SALARI da fame, PRECARIATO alle stelle

clifford

Utente
24 Ottobre 2004
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Citazione:Messaggio inserito da ivobernardini
No. Sono stati proprio i giuslavoristi a creare delle fattispecie contrattuali ASSURDE che non esistono in alcuna nazione al mondo (job-on-call, job-sharing, co-co-co, co-co-pro) una selva assurda i cui anche ragazzi di 40 anni - ingegneri o magari plurilaureati - si debbono barcamenare. E la colpa è precisamente di quei pacchetti di legge perchè il paese negli anni '60 era ricchissimo e sviluppato e il contratto di lavoro era uno e uno solo. Ora tu vai in una fabbrica a fare l'integrativo e, su 30 dipendenti, ce ne sono 25 con contratti atipici o diversi o parasubordinati. Tutti con pochi contributi previdenziali e non avranno un cavolo di pensione. E' una VERGOGNA.
E anche il Papa ne ha parlato ieri del precariato diffuso.
[|)]


Il punto è questo.
Secondo me non di giustifica, ad esempio, anche giuridicamente, la fattispecie della cd. collaborazione coordinata e continuativa a progetto: un rapporto di lavoro o è autonomo, cioè caratterizzato da mancanza di vincoli o è subordinato, caratterizzato dalla cd. eterodirezione, cioè ordini e direttive nonchè soggezione a potere disciplinare del datore di lavoro.
Tertium non datur.
Biosgnerebbe operare una scelta, anche a livello legislativo.
Si dà, infatti, per scontata, la necessità di maggiore flessibilità.
Beh, questa necessità essenziale è tutta da dimostrare.
Resto convinto, infatti, che garantendo un minimo di tutela tutta l'economia ne risenti positivamente.
Riguardo ai privilegi di certo pubblico impiego, posso dare ragione a khil: ci sono situazioni, anche in Tribunale, qui a Roma, francamente imbarazzanti.
Il problema è che non funzionano i controlli.
Anche i dirigenti, deputati per legge ad esercitare il potere di vigilanza nonchè quello disciplinare sui sottoposti, sono, spesso, conniventi.
Bisognerebbe operare delle scelte decise a livello legislativo, ritornare a pensare anche legislativamente il contratto a tempo indeterminato come forma davvero normale di rapporto di lavoro, e considerare i contratti nuovi delle vere eccezioni, strettamente limitate e vincolate al rispetto di requisiti strettissimi.[X]
 

khil

Utente
6 Febbraio 2004
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è una legge splendida Claudia, che segue e integra il modello danese e dà l'idea di una grande civiltà.Per attuarla però ci vogliono i soldi che noi nn abbiamo e che dobbiamo trovare tagliando spesa strutturale e implementando una maggiore crescita.
 

khil

Utente
6 Febbraio 2004
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Citazione:Messaggio inserito da clifford
Citazione:Messaggio inserito da ivobernardini
No. Sono stati proprio i giuslavoristi a creare delle fattispecie contrattuali ASSURDE che non esistono in alcuna nazione al mondo (job-on-call, job-sharing, co-co-co, co-co-pro) una selva assurda i cui anche ragazzi di 40 anni - ingegneri o magari plurilaureati - si debbono barcamenare. E la colpa è precisamente di quei pacchetti di legge perchè il paese negli anni '60 era ricchissimo e sviluppato e il contratto di lavoro era uno e uno solo. Ora tu vai in una fabbrica a fare l'integrativo e, su 30 dipendenti, ce ne sono 25 con contratti atipici o diversi o parasubordinati. Tutti con pochi contributi previdenziali e non avranno un cavolo di pensione. E' una VERGOGNA.
E anche il Papa ne ha parlato ieri del precariato diffuso.
[|)]


Il punto è questo.
Secondo me non di giustifica, ad esempio, anche giuridicamente, la fattispecie della cd. collaborazione coordinata e continuativa a progetto: un rapporto di lavoro o è autonomo, cioè caratterizzato da mancanza di vincoli o è subordinato, caratterizzato dalla cd. eterodirezione, cioè ordini e direttive nonchè soggezione a potere disciplinare del datore di lavoro.
Tertium non datur.


perdonami cliff, ma questo è altrettanto ideologico e dogmatico.
Che vuol dire 'tertium nn datur', quale legge fisica imprescindibile sentenzierebbe questo?
sono anni che affermi quanto sopra, sorvolando sempre sulla sua ricaduta economica e finanziaria.Quale paese contempla un sistema nel quale l'assunzione a tempo indeterminato in entrata è quella di 30 anni fa?Parliamone, oppure scrivete un bel saggio sul tema che sicuramente andrà a ruba.

incaponirsi sulla plausibilità giuridica di una forma contrattuale appare davvero esiziale, se tale forma esiste variamente declinata in tutte le democrazie del mondo.

di che stiamo parlando???

 

klaus meine

Utente
8 Febbraio 2006
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Il punto è: se la situazione riguardante il lavoro italiano è paragonabile a una giostra... meglio far divertire i soliti o farvi accomodare a turno più persone? L'OTTIMO sarebbe avere più giostre per tutti.. e come si creano più giostre per tutti?
Basta chiacchiere, fuori le soluzioni, e discutiamo su quelle[:eek:)]


 

ivobernardini

Utente
20 Agosto 2006
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Se il lavoro c'è ALLORA io dico garantiamo dei contratti decenti per corrispondere all'esigenza di DIGNITA' delle lavoratrici e dei lavoratori che NON SONO CARNE DA MACELLO DEI PADRONI.
Se invece il lavoro non c'è... è un altro paio di maniche, e non c'è nemmeno per i cocopro, cococo, joboncall, lavoro a prestito e altre forme di prostituzione del lavoro. Diciamo ai ragazzi laureati in scienza della comunicazione: per favore non rompeteci i co***oni andate a fare marchette che guadagnate di più con minore sacrificio e minor tempo impiegato.