Citazione:Messaggio inserito da ivobernardini
Come sapete mia mamma era in reparto dopo l'intervento per il cancro. Oggi è stata dimessa.
Bene, i Carabinieri hanno arrestato un tossico che nottetempo faceva i portafogli e gli ori agli anziani ricoverati in lungodegenza. Io mi offro per ucciderlo con le mie mani.
Sedia elettrica: è il minimo che ad un essere subumano come quello possa toccare.
Che l'atto in sè sia vile e spregevole mi trova d'accordo.
Che la persona lo sia, non saprei: dato che non la conosco.
Se per ogni atto di sciacallaggio dovessimo usare la Sedia elettrica...a rigor di logica, seguendo le leggi della morale e del senso comune, dovrebbe essere usata in primis contro chi permette che una bambina di 5 anni sia lasciata morire perchè priva di assicurazione sanitaria privata, nei civilissimi USA, dove invece un tale atto non solo non è punito, ma perfino premiato, più o meno indirettamente (Ossia, se uno è medico e lavora per una compagnia di assicurazioni, guadagna in proporzione alla quantità di cure che riesce a rifiutare ai propri pazienti e quindi a risparmiare per la sua azienda).
Aggiungo che la struttura sociale e politica di una nazione (e non certo gli abitanti stessi!) dove è in vigore la pena di morte, mi pare superficiale e poco democratica: perchè è chiaro che chi avrà maggior danno sarà la parte di popolazione povera.
Se una persona ricca e potente rischia la pena capitale, può sfuggirle: corrompendo, assumendo un buon difensore (o più) che riesca a mediare la condanna, muovendo le sue eventuali influenze sul piano sociale per fare pressione e mitigare la condanna.
Una persona povera non può farlo; ed inoltre, si sa che la maggior parte della criminalità è composta da persone nate nell'indigenza, e che spesso la criminalità viene vista come l'unico mezzo per sollevarsi: ad esempio, negli USA la stragrande maggioranza dei carcerati (e dei condannati a morte) è costituita da afro e ispano-americani.
Non vivendo in una società ideale, vanno preventivate vessazioni, corruzioni, sopraffazioni, disparità; non potendo eliminarle, a mio avviso lo Stato dovrebbe fare quel che può per eliminare almeno le cose più eclatanti. La pena di morte mi pare una di queste: e cosa ancor più grave, si tratta di una violenza Legalizzata dallo Stato stesso.
Se si cita l'esempio di un furto punito col taglio della mano, si parla di una società dove aumenta ancora di più un divario a mio avviso: se le persone rubano per mangiare e vivere, perchè spinte dalla disperazione, saranno punite severamente per un crimine che non è responsabilità diretta di chi lo commette, ma delle condizioni di ineguaglianza e instabilità che lo stesso Stato dove si applicano tali pene ha contribuito a instaurare.
In sostanza, credo che una entità statale che prevede la pena di morte o pene corporali e/o debilitanti e/o mutilanti, non sia in grado di operare realmente come Stato in sè, ma che abbia grosse difficoltà a svolgere le sue funzioni; e cerchi così si sopperire a tali mancanze con l'aggressione e la soggezione, sia fisica che psicologica, dei propri cittadini.