terrorismo islamico

de rossi

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9 Agosto 2007
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C.Leopoldo ha scritto:
Rispetto alla Francia e ad altri paesi europei, il popolo italiano è isterico. Se dovesse esserci un attentato, ci sarebbero risse per le strade tra stranieri e italiani.


Sicuramente se colpiranno in Italia come accaduto a Parigi si rischia il caos...già dopo l'attentato in Francia si è vista l'isteria italiana figurarsi se accadesse realmente (cosa che non mi auguro ma il rischio zero non esiste da nessuna parte).


 

de rossi

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9 Agosto 2007
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artiglio5825 ha scritto:
Il problema è che come ti muovi in medioriente fai danno, poi armi occidentali sono finite magicamente in mano al califfato e se tu occidente vendi armi non puoi sperare che un giorno non vengano usate anche contro di te.


Beh meglio farli davvero questi danni perché così non può andare avanti. In Libia si deve intervenire subito ma non vuol farlo nessuno. In Siria e Iraq si perché li c'è Putin e Usa ed Europa non vogliono farlo spadroneggiare e far apparire la Russia come potenza forte e capace di far ciò che non hanno saputo far loro.

Mi spiace ammetterlo ma Putin ha dimostrato grandi capacità e idem la Russia coi suoi armamenti. Il punto è che della Libia non frega nulla a nessuno...almeno per adesso.

Eppure la Libia vale tanti soldi come gas, petrolio e miniere oltre che essere il punto di partenza dei migranti in Europa.

 

artiglio5825

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È un cane che si morde la coda comunque, fermi questi ma se continui a vendere armi prima o poi un gruppo armato esce fuori e avanti cosi all'infinito. I venditori di armi non chiedono di meglio comunque, loro non conoscono crisi, se questo vuol dire fare vittime qua o la poco gli importa.
 

de rossi

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9 Agosto 2007
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Questo è certo infatti l'aspetto saliente è fermare i rifornimenti di armi e il traffico di petrolio che sono i due principali rubinetti dell'Is. Però in Libia non c'è un governo unitario e ciò favorisce la loro espansione.
 

de rossi

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9 Agosto 2007
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Siete d'accordo che l'Italia non partecipi come gli altri partner europei alle missioni di bombardamento in Siria? Sembra che Hollande se la sia un po presa per il no di Renzi a bombardare, mi sembra che siamo rimasti gli unici a non intervenire, poi ci si lamenta che l'Italia vale poco nello scacchiere internazionale, non si può solo chiedere si deve anche dare.

Personalmente sono contrario alle guerre ma ritengo che in questo caso la cosa ci riguardi direttamente e altri paesi al ns posto avrebbero già intrapreso una campagna in Libia senza se e senza ma.

Invece Renzi oggi ha detto che si deve intervenire a livello culturale. Domanda: culturale?? Coi tagliagole? Li ci vogliono solo le bombe e un buon esercito sul territorio che sradichi l'Is e gli eviti di conquistare tutta la Libia come sta facendo.

Non ci dimentichiamo che la Libia è a poche miglia dalle ns coste e che noi siamo il paese più vicino al Califfato che probabilmente come dicono gli analisti dopo tutte quelle bombe in Siria si sposterà sempre di più in Libia dove oltretutto noi abbiamo enormi interessi con l'Eni legati a gas e petrolio.

Desidererei un'Italia più aggressiva che si facesse rispettare di più all'estero anche se ciò significa esporci di più al rischio attentati ma le ns responsabilità dobbiamo pur prendercele.
 

artiglio5825

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22 Luglio 2010
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Le bombe non hanno indebolito il califfato ma hanno ucciso molti civili, che di certo ora non ameranno il buon occidente che li bombarda ma magari saranno più attratti dai tagliagole, bel risultato direi.
 

marlin

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Tutti appena nati qui dentro ? Io ho passato gli anni delle stragi e del terrorismo interno e vi posso assicurare che il popolo italiano non si è mostrato affatto isterico e alla fine ha vinto il terrore.

Hollande dovrebbe bomardare, sì,... ma le banlieues, visto che i terroristi vengono da lì (nessuna ricorda le rivolte di 10 anni fa ?). Ovviamente si scherza, ma non credo che otterrà molto bombardando il califfato.

Quanto alla Libia, dovremmo piuttosto incavolarci con i francesi, la smania di cacciare Gheddafi era venuta all' irridente e furbissimo (ricordate lui e la Merkel che prendevano per il didietro Berlusconi ?) Sarkozy...

Chi rompe (gli equilibri) dovrebbe pagare e poi i cocci dovrebbero essere suoi (non nostri)[:)]

Ciao

MA - r l i n
 

de rossi

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Ciao Marlin, hai ragione su Gheddafi ma il punto è ora come risolvere. Si è lasciata la Libia a se stessa favorendo l'espansione dell'Is che ogni giorno guadagna terreno. Anch'io credo che bombardare la Siria favorisca due effetti negativi: da un lato stimolare l'odio verso gli occidentali, dall'altro favorire la migrazione.

Però ricordo che nella 2 guerra mondiale gli italiani non sono scappati ma hanno fatto la Resistenza, perché gli islamici di quei paesi non si ribellano loro stessi contro l'Is? Anche i nasisti facevano paura ma li abbiamo combattuti con l'aiuto degli Usa.

Purtroppo il grosso problema per noi è il terrorismo interno che non puoi bombardare, questi sono praticamente ovunque quindi occorrerà un opera di bonifica molto accurata.

Quanto al terrorismo italiano degli anni 70/80 è vero che l'Italia ha reagito bene ma era un po diverso. I brigatisti non sparavano sulla folla un sabato sera, non attaccavano località balneari e musei ma principalmente attentavano o rapivano personaggi di spicco. Potresti rispondermi con le stragi di Piazza Fontana o Bologna ma sono stati 2 casi in 20 anni mentre il terrorismo islamico ha compiutò già una marea di stragi a cominciare dal 9/11 a New York.

 

marlin

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Ci fossero state solo Piazza Fontana o Bologna...(ricordo che l'ultimo attentato a un treno con vittime civili è stato addirittura nel 1984, negli splendidi anni '80 del secondo boom economico...).

Qua pare che in Francia siano tutti eroi e intelligenti e noi tutti codardi e stupidi, ma non è così, in Francia non solo non hanno avuto il nostro terrorismo, ma addirittura hanno favorito i nostri terroristi come Battisti (anche nella fuga in Brasile), ritenendo che qui in Italia ci fosse un regime che veniva combattuto dagli stessi, mentre c'era una democrazia almeno pari alla loro.

Poi per amore del petrolio, che era un po' il nostro petrolio, vanno a far guerra alla Libia e creano il casino che è sotto gli occhi di tutti e ora si mettono in cattedra a dare giudizi su chi parte armato per la Siria e chi non ci sta all'ennesima presa per i fondelli anche se sull'onda dell'emozione (ma non erano gli italiani quelli emotivi ed istintivi ? Invece mi pare che siano ancora tra i pochi che mantengono la calma e ragionano).

Tutta la solidarietà alla Francia per gli attentati, ma vanno respinti con decisione i giudizi e i pregiudizi sul nostro popolo che spesso sa ragionare e agire meglio di chi è accecato dal tradizionale chauvinismo e una grandeur che non ha più motivo d'essere.

Ciao

MA - r l i n
 

gel

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L'ISIS è fondamentalismo islamico che è un'ideologia, e questa non la sconfiggi con le bombe.
Detto questo l'Italia non è mai stata brava a fare la guerra, meglio che se ne stia buona a casa.
Comunque già partecipiamo a quella che è la guerra d'adesso che prevede solo bombardamenti aerei, tramite azioni di supporto agli alleati, Renzi ha detto no a mettere gli scarponi nel terreno.
Gli occidentali dovrebbero capire che ad ogni azione corrisponde una reazione, che ca**o ci ha mandati a fare in Iraq Busch all'epoca?
Le armi batteriologiche? pfff
Ad esportare la democrazia? già, ma come diceva uno, pecccato che lora la democrazia non la vogliono...

Pensassero prima a chiudere i rubinetti a questi, che basterebbe tanto poco, ma allora cadrebbe tutto il palco...
 

gel

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22 Novembre 2014
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De Rossi ha scritto:
Però ricordo che nella 2 guerra mondiale gli italiani non sono scappati ma hanno fatto la Resistenza, perché gli islamici di quei paesi non si ribellano loro stessi contro l'Is? Anche i nasisti facevano paura ma li abbiamo combattuti con l'aiuto degli Usa.


Questo l'ho pensato pure io, ma è parzialmente vero, e poi comunque erano altri tempi, non c'era la conoscenza che c'è adesso del mondo e delle possibilità di vite diverse/migliori.
Mia nonna ad esempio mi ha detto: magari tante cose succedevano anche una volta ma noi ne sapevamo nulla, manco la radio avevamo, erano chiusi nell'ignoranza del loro piccolo mondo e basta.

Comunque hai visto i sevizi di Corrado Formigli a piazzapulita?
Ti ricordo che il maggior numero di morti fatti dall'IS sono gli stessi musulmani, neanche minimamente paragonabili agli occidentali, e i loro primi nemici.

Detto questo, il problema è che ad esempio da noi nella seconda guerra mondiale c'erano pochi fascisti o simpatizanti tali e la stra grande maggioranza contro, lì invece sono spaccati in due, anzi in molte più parti e quindi sono tutti contro tutti, sciiti, sunniti, curdi, sallafiti, Peshmerga, jihadisti e chi più ne ha più ne metta.
si insomma un gran casino.
 

de rossi

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Questo è il punto: ci sono troppe fazioni contrapposte (shiiti, wahabiti, sunniti etc.) inoltre la Libia ha due governi! Chiaro che in questo caos l'Is ci va a nozze ma il problema per noi è cosa fare? Se lasciamo le cose così l'Is si espanderà sempre di più e prenderà anche i pozzi petroliferi e il gas da cui noi ci alimentiamo in buona parte.

L'Italia è il paese più vicino ma l'Italia non può dialogare coi tagliagole. Il problema è che siamo un paese poco autorevole (basti pensare che gli scafisti hanno minacciato una motovedetta italiana e si sono fatti ridare il barcone! Ma dove succedono cose del genere??

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/02/15/libia-motovedetta-guardia-costiera-minacciata-scafisti-armati-kalashnikov/1427832/

Io inizierei almeno con un'operazione navale atta ad affondare tutte le barche degli scafisti, poi presserei in politica estera un intervento congiunto con altri paesi cercando di coinvolgere la Francia, l'Inghilterra e in generale la Nato.

Dobbiamo difendere l'Italia dalla minaccia jihadista e dobbiamo difendere i ns interessi in Libia dove l'Italia, ebbene ricordarlo, ha investito miliardi nelle piattaforme e nel gasdotto con la Sicilia infine dobbiamo difendere la Sicilia e le isole minori (Lampedusa, Pantelleria e Linosa) che sono ad un soffio dalla Libia e che vivono di pesca e turismo.

Invece girando i tg e i giornali sento solo dire che l'Is in Libia si espande ogni giorno che passa ma di interventi neanche a parlarne.



 

marlin

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Si deve anche imparare a distinguere le notizie fondate da quelle costruite ad hoc...(sarà tutto oro quello che dicono o lo dicono per portarci a fare quello che qualcuno vuole che si faccia ?...Ricordiamo, ad esempio, che tutto questo casino attuale nasce dagli arsenali proibiti di Saddam, che poi si è visto che non esistevano...)

Ciao

MA - r l i n
 

de rossi

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Purtroppo prima si sfruttarono possibili arsenali per eliminare prima Saddam, poi Gheddafi con la scusante dell'attacco alle Twin Towers, poi con la rivolta libica andata diversamente rispetto ad altre primavere arabe. Lo avrebbero capito pure i sassi che seppur dittatori erano gli unici a contenere le tribù locali, bastava tenerli un po a bada e si poteva fare.

Ora è andata così ma non possiamo neanche consentire questa espansione senza freni dell'Is. Ora Putin ha accusato apertamente la Turchia di acqistare petrolio dell'Is e qualcuno deve pur comprarlo se l'Is è pieno di soldi, insomma le bombe non bastano a fermarli bisogna chiudergli i finanziamenti in primis.

Ma in Libia ci vuole un'operazione congiunta di terra, mare ed aria per evitare che anche li mettano le mani su piattaforme e gasdotti (molti dell'Eni) e per evitare che l'Is conquisti tutta la Libia.

Non si può aspettare sempre gli altri, siamo il paese più vicino, dobbiamo difenderci e difendere i ns interessi.

Io la vedo così, sono contro le guerre ma a volte occorre farle per evitare conseguenze peggiori.

 

artiglio5825

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Se le fai però dopo devi mettere il governo giusto, in iraq gli usa hanno imposto una minoranza sciita che poi ha esasperato i sunniti che così hanno appoggiato i sunniti estremisti del califfato.
 

marlin

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Voglio dire attenzione: attenzione alle notizie diffuse ad hoc per indirizzare l'opinione pubblica e predisporla a favorire interventi che sono fini a se stessi e che non prevedono un piano per il dopo. Sinora è andata così e le cose sono arrivate a questo punto, ma possiamo sempre peggiorarle.

Per me questo è il tipico caso in cui si ottiene di più con l'intelligence, il blocco dei finanziamenti e azioni specifiche e mirata piuttosto che con un conflitto aperto.

Ciao

MA - r l i n
 

artiglio5825

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Ma difatti cominciare così a caldo a bombardare è proprio una reazione assurda, che poi si sa che non vengono colpiti i terroristi ma i civili, almeno prevalentemente.
 

de rossi

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D'accordo sull'importanza dell'Intelligence tuttavia sono due percorsi differenti: c'è quello atto a contrastare sul luogo lo Stato Islamico e li ci vogliono bombe e truppe di terra, poi ci sono i terroristi sparpagliati per i vari paesi e li conta il lavoro investigativo e ciber investigativo ma anche le forze sul campo.

E' di ieri la notizia di una coppia che ha ucciso 14 persone in California (entrambi cittadini americani ma entrambi di origine islamica e con nomi islamici, sarà stato un atto di terrorismo oppure no? Non si sa ancora).

Fatto è che il fanatismo di questa gente spinge persone molto giovani a immolarsi per la loro causa e ciò li rende molto forti perché non temono la morte.

Ps: a chi dice che le bombe non servono: come rendi inoffensivi o inutilizzabili cannoni, rpg, suv, colonne di autobotti e pozzi di estrazione petrolifera?

Le vittime civili ci sono e ci saranno sempre ma mettiamoci anche nei panni di un pilota magari alla 1 missione che decolla e atterra in continuo su una portaerei nel mare magari agitato che deve schivare i colpi nemici ed evitare casini con nazioni alleate (o presunte tali come la Turchia che come dimostrato da Putin ha le mani sul petrolio jihadista).

Insomma sarà una strada lunga e con mille problemi, sperando sempre che il conflitto non si allarghi tirando dentro paesi temibili come Iran e Israele oltretutto nemici acerrimi. La mia paura più grande infatti è oltre l'Is che ciò possa metter contro altri paesi facendo degenerare il conflitto.

 

de rossi

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Poi ci siamo noi: l'Italia ha paura? Sembrerebbe di si perché alla guerra all'Is stanno partecipando tutti tranne noi ma io non credo che ciò ci eviti di essere un obbiettivo infatti siamo il paese primo rappresentante della cristianità nel mondo col Papa e il Vaticano. Possiamo anche temporeggiare ma quando ci sarà la gatta libica da pelare allora saranno cavoli nostri perché li non potremo tirarci indietro e prima o poi accadrà. Dobbiamo sperare solo di non essere da soli ma di avere l'appoggio di Usa e Ue altrimenti non possiamo spuntarla sul terreno libico.

 

marlin

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Ecco secondo me il meccanismo che si vuole innescare con queste notizie è proprio questo: tutti stanno partecipando tranne noi...gli altri coraggiosi e noi codardi...a parte il fatto che stanno partecipando in pochi, la cosa può anche essere messa che quei pochi sono impulsivi e noi ragioniamo un po' di più sulle cose, specialmente dopo le ultime fregature che ci hanno tirato proprio quei pochi che ora corrono alle armi senza avere alcun piano concordato per il dopo, un film già visto e con esiti disastrosi.

Comunque se riuscissero a bloccare i finanziamenti non occorrerebbe sparare una cartuccia, ma vuoi mettere perdersi il business della guerra con tutte le industrie delle armi che non aspettano altro ?

Ciao

MA - r l i n