http://books.google.it/books?id=bh5CTOUZaWMC&pg=PA373&lpg=PA373&dq=finasteride+NADph&source=bl&ots=LCFwN_qJZZ&sig=EqOBr6UxXv4EstLeJEhhEHEEO9s&hl=it&sa=X&ei=nVMbUorAOIOM7AbouIGQCg&ved=0CHYQ6AEwBw#v=onepage&q=finasteride%20NADph&f=false
Secondo studi recenti (2013) la finasteride non è la forma attiva del farmaco, che invece forma un addotto col NADP che si lega con altissima affinità all'enzima 5AR, con emivita di 30 giorni. Non sorprende quindi che parimenti dosi piccole abbiano effetti simili.
Ecco quindi che l'emivita relativamente breve della finasteride è un parametro poco indicativo in quanto all'interno della cellula il NADP-finasteride si lega mediamente per 30 giorni all'enzima.
In poco tempo tutti i siti attivi enzimatici vengono inattivati e il DHT cala.
Il punto allora è quanto velocemente la 5 alpha reduttasi venga ri-espresssa una volta che l'enzima viene bloccato. Se siete soggetti che riesprimono l'enzima velocemente occorrono più dosi settimanali, mentre se questo processo prende più tempo (allora basta una dose anche settimanale). Questa è l'idea che mi sono fatto.
Secondo studi recenti (2013) la finasteride non è la forma attiva del farmaco, che invece forma un addotto col NADP che si lega con altissima affinità all'enzima 5AR, con emivita di 30 giorni. Non sorprende quindi che parimenti dosi piccole abbiano effetti simili.
Ecco quindi che l'emivita relativamente breve della finasteride è un parametro poco indicativo in quanto all'interno della cellula il NADP-finasteride si lega mediamente per 30 giorni all'enzima.
In poco tempo tutti i siti attivi enzimatici vengono inattivati e il DHT cala.
Il punto allora è quanto velocemente la 5 alpha reduttasi venga ri-espresssa una volta che l'enzima viene bloccato. Se siete soggetti che riesprimono l'enzima velocemente occorrono più dosi settimanali, mentre se questo processo prende più tempo (allora basta una dose anche settimanale). Questa è l'idea che mi sono fatto.