Mi rivolgo agli esperti del forum per una questione per la quale non riesco a trovare una spiegazione soddisfacente e che spero possa essere da spunto per un proficuo approfondimento della questione integrazione.
Brevissimo profilo personale:
Età anni 48, lavoro assolutamente sedentario, attività fisica quasi gionaliera di intensità media/elevata.
Integrazioni: brevi cicli molto intervallati con quantità modeste di omega 3 con antiossidanti specifici (a rotazione vit. E, Ubiquinolo, astaxantina), da 3 anni nel periodo invernale vit. D3, da un anno ascorbato di potassio (formula Pantellini) e.....da ben 7 anni ininterrottamente Melatonina Dr. Pierpaoli con Zinco Selenio.
Ebbene alla fine di quest'anno mi sono autoprescritto una
serie di analisi del sangue (che, incautamente, era tempo che non facevo) per veder un pò la situazione riscontrando valori ottimali in quasi tutti gli accertamenti, tranne che per valori, quasi mai soggetti a riscontro se non per patologie particolari, ....... o per problemi tricologici, cioè rame e zinco.
Avevo un valore ematico dello zinco (93) un pò sotto il valore inferiore del range di normalità (100-127), ma soprattutto un valore del rame molto basso (38) con v.n. 65-165.
Immediatamene la prima cosa che è venuta in mente è stata che l'integrazione della melatonina + zinco (dosaggio 8,7 mg) protratta così a lungo avesse portato a cannibalizzare il rame ma se così fosse stato non mi spiegavo anche lo zinco basso.
Oltretutto mi sembrava strano che il Dott.Pierpaoli (che conosco personalmente) non avesse potuto tenere in considerazione questo fatto, considerando che l'integrazione di melatonina secondo questo autore dovrebbe protrarsi a vita.
A maggior riprova, il Dott. Stagnaro, altro grande studioso della melatonina, consiglia un prodotto con 7,8 mg di zinco (e senza rame).
Ma guarda il caso, navigando in rete mi sono imbattutto in uno studio sul rapporto rame zinco fatto dall'Istituto per cui lavoro (in ambiente ammininistrativo).
Avevo quindi metaforicamente dentro casa la possibilità di approfondire un argomento che mi incuriosiva (preoccupava è dire troppo).
Mi sono messo in contatto con 2 biologi del Dipartimento Ricerche(che oltrettutto avevo sentito molte volte per aspetti amministrativi) e ho esposto loro le mie perplessità.
Dalle loro interessantissime argomentazioni è emerso inanzitutto che il dosaggio di questi due elementi deve essere necessariamente fatto in laboratori specializzati (in verità io l'ho fatto all'ospedale pediatrico regionale della mia città che ha un laboratorio analisi che gode di ottime credenziali) e con metodi opportuni.
Che chiaramente rappresenta la fotografia a livello plasmatico dell'elemento al momento del prelievo e che per molti aspetti potrebbe essere stato richiamato a livello cellulare da una maggiore richiesta dettata da molteplici motivi.
Ma soprattutto che, e questo mi sembra interessante, di importanza basilare è il rapporto tra i due, ancor più della singole percentuali.
Questo rapporto, è infatti è allo studio come importante biomarcatore di indice flogistico e fortemente predittivo della mortalità nella popolazione anziana.
Prima di arrivare a delle conclusioni affrettate (che se volete posso anticipare) mi sottoporrò a un nuovo prelievo tra circa un mese (nel frattempo ho interrotto la melatonina con zinco) per confermare i valori.
Ma tutto questo per dire che affrettarsi a compensare una carenza diagnosticata (come mi stavo accingiendo a fare) non è sempre cosa ottimale.
Più tempo passa e più mi convinco (pur essendo un grande sostenitore dell'integrazione antinvecchiamento) che comprendere appieno le omeostasi che il l'organismo crea rappresenta compito arduo ma in verità unica chiave per interpretare corretamente i valori che vengono riscontrati con metodi come la analisi del sangue.
Chiaramente tutto ciò evinto dall'importanza che vengono attribuite ad alterazioni di valori sostanziali.
Fermo restando che il mio interesse per molti di questi argomenti è nato frequentando questo forum per problemi di capelli, avrei il desiderio di ascoltare il parere degli esperti Marlin, Julien ed altri a proposito.
Grazie anticipatamente.
Paolo
Brevissimo profilo personale:
Età anni 48, lavoro assolutamente sedentario, attività fisica quasi gionaliera di intensità media/elevata.
Integrazioni: brevi cicli molto intervallati con quantità modeste di omega 3 con antiossidanti specifici (a rotazione vit. E, Ubiquinolo, astaxantina), da 3 anni nel periodo invernale vit. D3, da un anno ascorbato di potassio (formula Pantellini) e.....da ben 7 anni ininterrottamente Melatonina Dr. Pierpaoli con Zinco Selenio.
Ebbene alla fine di quest'anno mi sono autoprescritto una
serie di analisi del sangue (che, incautamente, era tempo che non facevo) per veder un pò la situazione riscontrando valori ottimali in quasi tutti gli accertamenti, tranne che per valori, quasi mai soggetti a riscontro se non per patologie particolari, ....... o per problemi tricologici, cioè rame e zinco.
Avevo un valore ematico dello zinco (93) un pò sotto il valore inferiore del range di normalità (100-127), ma soprattutto un valore del rame molto basso (38) con v.n. 65-165.
Immediatamene la prima cosa che è venuta in mente è stata che l'integrazione della melatonina + zinco (dosaggio 8,7 mg) protratta così a lungo avesse portato a cannibalizzare il rame ma se così fosse stato non mi spiegavo anche lo zinco basso.
Oltretutto mi sembrava strano che il Dott.Pierpaoli (che conosco personalmente) non avesse potuto tenere in considerazione questo fatto, considerando che l'integrazione di melatonina secondo questo autore dovrebbe protrarsi a vita.
A maggior riprova, il Dott. Stagnaro, altro grande studioso della melatonina, consiglia un prodotto con 7,8 mg di zinco (e senza rame).
Ma guarda il caso, navigando in rete mi sono imbattutto in uno studio sul rapporto rame zinco fatto dall'Istituto per cui lavoro (in ambiente ammininistrativo).
Avevo quindi metaforicamente dentro casa la possibilità di approfondire un argomento che mi incuriosiva (preoccupava è dire troppo).
Mi sono messo in contatto con 2 biologi del Dipartimento Ricerche(che oltrettutto avevo sentito molte volte per aspetti amministrativi) e ho esposto loro le mie perplessità.
Dalle loro interessantissime argomentazioni è emerso inanzitutto che il dosaggio di questi due elementi deve essere necessariamente fatto in laboratori specializzati (in verità io l'ho fatto all'ospedale pediatrico regionale della mia città che ha un laboratorio analisi che gode di ottime credenziali) e con metodi opportuni.
Che chiaramente rappresenta la fotografia a livello plasmatico dell'elemento al momento del prelievo e che per molti aspetti potrebbe essere stato richiamato a livello cellulare da una maggiore richiesta dettata da molteplici motivi.
Ma soprattutto che, e questo mi sembra interessante, di importanza basilare è il rapporto tra i due, ancor più della singole percentuali.
Questo rapporto, è infatti è allo studio come importante biomarcatore di indice flogistico e fortemente predittivo della mortalità nella popolazione anziana.
Prima di arrivare a delle conclusioni affrettate (che se volete posso anticipare) mi sottoporrò a un nuovo prelievo tra circa un mese (nel frattempo ho interrotto la melatonina con zinco) per confermare i valori.
Ma tutto questo per dire che affrettarsi a compensare una carenza diagnosticata (come mi stavo accingiendo a fare) non è sempre cosa ottimale.
Più tempo passa e più mi convinco (pur essendo un grande sostenitore dell'integrazione antinvecchiamento) che comprendere appieno le omeostasi che il l'organismo crea rappresenta compito arduo ma in verità unica chiave per interpretare corretamente i valori che vengono riscontrati con metodi come la analisi del sangue.
Chiaramente tutto ciò evinto dall'importanza che vengono attribuite ad alterazioni di valori sostanziali.
Fermo restando che il mio interesse per molti di questi argomenti è nato frequentando questo forum per problemi di capelli, avrei il desiderio di ascoltare il parere degli esperti Marlin, Julien ed altri a proposito.
Grazie anticipatamente.
Paolo