Guarda è più difficile a spiegarsi che a farsi, e sono sicuro che anche provando a descrivere il procedimento nella maniera più chiara possibile sarebbe di difficile comprensione, comunque sia ci provo lo stesso: in poche parole bisogna poggiare tutti i polpastrelli (larghi o uniti a seconda di come risulta più facile spingere il cuoio capelluto) ai lati della galea e spingere lentamente verso l'alto e poi verso il basso. tale movimento va ripetuto più volte. Pian piano ci si sposta con i polpastrelli sempre più in alto sullo scalpo e bisogna ripetere la medesima azione. E' importante capire che non devono essere i polpastrelli a scivolare sullo scalpo, ma bensì deve essere lo stesso a scorrere sul cranio per mezzo della spinta esercitata dai polpastrelli. Se l'esercizio é eseguito correttamente lo scalpo si scollerà in pochi giorni, e per scollato intendo uno scalpo che si possa pizzicare con due dita.
Io personalmente riesco a pizzicare le tempie con estrema facilità, mentre inerentemente alla parte superiore si crea ovunque una montagnella di pelle quando faccio scontrare i polpastrelli di una mano con quelli dell'altra. Difficoltà maggiori le riscontro in zona vertex anche se col tempo si sta scollando sempre più. Per capire se si sta eseguendo bene l'esercizio bisogna sentire la solita sensazione di calore, e avvertire al tatto uno scalpo morbido, come se si stesse toccando pizzicando la pelle della fronte ad esempio.
Successivamente a questo massaggio bisogna poggiare i polpastrelli di ambo le mani in modo da coprire, in diversi moemnti, tutti i settori della parte superiore della testa, ed eseguire dei movimenti circolari facendo sempre attenzione a far si che sia lo scalpo a scorrere sul cranio e non i polpastrelli a scivolare sullo stesso. Quando si esegue questo massaggio, se lo scalpo è ben scollato, il movimento esercitato su un punto preciso dello scalpo si espanderà su di un'area molto vasta.
Non so se sono stato molto chiaro, sicuramente un aiuto visivo renderebbe tutto più semplice.