Sedia elettrica negli USA: limiti, pro, contro.

soukrates

Utente
3 Aprile 2006
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Contro. penso che il motivo principale (se non unico..) per cui è nata ed è stata applicata sia la funzione deterrente: e mi pare che in tal senso non funzioni affatto. Questo giusto per mettere giù una motivazione pratica, chiara, e non porre in ballo questioni etiche e morali, che credo siano invece molto più soggettive.
 

gordon

Utente
4 Marzo 2004
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io penso che un governo che legalizza l'uccisione di un proprio cittadino difficilmente riuscira' a chiedere ai propri cittadini di non uccidere.
 

klimt

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8 Febbraio 2006
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Citazione:Messaggio inserito da Batgirl
[brSe un lupo per aziare la fame, ammazza varie pecore di una tenuta viene ammazzato...Se un animale qualsiasi per alimentarsi mangia un uomo viene ucciso, allora perché un cosiddetto uomo che non si occupa di altro che di ammazzare, violare e ferire altri uomini (perché la sua natura cosí lo fa agire) deve rimanere vivo?A mio avviso, è sopravalutare la specie alla quale apparteniamo come se questa stesse sopra il bene ed il male.[/blue]


Bat , proprio perchè non siamo sopra il bene ed il male (come avrebbe voluto Nietzsche) e proprio perchè non possiamo decidere cosa sia il bene per tutti e il male per tutti gli altri, non siamo noi che possiamo legalizzare e reiterare un crimine. Se l'assassinio è un crimine lo è sempre, sia che lo commetta uno psicopatico come luigi chiatti, un pedofilo, o un delinquente incallito come brusca o totò riina,
sia che lo commetta lo stato!

Con la non piccola differenza che se l'assassino è lo stato , allora assassini sono anche tuttoloro che compongono quella comunità e che condividono valori basati sulla legge del taglione e sulla violenza!

Se in Italia vi fosse la pena di morte e grazie al cielo non c'è, saremmo tutti complici di assassini di massa legalizzati! Non è una cosa di cui andar molto fieri...

Se abbiamo la pretesa di aver superato grazie all'evoluzione il comportamento del lupo che tu citi... che mangia i polli e poi a sua volta viene ammazzato, allora dovremmo superare la massima della legge del taglione ovvero occhio dente per dente!

Altrimenti non avremo mai superato quel lupo che non si può staccare da un comportamento fatto di istinti predatori.

Il punto non è da poco.
 

rms

Utente
6 Luglio 2005
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Mi sembra una pratica molto rozza e primitiva, per tentare di risolvere i problemi.
Da un essere raziocinante quale dovrebbe essere l'uomo, mi aspetto un po' di impegno nel tentare di capire perchè certi fenomeni avvengono, e possono essere prevenuti/curati. La carcerazione come mezzo di difesa della società ha un senso, perchè isola gli individui dannosi. Ma se c'è la possibilità di isolare un individuo dannoso, non ci sono motivi razionali per ucciderlo.
 

ivobernardini

Utente
20 Agosto 2006
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Agire sui popoli e sulle nazioni con principi massonici e sovrastanti, trasversali, è un'azione assurda e illegittima.
Personalmente io non condanno affatto la scimitarra e la decapitazione in Arabia Saudita perchè fa parte della loro cultura ed è un modello accettato. Parimenti non condanno il cannibalismo nemmeno.
Noi occidentali crediamo di saperla lunga invece non sappiamo un tubo. La sedia elettrica e il modello americano sono consolidati in più di due secoli, c'è il common law e la legge sono io degli sceriffi, eletti DEMOCRATICAMENTE dal popolo americano. Se a loro sta bene allora si regolino PRIMA DI FARLO quelli che ammazzano e stuprano, dovranno morire. E' un modello sociale fatto cosi', poche seghe. Come il discorso del velo e del burka. Abbiamo la mania di imporre le NOSTRE CATEGORIE mentali a gente completamente diversa. Maledizione alla massoneria e all'illuminismo.
[:O]
 

soukrates

Utente
3 Aprile 2006
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Non mi sembra giusto ammazzare le persone, nè prevaricarle, fisicamente o psicologicamente. E sono convinto di questo.
 

gordon

Utente
4 Marzo 2004
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infatti ognuno e' libero di fare come meglio crede. ognuno e' libero di uccidere, sia in maniera illegale che in maniera legale (se la legislazione lo permette).
ed infatti e' proprio quello che accade ordinariamente.
l'unica cosa, per quanto mi riguarda, e' che non mi sembra un'azione intelligente sia uccidere legalmente che illegalmente.

violenza porta violenza. e' una catena. l'uomo cosciente e' colui che spezza questa catena.

Se il governo e' incosciente il singolo individuo avra' ancora meno possibilita' di acquisire coscienza.
(anche se questa non potra' mai essere una scusa per giustificare la propria incoscienza [;)])
 

ivobernardini

Utente
20 Agosto 2006
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Diciamo che io sono una persona pignola. Oggi ho voluto fare un'inchiesta in vari posti. Ambulatorio, reparto dove è ricoverata mia madre, negozio di kaebab, via dove abito in città.
Ho intervistato esattamente n. 12 cittadini delle seguenti nazionalità: Egitto, Marocco, Tunisia, Pakistan.
La domanda era la seguente:

Sei d'accordo con la pena capitale attuata in alcuni paesi islamici, leggi ad esempio in Arabia, con la decapitazione per scimitarra?

Risposte: 12 CERTO CHE SI'!

Cioè il 100% di questi cittadini - liberi, maturi e pensanti - la ritengono giusta.
Per cui noi radical chic occidentali anzichè pontificare dovremmo RISPETTARE questo punto di vista che è il loro.
 

soukrates

Utente
3 Aprile 2006
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Ma certo...penso sia la realtà delle cose. E cercare di fermare con la forza un'altra cultura perchè è caratterizzata da usanze diverse che non si ritengono adeguate....non penso serva a nulla. Nè penso che serva la persuasione psicologica e missionaria.
La via migliore mi sembra quella del confronto e dello scambio.
 

akiraaa

Utente
29 Settembre 2005
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In casi limite come nel caso di persone puramente malvagie sicuramente a favore, magari una persona ha ammazzato la moglie e d'accordo può anche essere comprensibile dopo tanti anni di matrimonio[:D], ma se dopo 14 anni di galera torna in libertà e ammazza pure l'amante allora una bella siringhetta ci sta, la penso come Bat, perchè gli animali devono essere soppressi quando attaccano un uomo e i porci no?
Stesso discorso per gente benestante mandante di più omicidi.
Sfavorevole alla pena di morte come punizione, perchè ovviamente come tale non ha senso, si alla pena di morte in mancanza della seguente alternativa.


Per il resto, sono d'accordo con Braz e Jack, in galera ci vorrebbero i lavori forzati, ma non come nei campi di concentramento, una cosa un pò più dura, tipo 1 bel lavoro pesante 11-12 ore al giorno ci stanno tutte, non come le galere che ci son qui che sono dei parchi divertimento per chi è nato nell'ambiente,
(questo lo dico col cuore, avendo parenti che entrano ed escono, se in galera si rompessero il c**o magari la moda cambierebbe) così proprio non va, ricordiamoci che noi povera gente onesta paghiamo 40 euro e più al giorno per ogni detenuto, quindi 12 ore sono il minimo, perchè un criminale dovrebbe starsene in vacanza a nostre spese???

Nuove carceri-discarica, spendiamo miliardi e miliardi per smaltire e differenziare i rifiuti, quando abbiamo tante persone che potrebbero dividere carta, vetro, alluminio e ferro, sono sfsvorevole a mandare a casa i detenuti perchè le galere son piene e costano troppo, piuttosto dovremmo sfruttarli, magari impieghiamo i soldini così risparmiati per aumentare l'assegno familiare a quelle famiglie che al 20 del mese non riescono a comprare il pane, magari nuovi assegni per gli studenti che non riescono a finire gli studi per questioni economiche, ma anche usarli per dare possibilità ai ragazzi di fare qualcosa di costruttivo, anzichè ubriacarsi o farsi di coca, sarebbe senz'altro un utilizzo migliore, pensate che in molti quartieri, province e città per i bambini e i ragazzi non c'è nulla che non sia a pagamento!
 

ivobernardini

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20 Agosto 2006
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Come sapete mia mamma era in reparto dopo l'intervento per il cancro. Oggi è stata dimessa.
Bene, i Carabinieri hanno arrestato un tossico che nottetempo faceva i portafogli e gli ori agli anziani ricoverati in lungodegenza. Io mi offro per ucciderlo con le mie mani.
Sedia elettrica: è il minimo che ad un essere subumano come quello possa toccare.
 

zooey

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11 Luglio 2006
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Soukrates, tu non puoi che essere contro la pena di morte! [:D][:D]

Penso che la pena di morte e la democrazia siano due concetti che non potranno mai convivere.

Bisognerebbe separare quella che è una semplice pulsione naturale (la vendetta, anche motivata da fatti più atroci) dai diritti e dai doveri dei cittadini nei confronti degli altri cittadini.
Se un comportamento o un sentimento è naturale, non è detto che esso debba trovare applicazione nei fatti. Se è per questo è più che naturale uccidere, se per naturale intendiamo un comportamento condiviso da animali della maggior parte delle specie, soprattutto quelle simili alla nostra.
Dato che il valore condiviso della buona convivenza è, per l'uomo, molto più forte degli istinti (per varie ragioni, da quelle economiche a quelle che affondano nel concetto di umanità), l'omicidio è punito dalla legge, cioè dal codice che una società condivide.
Già a questo punto parlare di pena di morte, niente meno che omicidio commesso dallo Stato, ossia dalla società, è stridente.

Se democrazia volesse dire che una maggioranza ha il diritto di fare ciò che vuole della minoranza, Milosevic sarebbe stato un onesto e illuminato capo di governo.
Le leggi prodotte da un governo, in una democrazia, non possono dividere la società in due, buoni e cattivi, determinando di nuovo una maggioranza e una minoranza (arbitrarie). La pena di morte, oltre a far sì che un'intera società si porti come un marchio il crimine per cui punisce il criminale, rende abissale una distanza (buoni e cattivi) che non esiste.
 

akiraaa

Utente
29 Settembre 2005
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1
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Vabbè scusami Ivo ma quello è un caso diverso, si parla di una persona che vede solo l'eroina, purtroppo il mondo fa schifo, e io non dico che sia intelligente rifugiarsi dal mondo e emarginarsi nella tossicodipendenza, però diciamo che capisco il perchè dei poveracci fanno questo...
Gli spacciatori non dovrebbero esserci, o perlomeno non è neanche normale che un tossico trovi ogni giorno chi gli dia la roba,magari ha anche scelta su quale spacciatore contattare... questa se permetti mi sembra una mancanza dello Stato, le forze dell'ordine anzichè preoccuparsi di portare soldi alle regioni facendo verbali a chi parcheggia sulle strisce pedonali dovrebbe pensare a risolvere queste malfunzioni,

sinceramente non capisco come si possa condannare un poveraccio alla sedia elettrica, forse l'hai scritto in un momento di rabbia e vabbè, o forse hai passato semplicemente una giornataccia.
 

soukrates

Utente
3 Aprile 2006
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Citazione:Messaggio inserito da ivobernardini
Come sapete mia mamma era in reparto dopo l'intervento per il cancro. Oggi è stata dimessa.
Bene, i Carabinieri hanno arrestato un tossico che nottetempo faceva i portafogli e gli ori agli anziani ricoverati in lungodegenza. Io mi offro per ucciderlo con le mie mani.
Sedia elettrica: è il minimo che ad un essere subumano come quello possa toccare.


Che l'atto in sè sia vile e spregevole mi trova d'accordo.
Che la persona lo sia, non saprei: dato che non la conosco.
Se per ogni atto di sciacallaggio dovessimo usare la Sedia elettrica...a rigor di logica, seguendo le leggi della morale e del senso comune, dovrebbe essere usata in primis contro chi permette che una bambina di 5 anni sia lasciata morire perchè priva di assicurazione sanitaria privata, nei civilissimi USA, dove invece un tale atto non solo non è punito, ma perfino premiato, più o meno indirettamente (Ossia, se uno è medico e lavora per una compagnia di assicurazioni, guadagna in proporzione alla quantità di cure che riesce a rifiutare ai propri pazienti e quindi a risparmiare per la sua azienda).

Aggiungo che la struttura sociale e politica di una nazione (e non certo gli abitanti stessi!) dove è in vigore la pena di morte, mi pare superficiale e poco democratica: perchè è chiaro che chi avrà maggior danno sarà la parte di popolazione povera.
Se una persona ricca e potente rischia la pena capitale, può sfuggirle: corrompendo, assumendo un buon difensore (o più) che riesca a mediare la condanna, muovendo le sue eventuali influenze sul piano sociale per fare pressione e mitigare la condanna.

Una persona povera non può farlo; ed inoltre, si sa che la maggior parte della criminalità è composta da persone nate nell'indigenza, e che spesso la criminalità viene vista come l'unico mezzo per sollevarsi: ad esempio, negli USA la stragrande maggioranza dei carcerati (e dei condannati a morte) è costituita da afro e ispano-americani.

Non vivendo in una società ideale, vanno preventivate vessazioni, corruzioni, sopraffazioni, disparità; non potendo eliminarle, a mio avviso lo Stato dovrebbe fare quel che può per eliminare almeno le cose più eclatanti. La pena di morte mi pare una di queste: e cosa ancor più grave, si tratta di una violenza Legalizzata dallo Stato stesso.
Se si cita l'esempio di un furto punito col taglio della mano, si parla di una società dove aumenta ancora di più un divario a mio avviso: se le persone rubano per mangiare e vivere, perchè spinte dalla disperazione, saranno punite severamente per un crimine che non è responsabilità diretta di chi lo commette, ma delle condizioni di ineguaglianza e instabilità che lo stesso Stato dove si applicano tali pene ha contribuito a instaurare.

In sostanza, credo che una entità statale che prevede la pena di morte o pene corporali e/o debilitanti e/o mutilanti, non sia in grado di operare realmente come Stato in sè, ma che abbia grosse difficoltà a svolgere le sue funzioni; e cerchi così si sopperire a tali mancanze con l'aggressione e la soggezione, sia fisica che psicologica, dei propri cittadini.
 

gordon

Utente
4 Marzo 2004
3,106
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Io penso che il bene e il male convivono nell'uomo.
Io personalmente non mi ritengo meglio di un assassino perche domani potrei diventare un assassino anche io, chi lo sa?
Non mi sento ne piu grande ne piu piccolo di un assassino, e penso che il punto sia comprendere perche la gente arriva ad uccidere piuttosto che aspettarli al varco con la falce tra le mani pronti ad invocare giustizia mozzando teste.

Ma molti concordano sul fatto che sia meglio annientare un essere umano piuttosto che aiutarlo a riscoprire la propria vita.
Una cosa e' certa: la prima via e molto piu semplice della seconda.
La seconda richiede impegno... allora forse meglio chiudere gli occhi e il cuore ed impugnare la falce.

Io forse stimo di piu' una persona che uccide autonomamente rispetto a tutte le persone che hanno ucciso facendo parte di una sommossa, di un gruppo, o di una qualsiasi guerra politica o religiosa che sia.
E' sufficente mescolarsi alla massa cosi che l'uomo trova libero sfogo a tutta la sua bestialita'.
In mezzo alla folla urlante non esistono piu' inibizioni, nella folla esiste solo la folla ed ognuno e' libero di scatenare la propria violenza.
Non esistono piu freni inibitori perche il gruppo dissolve tutte le individualita'.

tutti alla forca quindi... anche noi, perche non sono sicuro che ognuno di noi sia molto diverso da quelli che si sono uniti alla folla.
..... anzi, penso che le persone che avallano la pena di morte siano proprio quelle che sentono maggiormente quel morboso bisogno di violenza, di vendetta...
Penso che sarebbero proprio loro i primi a mescolarsi alla folla urlante.

Nella pena di morte la folla coincide con lo Stato e la sua legislazione.
I singoli individui trovano il modo di creare una legge che permetta loro di vendicarsi e dare sfogo alla violenza scomparendo pero' nella grande pancia dello Stato...
 

khil

Utente
6 Febbraio 2004
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La domanda è pleonastica e irricevibile, avresti dovuto chiedere cosa è peggio tra la pena di morte e il carcere gestito in questo modo, sarebbe stata paradossale cmq, ma almeno avrebbe avto un senso.

quoto in tutto il nuovo utente Brasileiro [|)]