SALARI da fame, PRECARIATO alle stelle

ivobernardini

Utente
20 Agosto 2006
2,222
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Bel Paese il nostro, coi provvedimenti Treu (Ulivo) e Biagi (CdL) abbiamo precarizzato - e condannato alla tragedia della miseria - una intera generazione di giovani, secondo le C.D.Lavoro della CGIL dell'Emilia Romagna il 92% dei nuovi contratti di lavoro degli infra35enni sono PRECARI! Complimenti ai nostri padroni del vapore che si garantiscono la pensione dopo 36 mesi di lavoro e pigliano 17mila euro al mese per non fare un tubo tutto il giorno...
[cc][cc][cc]
I SALARI ITALIANO SONO FRA I PIU' BASSI DEL MONDO OCCIDENTALE
Un operaio in Francia guadagna due volte e mezzo quello che piglia un omologo in Italia.
BUSTE PAGA LEGGERE, QUASI ULTIMI IN EUROPA
Crescono poco i salari in Italia e comunque molto meno degli altri paesi europei. Se in Gran Bretagna la busta paga dal 2000 al 2005 è cresciuta del 27,8%, in Italia la crescita è stata solo del 13,7% (la media europea é del 18%). Solo la Germania e la Svezia, paesi dove comunque i livelli retributivi sono mediamente superiori rispetto all'Italia, segnalano un crescita inferiore.
[V][V][V]
Lo rileva uno studio dell'Eurispes. Se si guarda poi al potere di acquisto dei salari, emerge che l'Italia è davanti solo al Portogallo. Ha pesato, secondo l'istituto, l'inflazione che di fatto ha prosciugato i salari. Sotto il profilo della competitività, invece, il basso costo del lavoro risulta un vantaggio perché la modesta dinamica salariale - evidenzia l'Eurispes -, se confrontata con quella dei nostri partner europei, ci assicura un discreto vantaggio in termini di costi. In Italia il costo medio in euro per ora di lavoro è inferiore a quello di tutti paesi europei ad eccezione della Spagna, della Grecia e del Portogallo.
[?]
La posizione del nostro Paese non cambia all'interno della classifica europea, se passiamo a considerare il livello dei salari lordi (l'Italia è al quartultimo posto). Il cosiddetto cuneo fiscale è molto diverso da paese a paese e va dal 51% della Germania per un lavoratore senza famiglia a carico al 22,3% del lavoratore con moglie e due figli a carico in Irlanda, che è il paese con il minor peso del cuneo fiscale comunque lo si calcoli. In questa classifica l'Italia - evidenzia Eurispes - non si trova più agli ultimi posti: balza al quarto posto, preceduta solo dal Belgio, dalla Svezia e dalla Germania e dunque il cuneo fiscale appare particolarmente gravoso nel nostro Paese.
[ov][ov]
Il nostro cuneo fiscale già nel 2004 pesava infatti per oltre il 45% (45,8%
 

ivobernardini

Utente
20 Agosto 2006
2,222
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Bel Paese il nostro, coi provvedimenti Treu (Ulivo) e Biagi (CdL) abbiamo precarizzato - e condannato alla tragedia della miseria - una intera generazione di giovani, secondo le C.D.Lavoro della CGIL dell'Emilia Romagna il 92% dei nuovi contratti di lavoro degli infra35enni sono PRECARI! Complimenti ai nostri padroni del vapore che si garantiscono la pensione dopo 36 mesi di lavoro e pigliano 17mila euro al mese per non fare un tubo tutto il giorno...
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I SALARI ITALIANO SONO FRA I PIU' BASSI DEL MONDO OCCIDENTALE
Un operaio in Francia guadagna due volte e mezzo quello che piglia un omologo in Italia.
BUSTE PAGA LEGGERE, QUASI ULTIMI IN EUROPA
Crescono poco i salari in Italia e comunque molto meno degli altri paesi europei. Se in Gran Bretagna la busta paga dal 2000 al 2005 è cresciuta del 27,8%, in Italia la crescita è stata solo del 13,7% (la media europea é del 18%). Solo la Germania e la Svezia, paesi dove comunque i livelli retributivi sono mediamente superiori rispetto all'Italia, segnalano un crescita inferiore.
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Lo rileva uno studio dell'Eurispes. Se si guarda poi al potere di acquisto dei salari, emerge che l'Italia è davanti solo al Portogallo. Ha pesato, secondo l'istituto, l'inflazione che di fatto ha prosciugato i salari. Sotto il profilo della competitività, invece, il basso costo del lavoro risulta un vantaggio perché la modesta dinamica salariale - evidenzia l'Eurispes -, se confrontata con quella dei nostri partner europei, ci assicura un discreto vantaggio in termini di costi. In Italia il costo medio in euro per ora di lavoro è inferiore a quello di tutti paesi europei ad eccezione della Spagna, della Grecia e del Portogallo.
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La posizione del nostro Paese non cambia all'interno della classifica europea, se passiamo a considerare il livello dei salari lordi (l'Italia è al quartultimo posto). Il cosiddetto cuneo fiscale è molto diverso da paese a paese e va dal 51% della Germania per un lavoratore senza famiglia a carico al 22,3% del lavoratore con moglie e due figli a carico in Irlanda, che è il paese con il minor peso del cuneo fiscale comunque lo si calcoli. In questa classifica l'Italia - evidenzia Eurispes - non si trova più agli ultimi posti: balza al quarto posto, preceduta solo dal Belgio, dalla Svezia e dalla Germania e dunque il cuneo fiscale appare particolarmente gravoso nel nostro Paese.
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Il nostro cuneo fiscale già nel 2004 pesava infatti per oltre il 45% (45,8%
 

ivobernardini

Utente
20 Agosto 2006
2,222
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Bel Paese il nostro, coi provvedimenti Treu (Ulivo) e Biagi (CdL) abbiamo precarizzato - e condannato alla tragedia della miseria - una intera generazione di giovani, secondo le C.D.Lavoro della CGIL dell'Emilia Romagna il 92% dei nuovi contratti di lavoro degli infra35enni sono PRECARI! Complimenti ai nostri padroni del vapore che si garantiscono la pensione dopo 36 mesi di lavoro e pigliano 17mila euro al mese per non fare un tubo tutto il giorno...
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I SALARI ITALIANO SONO FRA I PIU' BASSI DEL MONDO OCCIDENTALE
Un operaio in Francia guadagna due volte e mezzo quello che piglia un omologo in Italia.
BUSTE PAGA LEGGERE, QUASI ULTIMI IN EUROPA
Crescono poco i salari in Italia e comunque molto meno degli altri paesi europei. Se in Gran Bretagna la busta paga dal 2000 al 2005 è cresciuta del 27,8%, in Italia la crescita è stata solo del 13,7% (la media europea é del 18%). Solo la Germania e la Svezia, paesi dove comunque i livelli retributivi sono mediamente superiori rispetto all'Italia, segnalano un crescita inferiore.
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Lo rileva uno studio dell'Eurispes. Se si guarda poi al potere di acquisto dei salari, emerge che l'Italia è davanti solo al Portogallo. Ha pesato, secondo l'istituto, l'inflazione che di fatto ha prosciugato i salari. Sotto il profilo della competitività, invece, il basso costo del lavoro risulta un vantaggio perché la modesta dinamica salariale - evidenzia l'Eurispes -, se confrontata con quella dei nostri partner europei, ci assicura un discreto vantaggio in termini di costi. In Italia il costo medio in euro per ora di lavoro è inferiore a quello di tutti paesi europei ad eccezione della Spagna, della Grecia e del Portogallo.
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La posizione del nostro Paese non cambia all'interno della classifica europea, se passiamo a considerare il livello dei salari lordi (l'Italia è al quartultimo posto). Il cosiddetto cuneo fiscale è molto diverso da paese a paese e va dal 51% della Germania per un lavoratore senza famiglia a carico al 22,3% del lavoratore con moglie e due figli a carico in Irlanda, che è il paese con il minor peso del cuneo fiscale comunque lo si calcoli. In questa classifica l'Italia - evidenzia Eurispes - non si trova più agli ultimi posti: balza al quarto posto, preceduta solo dal Belgio, dalla Svezia e dalla Germania e dunque il cuneo fiscale appare particolarmente gravoso nel nostro Paese.
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Il nostro cuneo fiscale già nel 2004 pesava infatti per oltre il 45% (45,8%
 

akiraaa

Utente
29 Settembre 2005
2,520
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E per giunta c'è da fare una distinzione tra nord e sud.
Se la media è bassa, esiste ancora un dislivello enorme, per farvi un esempio un mio amico lavora in un azienda di smaltimento rifiuti, e lavorando a tempo pieno dalle 6 del mattino alle 14 senza pausa prenderebbe 640 euro al mese, ma ovviamente lavora dalle 6 alle 17 compreso il sabato senza pausa e guadagna con tutti gli straordinari fissi appena 850 euro al mese. Ma chi glielo fa fare? Ci sarebbe da piangere...considerato che fa un lavoro elitario e non da tutti(lavora con macchinari e responsabilità)-.-
 

khil

Utente
6 Febbraio 2004
1,883
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ma è ovvio che i salari crescano poco in un paese in cui l'economia cresce poco.

dovete domandarvi come mai l'economia cresca poco in Italia....
 

batgirl

Utente
28 Giugno 2003
12,792
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Fra poco, la differenza fra Italia e Brasile sarà soltanto a livello di superficie territoriale, popolazione e localizzazione geografica. Caspita, 300 euro per 8 ore di lavoro per il livello di vita europeu è meno dello stipendio minimo di un brasiliano.
 

sal77

Utente
14 Agosto 2006
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ivo hai visto anche tu la classifica europea..diciamo che peggio di noi è messo solo il portogallo..mentre siamo alla pari con la grecia, certo la differenza con gran bretagna è abissale..



vabbè però 300 euro è proprio la punta estrema di rare eccezioni...

adesso non facciamo passare il nostro paese per uno del terzo mondo..se ci sono persone che guadagnano cifre del genere(ovviamente in nero perchè vi è un minimo garantito per legge)è imputabile eclusivamente a loro..

anche un lavoro part-time per ragazzi rende intorno ai 700-800 euro...

poi voglio dire se migliaia di extracomunitari sbarcano nel nostro paese e trovano lavoro non è che lo rubano a noi italiani..è solo che loro molto più umilmente accettano di fare lavori manuali che ormai tutti snobbiamo come quello agricolo o quello edile..
per quello che vedo io mio zio ha una grossa azienda agricola composta ormai quasi tutta da operai albanesi che lavorano 8 ore al giorno e percepiscono 1500-2000 euro al mese.non diamo la colpa sempre alle istituzioni la persona in gamba ed umile se la cava alla grande sempre e comunque.

questo non giustifica certo le responsabilità del governo in un contesto di precarietà,
ma solo come dire...il diavolo non è cosi brutto come lo si dipinge..

 

ivobernardini

Utente
20 Agosto 2006
2,222
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Sal77 la mia accusa invece è molto PRECISA: i Governi Amato-Prodi-D'Alema-Berlusconi con alcuni provvedimenti MIRATI hanno DISINTEGRATO il diritto del lavoro costruito con le lotte decennali di Giuseppe di Vittorio, dei contadini del Sud, degli operai di Mirafiori. Ora la regola è il PRECARIATO, la SOTTOCCUPAZIONE, la MISERIA. E questa è la pura realtà.
[X]
 

sal77

Utente
14 Agosto 2006
1,548
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615
ovviamente è impossibile generalizzare..

ma credimi ho visto coi miei occhi persone che hanno bisogno di lavorare ma snobbano altamente lavori manuali sinonimo di faticosi..quali appunto l'agricoltura, mentre molti extracomunitari sono ben felici di lavorarci.
300 euro al mese non bastano nemmeno per la benzina in auto per recarti al posto di lavoro, invece di accontentarsi e di essere sottosfruttati sarebbe opportuno denuncuare ciò alle autorità competenti e vedresti che pian piano in italia scomparirebbero simili mostruosi datori di lavoro che sfruttano all'inverosimile in nero.

ivo..nulla da eccepire sulla tua accusa sicuramente fondata.
 

carrera

Utente
19 Settembre 2006
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Sal tu non parlare che ti sei appena fatto il Maserati e stai per diventare un divo della soap...
 

nanty

Utente
16 Febbraio 2005
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615
vogliamo parlare dei lavori a progetto, o dei famosi co.co.co.!!!
lavorando 8 ore dall'altro lato della città per sole 450 € con contratto a progetto!
ora di chi è la colpa!?? solo del governo
e cmq. qui la regola di 300 € alla commessa per tutto il giorno non è un'eccezione è una regola
Se poi vuoi lavorare ed essere in regola, bene, ma non prendi quello che c'è in busta! o bevi o affoghi!!!
Penso che il problema bisogna risolverlo alla radice, il Ministero dovrebbe far fare controlli continui ed a tappeto, senza lasciare scampo ai datori di lavoro che fanno i loro ....comodi!!!!!
il lavoratore deve essere garantito, e rassicurato, perchè se a volte ti esponi sei marchiato e non lavori +!!! questo non dimenticatelo, quindi tutelare il lavoratore dovrebbe significare non farlo esporre + di tanto, semmai far esporre il datore!!!
ciao
 

ivobernardini

Utente
20 Agosto 2006
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615
[:D][:D][:D]
D'Alema (beffardo) intervista Rai del 2001
[:X]
C'è poco da fare...i nostri ragazzi si abituino all'idea di cambiare lavoro anche più e più volte nella vita; la realtà è cambiata
[:X]
Peccato che tutti i figli dei parlamentari, senatori o deputati, sono impiegati presso la pubblica amministrazione, o università, o parastato sempre a tempo indeterminato... Chissà perchè avvengono queste coincidenze... vedi la Banca d'Italia. Certamente saranno coincidenze... non voglio vedere il male dappertutto. Ora l'operaio di Mirafiori è contento, suo figlio sta peggio di lui. COMPLIMENTI A TUTTI QUANTI
 

exterior

Utente
4 Aprile 2006
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Altri commenti sono inutili. So solo che in italia la situazione è terribile. La ricerca è sottopagata, ci sono giovani dalle grande capacità che si trovano a sfondarsi il cervello per migliorare questo paese che fa schifo per pochi soldi...questi giovani vivono giorno dopo giorno in laboratori, uffici, mangiano pizzette e panini, si rovinano lo stomaco e la salute. Sono poveri giovani (e anche non giovani) che non vedono la luce del sole, che molto spesso non hanno neanche una persona cara a fianco, senza amici e vita sociale.
Non è ingiusto? Non si vive solo di passione e non si deve vivere solo di quello. Ogni giorno vedo persone che sono persi nel loro lavoro, che non sanno cosa fare prima per pochi euro al giorno! MA che diavolo!
Odio l'italia, odio questo paese falso e pieno di corruzione, odio la politica e il governo che lo gestisce. Non ho parole...spero solo che prima o poi qualche cosa cambi.
 

sal77

Utente
14 Agosto 2006
1,548
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615
hehe..carrera la mia opel-ina va ancora bene!![8D][8D]

solo nei miei sogni posso guidare una maserati..[:(][:(][V][V]
 

batgirl

Utente
28 Giugno 2003
12,792
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Ext, ti capisco abbastanza bene, visto che tutto sommato, non è che abiti nel paese delle meraviglie. Cmq, non odiare l'Italia. Italia è un bel paese che racchiude in sé parte della storia dell'umanità. La colpa è di chi si ammutolisce qdo dovrebbe parlare, di chi non conosce il senso dell'organizzazione che in periodo di Mondiale. Che dirti? Avete conosciuto tutta la gloria del mondo ed anche la disgrazia e forse per questo alla fine, la miscela fra antenati e discendenti non è uscita molto coraggiosa per cambiare la situazione che peggiora giorno dopo giorno. Chissè Ivo riesca ad organizzarvi e poi, venga a darmi una mano qui.
Dai, non restare così!!!
 

ivobernardini

Utente
20 Agosto 2006
2,222
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Exterior amico mio... l'Italia è un paese LEVANTINO dove prevale la logica del furbo e del furbetto. Infatti qui tutti tengono famiglia, l'illegalità è diffusa ed è un cancro che corrode le stanze del potere in un modo inaudito. In Università abbiamo famiglie intere... con figli, mogli, amanti e nipoti. [:X] Oltretutto gli sprechi nella pubblica amministrazione gridano vendetta: il nostro Parlamento ci costa come quello inglese, spagnolo e tedesco MESSI ASSIEME (!).
Abbiamo dei capi di gabinetto - a Roma - che prendono 280mila euro l'anno, ripeto 280mila euro l'anno. Sarebbe bene che tutti quanti ci SVEGLIASSIMO.
 

exterior

Utente
4 Aprile 2006
2,492
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615
Bat, io non odio l'italia in quanto area geografica con costruzioni, monumenti e quant'altro....anzi, quello che ha l'italia il mondo se lo può solo sognare! E' la vita che vi fanno vivere che non mi piace, è il rispetto zero per tanti onesti lavoratori che si fanno il c**o per portare avanti una famiglia. Io mi guardo intorno e vedo solo èpersone tristi, vedo papà con i loro figli che non giocano, non scherzano, sembra quasi che non li amano. Ma come fanno a scherzare se devono pensare al mutuo da pagare, alle bollette, la spesa, se hanno sulle spelle ore ed ore di duro lavoro! E' così triste...

Ivo, caro dottore, devo dirtri che alla mia università, ringraziando a Dio, ho dei professori e assistenti che, tranne in rarissimi casi, non sono legati da gradi di prentela, ma altrove la situazione è ben diversa.

Il direttore del dipartimento di Ingegneria dell'automazione ogni giorno si trova a combattere con la regione e con lo stato perchè non ha i soldi per pagare i ricercatori e i materiali per i progetti. Quel grande professore ha odiato l'italia e la odia ancora perchè un tempo è stato costretto ad andarsene via da questo paese, come hanno fatto tanti, ,a poi è voluto tornare per fare qualcosa per la nostra regione...ma se lo stato non l'aiuta lui non può aiutare noi...per cui... Ma penso che queste storie non sono nuove per nessuno!
 

khil

Utente
6 Febbraio 2004
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Ivo tu confondi i due piani della tua analisi:da una parte il malcostume di chi predica bene e razzola male a spese delle nostre tasche e della nostra intelligenza.

dall'altra la questione del mercato del lavoro.

sono due cose separate che si acchiappano solo marginalmente.L'etica politica personale che poco e male si rispecchia in quella suggerita dalll'attività del legislatore, non ha nulla a che fare in questo caso col precariato.

dare del precariato la spiegazione che dai tu è una lettura peggiore del male che cerca di sviscerare e anzi contribuisce a rafforzarlo nel senso di fuorviare l'ottica con cui approcciarlo.

il fatto che i pacchetti varati negli ultimi 10 anni abbiano causato il precariato è una affermazione priva di ogni benchè minimo fondamento scientifico.Poichè nello stesso periodo la disoccupazione è scesa enormemente.Ed è scecsa proprio per quei pacchetti di leggi licenziati dal parlamento.

vuol dire semplicemente che l'alternativa al 'precariato' oggi, e non solo in Italia, è la disoccupazione.Quei posti pur precari sono meglio che restare a casa senza soldi.Il precariato, aveva ragione D'Alema almeno in quello, è un fenomeno strutturale, purtroppo, nelle società moderne.

Lo si può gestire al meglio.Non lo si può assolutamente eliminare.Propagandare questa panzana è un falso ideologico grave, a danno di chi è maggiormente sensibile al problema, come appunto i giovani precari.

il problema è gestirlo.Vale a dire limitarlo per quanto possibile.Basta avere allora l'umiltà di osservare chi l'ha fatto e in che modo.

chi l'ha fatto ha eliminato l'intoccabilità del posto di lavoro a tempo indeterminato.Perchè la prima causa di precariato vero, sono le garanzie vergognose concesse a chi nel posto pubblico o privato, non fa nulla e produce meno.

E' vergognoso cioè osservare chessò il dipendente della asl, ma anche del settore privato con più di 15 dipendenti (e cmq anche sotto quella soglia licenziare è un'odissea), che va in piazza a manifestare contro il precariato del figlio, quando lui per primo dovrebbe accettare un pò del precariato di suo figlio, un pò delle condizioni che ne regolano l'inquadramento professionale, prima di aprire bocca.Così facendo si impegnerebbe ad essere più produttivo, più efficiente,e permetterebbe al paese di risparmiare soldi, da utilizzare ad esempio nella sussidiazione dei disoccupati, quindi anche di suo figlio.

allo stesso modo, un vincolo per legge ad una maggiore produttività pena il licenziamento, creerebbe quel clima di civismo responsabile e di senso della reciprocità intercategoriale che è la struttura portante del sistema sociale dei paesi davvero civili.

il resto è pericolosa quanto avvilente propaganda.
 

ivobernardini

Utente
20 Agosto 2006
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No. Sono stati proprio i giuslavoristi a creare delle fattispecie contrattuali ASSURDE che non esistono in alcuna nazione al mondo (job-on-call, job-sharing, co-co-co, co-co-pro) una selva assurda i cui anche ragazzi di 40 anni - ingegneri o magari plurilaureati - si debbono barcamenare. E la colpa è precisamente di quei pacchetti di legge perchè il paese negli anni '60 era ricchissimo e sviluppato e il contratto di lavoro era uno e uno solo. Ora tu vai in una fabbrica a fare l'integrativo e, su 30 dipendenti, ce ne sono 25 con contratti atipici o diversi o parasubordinati. Tutti con pochi contributi previdenziali e non avranno un cavolo di pensione. E' una VERGOGNA.
E anche il Papa ne ha parlato ieri del precariato diffuso.
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sal77

Utente
14 Agosto 2006
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nulla da aggiungere a quanto già espresso..ma volevo sottolineare che il precariato favorisce solo le imprese le quali eludono la maggior parte delle tasse e in questo modo loro furbamente non interessa trasformare un lavoratore precario in uno a tempo indeterminato, ma continuare col via vai di ragazzi..tanto finito il contratto arriverà un altro, c'è la fila..

che dire è un circolo vizioso permesso dal governo.

prima o poi sono convinto che anche in italia scoppieranno gravi disordini come per altro già successo in Francia l'anno scorso, forse allora si muoverà qualcosa..