Citazione:Messaggio inserito da eric draven
allora bra quello che dici tu sulla romania credo che secondo me sia abbastanza condivisibile si sa...... ovviamente mooolto spesso i mass media distorcono la realtà !
Pero' ti invito alla riflessione .... la prostituzione...ad es tu vedi mai in giro prostitute egiziane, filippine,o americane personalmente non mi è mai capitato , la maggior parte albanesi, croate, nigeriane e appunto rumene ORA SENZA DISCRIMINARE NESSUNO ma sicuramente è presente qualche etnia che è piu' predisposta geneticamente a delinquere o a fare la prostituta (anche se molte sono costrette poverine ) non credi ?
I fatti di cronaca ci dicono chiaramente una cosa .. che in italia la maggior parte dei crimini vengono commessi da persone che vengono dai paesi dell'est.
Secondo me sono PERSONE MERAVIGLIOSE però quelli che vengono in Italia non credo o sbaglio ?
Credo che la tendenza a delinquere sia maggiore in alcuni popoli, aggravata in certi casi da alcuni fattori come la povertà.
I popoli latini sono tendenzialmente portati a fregare, non dico sempre ma l'idea di farla franca fa parte della loro natura .
i Romeni fanno parte dei popoli latini più di quanto crediamo (la influenza della cultura latina e francese è fortissima).
Non è un caso che le comunità rumene più numerose si trovino nell'Europa Latina, si emigra anche dove ci si trova un po' più a proprio agio.
Per quanto riguarda il paese,la Romania sta attraversando una fase simile a quella del Boom Economico dell'Italia fine anni 50 e inizio anni 60, con tutte le storture e le diseguaglianze che accompagnarono anche per l'Italia quel periodo. Ricordo che anche in quegli anni di forts sviluppo era forte la corrente migratoria verso la Svizzera, la Germania e l'Olanda da parte di Italiani, quindi l'equazione apparentemente sensata di emigrazione = povertà è sbagliata.
E' più corretto dire che si emigra perchè certi mestieri elementari sono remunerati meglio all'estero, ma non perchè in assoluto non ci sia possibilità nel paese di origine. NOn troverai quasi nessun laureato, forza lavoro qualificata, che lascia la Romania per andare in Italia.
Quindi la scelta di carpentieri, falegnami, badanti è una scelta di convenienza, non di necessità esattamente come può essere quella di un ricercatore italiano a cui viene offerta una borsa di studio per lavorare negli Stati Uniti.
Una volta che si è capito questo, si è sulla strada giusta per focalizzare correttamente il fenomeno dell'emigrazione rumena.
E' quindi sbagliato assimilare la Romania ad un calderone di gente disperata che emigra da una terra senza speranza. Sicuramente un laureato rumeno in Economia od Ingegneria, per fare un esempio, ha più possibilità di fare carriera e diventare indipendente in un breve periodo di un italiano. Lo vedo nella mia azienda che è una multinazionale, e quindi posso fare la comparazione diretta sui percorsi di carriera e sui salari dei pari età italiani e rumeni.
Questo perchè non c'è una classe dirigente (è il vuoto generazionale lasciato dalla Rivoluzione dell'89) e gli spazi da riempire, temporaneamente appannaggio degli stranieri, sono enormi.
ciao
B.