io credo che esista un giudizio totale delle cose. Cioe' il mondo funziona in un modo, e c'e' gente che magari con piu' problemi e' piu' felice di gente che non ne ha ma che se li crea. Per questo dico che e' un peccato mortale.
Vedi nel mio immaginario i problemi non acquistano importanza e peso se comparati con la miriade collettivita' della vita.
Non mi propongo di certo saggio illuminatore, come un tizio/a sopra scriveva, ma credo di essere abbastanza lucido da poter dire che e' una cazzata e che alle volte mi fate pena come mi faccio pena io.
I capelli di certo li vorrei riavere, questo non lo nego, ma non e' questo il discorso.
Ripeto, se riuscissi ancora a respirare l'odore dei fiori, a sentire palpabile l'aria che spira sul mio corpo, a vedere di nuovo i colori vivi come un tempo a sentirmi vivo, presente, esistente. SE riuscissi ancora a sentire il tempo scorrere dentro di me, a riuscire a carpire ogni piccolo imput di felicità che il semplice esistere ti dona. Se riuscissi a svegliarmi le mattine con un sorriso immotivato, a sentire il tepore di un camino acceso, a sentire l'elettricita' che permea la strada cittadina appena spiovuto, se riuscissi a sentire la salsedine del mare, a vivere di emozioni, bhe...
....di certo non penserei piu' ai capelli.
purtroppo certe cose le capisce solo quando si perdono, ed allora forse e' troppo tardi per riaverle. In parte sono felice per la vostra ignoranza al riguardo. Anche se continuo a pensare che il vostro star male, seppure io lo rispetti, sia troppo, troppo ingenuamente sbagliato, per valere nel mio immaginario.