è preparare la difesa, un conto andare li ad attaccare.
 

marlin

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Mi pare che prevalga alla fine la vecchia logica della potenza militare che mostra i muscoli e ottiene rispetto tra le nazioni. Per come la vedo io il governo italiano dovrebbe dire ci avete messo in questi casini con la guerra contro Gheddafi a cui abbiamo dovuto partecipare ? Ora riparate voi il danno e restituiteci la una Libia minimamente funzionante, chi rompe paga.

(Vogliamo aggiungere anche la collaborazione non ottenuta da francesi e altri alleati per il caso dei due Marò che facevano parte proprio di una missione concordata a livello internazionale ?)

Alla Francia è stato fatto presente che siamo impegnati con l'esercito in Kossovo, in Afganistan, in Libano e pure in Iraq (con gli addestratori), se molliamo lì qualcuno deve riempire il buco che stiamo occupando egregiamente, ne vale la pena in un'ottica globale e al di là degli isterismi del momento ?

Ciao

MA - r l i n
 

de rossi

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9 Agosto 2007
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Rispondo ad entrambi. Secondo me non si tratta di guerra preventiva ma di tutela dei ns interessi e della ns sicurezza visto che se l'Is si espande ancora in Libia (cosa prevedibile), rischiamo di ritrovarci con qualche missile addosso o con gli impianti di petrolio/gas in mano agli jihadisti o peggio ancora.

Sono invece d'accordo sul fatto che la Francia abbia creato il caos facendo fuori Gheddafi ma come dicevo non possiamo fare l'analisi di ciò che è stato, e che peraltro è chiaro a tutti, ma dobbiamo agire di conseguenza per evitare conseguenze ben peggiori.

Volenti o nolenti siamo il paese più vicino all'Is e siamo coloro che in Libia hanno i maggiori interessi economici (l'Italia ha investito miliardi nel gasdotto che collega Gela alla Libia), oltre ad essere i più esposti a rischi per ciò che concerne le distanze, lo specchio di mare che ci separa e dove svolgiamo la pesca per non parlare delle isole e del turismo.

Ora pare che finalmente i due governi libici abbiano firmato un accordo, il problema sarà adesso far capire anche alle svariate tribu (Zintan, Tuareg etc.), che devono smetterla di farsi la guerra a vicenda ma concentrarsi contro il nemico comune cioè l'Is.

In questo l'Italia e la Nato possono (e devono) svolgere un lavoro chiave per favorire la rinascita di una Libia unita ma l'Is non glie lo consentirà certamente e perciò conterà prima di tutto un intervento militare certamente di terra visto che l'Is è mescolato alla popolazione e non si può solo bombardare a tappeto.

Non credo che la mia sia una visione tanto distante dalla realtà e non mi sembra che ci siano altre opzioni capaci di offrire una soluzione al trasformare anche la Libia in un Califfato.

Del resto dalla caduta di Gheddafi sono passati anni (era il 2011) e le sole parole cos'hanno prodotto? Niente, solo un allargarsi a macchia d'olio dello Stato Islamico.



 

artiglio5825

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I governi libici di certo ci tengono al gasdotto, al limite si potrà dar manforte a loro perché respingano IS, ma il tutto dovrà essere coordinato da un governo libico.
 

marlin

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Appunto, forse Gheddafi non era da rimuovere come ha voluto e fatto Sarkozy per prendersi il petrolio libico...

Non so se i libici ce la faranno a far fuori l'IS da soli se ben addestrati, per ora quelli del califfato sono poche migliaia, con l'intervento delle ex-potenze coloniali cresceranno per forza perché molti si aggiungeranno a loro avvertendo il nostro intervento come un revival del colonialismo di prima. La campagna di Libia sarà quindi sanguinosa e la nostra opinione pubblica la trasformerà presto in una ritirata. E' questo che si vuole ?

Ciao

MA - r l i n
 

de rossi

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I libici non hanno il know how per sconfiggere l'Is che è più determinato e addestrato. Non si può formare un esercito libico in pochi mesi mentre in pochi mesi l'Is avrà conquistato altri territori. Non ci dimentichiamo che l'Is è già a ridosso di Tripoli dove dovrebbe sorgere il nuovo governo e che l'Is è già vicino ai campi petroliferi pertanto ci vorrà per forza l'intervento di forze straniere cioè noi e i paesi Nato...magari anche la Russia visto che oramai fa parte del gioco.

Il vero problema per noi è che non ci mandino in Libia da soli e che non si inventino missioni di peace keeping visto che in Libia non c'è nessuna pace da mantenere bensì una guerra feroce che va combattuta sparando con determinazione stanando gli jihadisti casa per casa.

Ragazzi miei è inutile girarci attorno, la realtà è questa.
 

marlin

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Inutile girarci attorno: De Rossi sogna un'altra bella impresa coloniale...[:)] (come ai vecchi tempi).

Ciao

MA - r l i n
 

de rossi

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9 Agosto 2007
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Marlin ha scritto:
Inutile girarci attorno: De Rossi sogna un'altra bella impresa coloniale...[:)] (come ai vecchi tempi).




No, sono lontano anni luce da quell'ideologia. Vorrei solo che si evitasse un'espansione dell'Is specie in un paese a noi molto vicino come la Libia e vorrei che nel contempo si riuscisse a frenare i flussi migratori che tra un po non sapremo più dove metterli. Personalmente a me farebbe piacere vedere in Libia un nuovo leader carismatico, non dittatore, capace di riunire il paese e portarlo alla normalità visto che è un paese pieno di risorse.

 

de rossi

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artiglio5825 ha scritto:
Saranno i libici a stabilire la loro forza bellica e in caso a chiedere aiuto.


La loro forza bellica (forza bellica??!!) non è purtroppo in grado di contrastare l'avanzare dell'Is primo perché le loro armi sono vecchie e sgangherate (in Libia vige da anni l'embargo), mentre l'Is ha un grosso approvvigionamento di armi e mezzi (basta vedere quelle colonne di pick-up nuovi fiammanti), secondo perchè i libici sono anche in guerra fra loro stessi e pertanto c'è bisogno per forza di un aiuto esterno.

Ad ogni modo si vocifera che....

http://www.lastampa.it/2015/12/15/esteri/il-piano-di-roma-per-blindare-tripoli-centinaia-di-carabinieri-e-forze-speciali-rTWJ8sJRBR6dPAUDhfI3YP/pagina.html

 

artiglio5825

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Non è che si faccia la guerra coi pick up.
A te basta che i migranti vengano cacciati da qualche parte, tipo la polvere sotto il tappeto, ma questo è un modo miope di risolvere il problema.
 

de rossi

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artiglio5825 ha scritto:
Non è che si faccia la guerra coi pick up.
A te basta che i migranti vengano cacciati da qualche parte, tipo la polvere sotto il tappeto, ma questo è un modo miope di risolvere il problema.


Non voglio che i migranti siano cacciati, se sono persone oneste che lavorano sono ben accetti. Il problema è che non possiamo accettarne oltre un certo numero perché non avremmo dove collocarli sia abitativamente che lavorativamente. Oltretutto vorrei ricordare che quello del traffico dei migranti rappresenta per le organizzazioni terroristiche un enorme introito di danaro (milioni di euro ogni anno), che queste organizzazioni investono (unitamente al contrabbando del petrolio), in armi, droga etc.

Per questi motivi occorre a mio parere intervenire in Libia: per evitare/ridurre il contrabbando di esseri umani e per evitare che anche in Libia l'Is metta le mani su gas e petrolio.