Psicologia e caduta dei capelli

ar_

Utente
22 Luglio 2013
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La caduta dei capelli avviene per cause ormonali. Si parla di testosterone che produce Diidrotestosterone e questo vale per una buona parte delle persone che diventano calve, ma io non sono né un chimico né un biologo per cui passiamo ad altro.

In altri individui, le cause ormonali, semplicemente, non si verificano. Queste vanno sostituite con quelle ben più complesse che riguardano la sfera psicologica dell'individuo e che vanno poi ad alterare alcuni meccanismi biologici. Peccato che io non sia nemmeno un sensitivo, per cui vi metto in relazione le due cose. La parte biologica e la parte psicologica.

Immaginatevi un bambino. Ffatto? Bene.
Questo bambino cresce, e da ragazzo si scopre stressato dai problemi adolescenziali (una delle cause imputabili alla caduta dei capelli è proprio lo stress e lo stress è frutto di una cattiva condizione psicologica).
Questa condizione va a modificare anche i modi di vivere del ragazzino. Non lo fa in maniera sostanziale: questa condizione è subdola e va ad alterare alcuni semplici atteggiamenti di posa. Poi chiaramente esistono le eccezioni ma questo è un altro discorso.
Capo rivolto basso, in alcuni casi quasi a voler nascondere il collo.
Seduto scomposto, con la schiena non appoggiata allo schienale.
Nel dormire, non sta nella posa naturale (supina), ma poggiato su un fianco, con il collo rivolto basso, verso i piedi del letto, e non verso la spalliera.
Tutto questo si traduce in un minor afflusso di sangue (e quindi di ossigeno) alla testa e il risultato di tutto ciò è che la cellule pilifere non riescono ad apportare il loro intervento nello sviluppo del capello.
Il capello ha bisogno di essere nutrito.
Di vitamine, di biotina, di zinco e così via.
Ma soprattutto, il capello ha bisogno di respirare.
Ha bisogno di ossigeno.

Con la maturazione di questa condizione psicologica, tali abitudini si consolidano nel modo di vivere del ragazzo ormai diventato adulto. Se il processo di crescita psicologica dell'individuo non prosegue i capelli diventano via via più piccoli, secchi e radi, fino a morire.

Spero di essere stato chiaro,
AR

P.S.
È poi possibile che il tutto si possa ricollegare alle cause ormonali, ma non ho le competenze necessarie per poter collegare le due cose
 

lorenzo2803

Utente
28 Marzo 2012
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Bella discussione, in linea con la filosofia di chi applica la ginnastica facciale e (in questo caso) posturale!
 

ar_

Utente
22 Luglio 2013
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Non lo definirei un problema mentale. Mi sembra un po' eccessivo. Più che altro è una condizione mentale fuori fase rispetto quella che invece si sviluppa magari in un ambiente più sano - e lo virgoletto per farla breve.
 

tondocris

Utente
25 Luglio 2013
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Messaggio di AR_
La caduta dei capelli avviene per cause ormonali. Si parla di testosterone che produce Diidrotestosterone e questo vale per una buona parte delle persone che diventano calve, ma io non sono né un chimico né un biologo per cui passiamo ad altro.

In altri individui, le cause ormonali, semplicemente, non si verificano. Queste vanno sostituite con quelle ben più complesse che riguardano la sfera psicologica dell'individuo e che vanno poi ad alterare alcuni meccanismi biologici. Peccato che io non sia nemmeno un sensitivo, per cui vi metto in relazione le due cose. La parte biologica e la parte psicologica.

Immaginatevi un bambino. Ffatto? Bene.
Questo bambino cresce, e da ragazzo si scopre stressato dai problemi adolescenziali (una delle cause imputabili alla caduta dei capelli è proprio lo stress e lo stress è frutto di una cattiva condizione psicologica).
Questa condizione va a modificare anche i modi di vivere del ragazzino. Non lo fa in maniera sostanziale: questa condizione è subdola e va ad alterare alcuni semplici atteggiamenti di posa. Poi chiaramente esistono le eccezioni ma questo è un altro discorso.
Capo rivolto basso, in alcuni casi quasi a voler nascondere il collo.
Seduto scomposto, con la schiena non appoggiata allo schienale.
Nel dormire, non sta nella posa naturale (supina), ma poggiato su un fianco, con il collo rivolto basso, verso i piedi del letto, e non verso la spalliera.
Tutto questo si traduce in un minor afflusso di sangue (e quindi di ossigeno) alla testa e il risultato di tutto ciò è che la cellule pilifere non riescono ad apportare il loro intervento nello sviluppo del capello.
Il capello ha bisogno di essere nutrito.
Di vitamine, di biotina, di zinco e così via.
Ma soprattutto, il capello ha bisogno di respirare.
Ha bisogno di ossigeno.

Con la maturazione di questa condizione psicologica, tali abitudini si consolidano nel modo di vivere del ragazzo ormai diventato adulto. Se il processo di crescita psicologica dell'individuo non prosegue i capelli diventano via via più piccoli, secchi e radi, fino a morire.

Spero di essere stato chiaro,
AR

P.S.
È poi possibile che il tutto si possa ricollegare alle cause ormonali, ma non ho le competenze necessarie per poter collegare le due cose


Sicuramente in quello che dici c'è un fondo di verità, ma non è un ragionamento un po' troppo semplicistico? oltre alle cause psicologiche ci devono anche essere delle base organiche, altrimente, visto il numero di adolescenti problemativci, la stragrande maggioranza delle persone dovrebbe soffrire di aga...
quello che dici tu è condivisibile perchè comunque è vero che le nostre abitudini di vita sono sbagliate si dalla giovane età, ma credo che come spiegazione non basti, voi che ne pensate?
 

kakaroth86

Utente
9 Marzo 2012
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penso anch'io ci sia un pizzico di verità in questa cosa anche se la vedo assai più semplice di come non sia in realtà.

che cmq il fatto che se questo fosse vero allora il 90% degli adolescenti a vent'anni compiuti dovrebbe iniziare a diradarsi si spiega sempre col fatto che geneticamente parlando qualcuno è più predisposto/sensibile di altri a questo genere di problematiche.

ma come è già stato detto più volte l'AGA è multifattoriale quindi in gioco ci sono sicuramente tante altre cose.
 

ar_

Utente
22 Luglio 2013
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Io parlo di una certa fetta di persone che soffre di AGA.
Mettiamola così: alla base della calvizie ci sono la parte psicologica e quella ormonale.
Per una parte di persone prevale la parte ormonale; per i rimanenti individui secondo me le due cose sono indissolubilmente legate l'una all'altra.
Magari è proprio lo stress (o che so io) ad alterare la produzione di testosterone. Stress, questo, che deriva da una condizione mentale. Perdere i capelli significa ulteriore stress per la maggior parte degli uomini: la produzione di DHT aumenta.

che cmq il fatto che se questo fosse vero allora il 90% degli adolescenti a vent'anni compiuti dovrebbe iniziare a diradarsi si spiega sempre col fatto che geneticamente parlando qualcuno è più predisposto/sensibile di altri a questo genere di problematiche.
Non è detto. C'è chi è dotato di una folta chioma e chi no, anche da ragazzino. C'è chi ha i capelli più resistenti e chi li ha più sfibrati per natura. Logicamente chi è dotato di capelli più forti accuserà la condizione mentale anni dopo rispetto a chi ha i capelli più deboli.

Mio nonno aveva una postura impeccabile e sedeva su una sedia di vimini che lo obbligava a stare con il collo rivolto alto, descrivente un semicerchio. È morto a 95 anni e con tutti i capelli in testa.
Ho fatto caso ai ragazzi più diradati che conosco: tendono a sedersi scomposti. Quando siamo sulle panchine è raro che appoggino la schiena; stanno piegati in avanti, come se implicitamente manifestassero una condizione di non-serenità.

http://www.naturopatiaederboristeria.com/images/clip/image064.jpg
Una persona seduta bene e con la testa alta; osservatela, dà l'idea di tranquillità e di serenità. È il tizio di destra.
Guardate il tizio di sinistra: sembra che debba reggere il peso del mondo con la schiena.

Ce ne sarebbero miliardi di cose da dire. Voi limitatevi ad osservare in questa chiave la gente che conoscete. Osservatela con costanza; piano piano noterete le sostanziali differenze comportamentali tra i capelloni e i diradati. E fidatevi che ce ne sono; è da marzo che osservo.