Razzismo

ivobernardini

Utente
20 Agosto 2006
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Citazione:Messaggio inserito da maverik
infatti,qui non si parla di razzismi come razza ma di emarginazione verso culture che non vengono condivise


Io sono decisamente favorevole all'integrazione ma i Rom, da me, devono imparare tre cose; a:
a) lavorare come faccio io [tp]
b) pagare acqua luce e gas come faccio io [:(]
c) non rubare e mandare i bambini agli angoli della strada [|)]
In questi termini posso accettare tutto quanto, anche l'addizionale IRPEF dello 0.6% che il mio Comune ci sta per mettere, attesi i tagli del Governo agli Enti Locali.
 

geronimo

Utente
9 Maggio 2003
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Mi reputo una persona tollerante, con un approccio culturale distante dal razzismo e dalla xenofobia.

La realtà metropolitana nella quale vivo (Milano) in questi ultimi anni ha visto crescere considerevolmente la presenza di extracomunitari e la cosa non mi disturba. Anzi, provo soddisfazione nel constatare che la mia città ha saputo lanciare un salvagente a persone meno fortunate provevnienti da zone disagiate del mondo, offrendo loro una casa, un lavoro, una assistenza sanitaria accettabile, un livello minimo di istruzione per i figli ed una vita nel complesso dignitosa.

La mia considerazione vale, ovviamente, per gli immigrati regolari, per quelli che entrano in Italia legalmente e scelgono di condurre una vita onesta.

Le comunità etniche presenti nel nostro paese non dovrebbero consentire al trascorrere del tempo di cancellare le proprie tradizioni culturali e religiose.
Al contrario dovrebbero sforzarsi di tenerle vive grazie anche all'aiuto delle istituzioni locali....ma in ogni caso questa gente non deve mai dimenticare alcuni prìncipi fondamentali : l'osservanza delle leggi in vigore in Italia, il rispetto per il nostro paese, la consapevolezza della necessità di doversi adeguatamante integrare nel contesto che li ospita evitando atteggiamenti riluttanti che potrebbero generare pericolose conseguenze sotto il profilo della pacifica convivenza.

Dopo aver fatto questa lunga premessa....devo purtoppo ammettere la mia ostilità nei confronti di quelli che vengono comunemente definiti zingari.

Non stà a noi giudicare i comportamenti e gli stili di vita altrui, come qualche utente ha giustamente ribadito in post precedenti. Tuttavia stà a noi tutelare e garantire la nostra sicurezza, quella delle persone che ci circondano e delle nostre proprietà.

Gli zingari vivono di furti, rapine, accattonaggio, sfruttamento dei minori, ricettazione ed il retaggio che si portano appresso impone loro di non stabilirsi sul territorio in maniera permanente e di non accettare lavori continuativi. Il fenomeno delinquenziale e di degrado riconducibile agli zingari è ormai noto (soprattutto alle forze dell'ordine) e facendo tali affermazioni non si corre il rischio di cadere in falsi luoghi comuni.
Il fatto che uno zingaro possa dimostrarsi leale ed amichevole nei rapporti interpersonali con noi non esclude i problemi che la condotta esistenziale di questi individui (intesi come gruppo sociale) implica in termini di ordine pubblico e microcriminalità.

La presenza di comunità zingare sul nostro territorio è incompatibile con il concetto di civiltà e rispetto reciproco al quale tutti noi (mi auguro) tendiamo e cerchiamo di preservare, pertanto tale presenza andrebbe contrastata.
MI auguro che in futuro il tema in questione venga dibattuto in sede europarlamentare e che la comunità europea adotti misure efficaci per areginare un fenomeno divenuto ormai inammissibile negli anni 2000.

Racconto un piccolo, drammatico aneddoto. Non si tratta delle solite leggende metropolitane legate al mondo dei nomadi ma di un fatto di cronaca realmente accaduto qualche anno fà in un centro commerciale della mia zona :
Una mamma si distrae per qualche istante dal carrello della spesa dove siede il suo bambino per scegliere dei prodotti da uno scaffale. Quando si gira verso il carrello il bambino non c'è più. La mamma lo cerca disperata, il bambino non può essersi allontanato da solo perchè è troppo piccolo. Si rivolge al personale del centro commerciale il quale, prontamente, blocca tutte le porte impedendo a chiunque di uscire dalla struttura e chiama subito i carabinieri.
I carabinieri arrivano, compiono un giro di ispezione e nelle toilette trovano due donne insieme al bambino intente a rivestirlo di stracci per camuffarlo. Le due donne vengono arrestate e successivamente identificate come zingare appartenenti ad una carovana nomade che in quei giorni sostava in un campo della zona.

Concludo questo mio intervento con la frase con la quale avevo esordito all'inizio :
il mio approccio culturale è distante dalla xenofobia e dal razzismo.
altrettanto distante da quello di chi ruba i bambini.






 

maverik

Utente
26 Aprile 2004
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ho capito che alla fine diciamo tutti la stessa cosa, che siamo favorevole ad aiutare le persone disagiate solo se qs non arrecano danni alla nostra societa'.....il problema che gli zingari o i clandestini la maggior parte l'arrecano...
 

batgirl

Utente
28 Giugno 2003
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Geronimo, mi permetta fare i complimenti per il modo come hai svolto di modo chiaro, imparziale e coerente la discussione. Un bel discorso degno del mio apprezzo!!!
Saluti!!!
 

geronimo

Utente
9 Maggio 2003
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maverik,

esiste a mio avviso una differenza sostanziale tra l'immigrato extrcomunitario proveniente dalle regioni povere del mondo e gli zingari.

Non necessariamente gli extracomunitari vengono nel nostro paese con l'intenzione di dedicarsi ad attività illecite.
Sono convinto che la maggior parte di loro arrivano qui in cerca di una sistemazione onesta, forse attratti anche da una realtà patinata ed opulenta che solo dopo averla toccata con mano scoprono essere in buona parte una illusione. Soltanto in seguito alcuni di loro abbracciano la delinquenza per svariati motivi che non stiamo qui ad elencare.

Gli zingari purtoppo per impostazione culturale, etnica o che dir si voglia, non accetterebbero mai una collocazione convenzionale nella società. Sono nomadi e questa loro scelta li spinge inevitabilmente a vivere di espedienti.

Secondo me è molto più facile recuperare dalla fogna della illegalità alla legalità un extracomunitario (ma lo stesso discorso vale anche per un italiano) offrendogli l'opportunità di un lavoro e di una casa ovvero la prospettiva di una vita dignitosa spesso negata dalla società stessa.

Mentre qualsiasi programma di recupero sociale per uno zingaro, nel 90% dei casi almeno, sarebbe destinato a fallire in partenza.
Inoltre, quale datore accetterebbe di assumere alle proprie dipendenze uno che, dalla mattina alla sera, potrebbe decidere di agganciare la roulotte alla Mercedes ed andarsane altrove abbandonando il proprio lavoro ?

 

listadevil

Utente
24 Settembre 2005
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Oltre la lavoro esistono buone probabilità di portargli via anche la cassaforte. Parliamoci chiaro il lupo perde il pelo ma non il vizio.
Gli zingari rubano, e noi che già diffidiano di noi stessi(perchè sappiamo, siamo consci che anche noi siamo pericolosi), come possiamo dare una opportunità a un tipo(lo zingaro) che se ne conosci un pò la cultura e la personalitàinnata, può fregarti nel momento che gli arrechi la maggior fiducia?
 

maverik

Utente
26 Aprile 2004
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infatti geronimo qui parliamo di zingari e diciamo tutti la stessa cosa....riguardo gli extracomunitari ci sarebbe da parlare per ore intere perche' il discorso e' molto vasto e dipende a volte da caso a caso