Resveratrolo sempre più verso la bufala

csongrad

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Un altro tassello: http://www.cell.com/cell-metabolism/abstract/S1550-4131%2812%2900399-3

articolo di giacomo pagliaro: http://blogs.funiber.org/italia/2012/10/26/come-volevasi-dimostrare-resveratrolo-probabilmente-una-bufala/?utm_source=Funiber&utm_medium=rss&utm_campaign=rss
 

marlin

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Credo che vadano fermati i ricercatori di mezzo mondo: continuano a sfornare studi sul resveratrolo e non ascoltano il nostro Pagliaro[:)]:

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed?term=resveratrol

Ciao

MA - r l i n
 

csongrad

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9 Settembre 2010
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eh ma molti sono quelli inascoltati:

http://articles.latimes.com/2009/jul/13/health/he-resveratrol13
 

csongrad

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9 Settembre 2010
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ieri è uscito il Critical Care Medicin, ho letto l'editoriale scritto da un ricercatore italiano, riporto qui la conclusione:

Although many animal data are available, only a few clinical studies have been performed (14, 15). On this bases, the Resveratrol 2010 Conference concluded that “the published evidence is not suf- ficiently strong to justify a recommenda- tion for the administration of resveratrol to humans, beyond the dose which can be obtained from dietary sources. On the other hand, animal data are promising in prevention of various cancer types, coronary heart diseases and diabetes which strongly indicate the need for human clinical trials” (14).
In conclusion, since red wine contains only 1.5–3mg/L of resveratrol, besides being pleasant, a glass a day may be not dangerous and probably is healthy for the heart, even shortly after an acute ischemic event. So, cheers to good health!

-Vang O, Ahmad N, Baile CA, et al: What is new for an old molecule? Systematic review and recommendations on the use of resveratrol. PLoS ONE 2011; 6:e19881
-Brown VA, Patel KR, Viskaduraki M, et al: Repeat dose study of the cancer chemopre- ventive agent resveratrol in healthy volun- teers: Safety, pharmacokinetics, and effect on the insulin-like growth factor axis. Cancer Res 2010; 70:9003–9011
 

marlin

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In pratica va bene sugli animali, aspettano altri studi sull'uomo e intanto sbevazzano...[:)]

Ciao

MA - r l i n
 

juliensorel

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21 Marzo 2005
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http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22950432

bufala? c'é chi ha tutto l'interesse a insabbiare qualcosa che ha plurimi effetti sulla salute pubblica.
 

csongrad

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siam sempre lì, chi si prende la briga di controllare gli studi? Esistono peer review? In tal senso interessante è la proposta del BMJ, sicuramente tra le più prestigiose riviste mediche, che lancia una campagna affinché tutti i dati delle ricerche pubblicate nelle loro pagine siano liberamente consultabili.
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Però se è vero,come affermano alcuni specialisti di rilievo, che è bastato che la fina diventasse generica per bloccare la ricerca ulteriore su questa sostanza, posso immaginare come non si possa prendere in considerazione più di tanto un principio naturale che non è brevettabile e che è liberamente disponibile in natura, o meglio, come si possa da alcune parti (quelle che finanziano la ricerca per lo sviluppo prodotti e quindi in cerca di un ritorno adeguato) temere che qualche principio attivo naturale possa risultare efficace...

Ciao

MA - r l i n