Per Marlin: bulbi e avanzare dell'età

marlin

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Dunque, Carrera, ho approfondito ulteriormente sull'aromatasi, in particolare ho trovato molto significativo questo documento della Sitri:

http://www.sitri.it/enzimi/enzimi.html

In fondo parla dell'aromatasi e dell'acido formico che si formerebbe (inaspettatamente!) con il processo di aromatizzazione. Le ultime parole di questo documento sembrerebbero volere dire qualcosa che poi non viene sviluppato ulteriormente, quando si afferma che l'acido formico è molto reattivo con i polisaccaridi.

L'acido formico in alta concentrazione non è certo benefico per cute e annessi, ma qui non credo ci troviamo davanti a un caso simile, se non altro perchè si dice che l'organismo lo metabolizza senza problemi. Il problema è che cosa significhi metabolizzare l'acido formico, probabilmente significa che molte sostanze vengono trasformate in qualcosa d'altro.

Allora sono andato a vedere se i polisaccaridi possono avere un ruolo importante nel follicolo e ho trovato questo vecchio studio, che però pare molto ben fatto, riguardante il ruolo di alcuni polisaccaridi nella papilla dermica (che è un po' la centrale operativa del follicolo):

http://jcs.biologists.org/cgi/reprint/s3-93/23/241.pdf

Lo studio è molto specialistico, ma alla fine dice chiaramente che c'è la presenza e la formazione di particolari polisaccaridi nella papilla dermica dei follicoli proprio nelle fasi di crescita del capello (anagen). Quindi se questi vengono idrolizzati dall'acido formico qualche problema lo possono dare.

In altre parole gli antiaromatasi potrebbero essere utili nell'uomo solo perchè finirebbero per impedire un'eccessiva produzione di scorie nocive (acido formico in questo caso, ma anche nelle altre reazioni enzimatiche come vedi dal primo documento se ne formano).
Quindi nessun problema con gli estrogeni, ma forse qualche controindicazione con i prodotti collaterali della reazione che porta a produrli dagli androgeni, ossia con l'aromatizzazione in sè.

Ovvio che nelle donne che producono molti più estrogeni direttamente dalle ovaie l'aromatasi lavori meno e quindi crei meno scorie, ovvio pure che l'aromatasi lavori di più nel maschio quando si elevano i livelli di testosterone e il percorso che porta al DHT attraverso le 5 AR (percorso sicuramente preferenziale) è inibito. Da qui forse l'efficacia di utilizzare antiaromatasi quando si inibisce (fortemente) le 5 AR (duta, fina etc).

Forse...[:)]

Ciao

MA - r l i n
 

dr_paolo gigli

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16 Marzo 2003
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La priorita' nella terapia del'aga e' ridurre la formazione di dht nei follicoli , l'uso di un antiaromatasi produce l'effetto di aumentare il tesosterone disponibile localmente per essere convertito in dht , quindi imutile andare a cercare un razionale del loro uso nell'aga, non c'e .A mio parere andate a confondee gli effetti terapeutici primari di una molecola con una miriade di effetti secondari di portata limitata e di alcun valoore concreto.
saluti
 

juliensorel

Utente
21 Marzo 2005
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Citazione:Messaggio inserito da Marlin
Lo studio è molto specialistico, ma alla fine dice chiaramente che c'è la presenza e la formazione di particolari polisaccaridi nella papilla dermica dei follicoli proprio nelle fasi di crescita del capello (anagen). Quindi se questi vengono idrolizzati dall'acido formico qualche problema lo possono dare.


Avevo letto l'articolo, ma del resto nel corpo vengono prodotte continuamente molecole di acidi carbossibilici, si pensi all'acido citrico nel ciclo di Krebs. bisognerebbe sapere come reagisce l'acido formico con i polisaccaridi, ma è abbastanza congetturale sostenere che si possa ingenerare un ristagno dello stesso: è più probabile che sia velocemente metabolizzato in altri composti? Di pericolosa c'é la formaldeide, ma nel corpo la formaldeide viene appunto ossidata in acido formico e non accade il contrario. http://www.pubmedcentral.nih.gov/articlerender.fcgi?artid=50427
In questo vecchio articolo parla della scalp 5 alpha-redutase come di un enzima efficente nel ph neutro (7), ma sappiamo che quella reduttasi, la più abbondante nello scalpo è l'isoenzima tipo I, ma che quella è presente soprattutto nelle ghiandole sebacee e che la reduttasi prostatica, tipo II, è quella effettivamente presente all'esame istologico nel cuore del follicolo, anche se è minoritaria nello scalpo rispetto all'isoenzima I. (di qui la ben nota efficacia, apparentemente paradossale, degli inibitori della 5 AR tipo II, specifici invero per la prostata).
Ora se la 5AR type II ha un Ph ottimale acido, e una possibile acidosi dello scalpo da sovrappoduzione di acido formico potrebbe ipercatalizzare la conversione del testosterone in 5alphadydrotestosterone?

Poi una domanda che mi inquieta? se gli estrogeni sono così benefici perché l'incidenza dell'alopecia androgenetic precoce aumenta? Molti inquinanti ambientali sono molecole che hanno una alta affinità per i recettori ER (come il bisphenol)...

http://en.wikipedia.org/wiki/Bisphenol_A
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Citazione:Messaggio inserito da Dr.Paolo Gigli
La priorita' nella terapia del'aga e' ridurre la formazione di dht nei follicoli


Infatti, doc, qui ci stiamo riferendo non a chi usa i soli antiaromatasi (che potrebbe peggiorare la situazione), ma a chi li abbina a inibitori della/e 5 AR, presi peraltro a dosi superiori a quelle consigliate per l'aga.
Quindi stiamo paralando proprio di chi da priorità (anche troppa) a questa lotta al dht.

Non ho scambiato degli effetti secondari con gli effetti principali (lo si evince dalle cautele usate nel mio post precedente), ma vorrei capire perchè quel documento Sitri sugli enzimi non porta avanti il ragionamento inziato. Cosa significa che l'acido formico è molto reattivo verso i polisaccaridi (visto che il documento è di ambito squisitamente tricologico)?

Io ho riesumato questo vecchio studio sui polisaccaridi, ma cercando meglio magari ce ne sono di più recenti.
Non è peraltro detto che questa idrolisi dei polisaccaridi sia nociva, chissà, magari può serivre per avere glicogeno (e magari ce lo potrebbe dire lei).

Anche Julien ci ha messo del suo, ma credo che non confonda la via principale con quelle secondarie.

Chi usa quelle alte dosi di inibitori delle 5 AR, ricorre agli antiaromatasi per motivi legati alla minimizzazione degli effetti collaterali dovuti a questo utilizzo, ma paradossalmente finirebbe (il condizionale è d'obbligo) per constatare risultati superiori rispetto a chi utilizza i soli anti-dht.
Ci chiedevamo come (e se) fosse possibile questo e credo che, se non altro, un piccolo passo avanti lo abbiamo fatto togliendo gli estrogeni dal banco degli imputati[:)]

Saluti.

MA - r l i n


Ps. per Julien ,per il quesito finale del tuo post vai a vedere la discussione leggete.. (nella sezione estrogeni etc. se ricordo bene).Ciao.
 

carrera

Utente
19 Settembre 2006
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615
http://www.sitri.it/enzimi/enzimi.html


Caro Marlin, eccellente lavoro!
Dunque io ho proseguito la mia ricerca sui forum americani...
Gli antiaromatasi si stanno diffondendo sempre di più abbinati a massicce dosi di Duatsteride (2,5mg die), naturalmente lo scopo primario è quello di ridurre gli effetti collaterali (gonfiore, ritenzione, gino ecc,), ma TUTTI e dico TUTTI riscontrano una marcia in più sui capelli!
Ricordi il discorso sui capelli come paglia? Ebbene tale Stampede di Hairlosstalk, contattato personalmente in privato, mi ha riferito che i primi tempi di Duta a 2,5mg die erano un vero disastro, poi con l'aggiunta dell'Armidex la situazione è cambiata dal giorno alla notte: i capelli hanno riacquistato corpo, spessore e soprattutto ha notato miglioramenti nella zona frontale oltre che ovviamnete un miglioramento degli effetti collaterali che puoi immaginare essere consistenti a quelle dosi di Dutasteride...
Naturalmente una terapia del genere è, oltre che costosissima qui in Italia, del tutto sconsigliabile per ovvi motivi...
Però, per quelli che scelgono la strada naturale, un tentativo si può fare cercando di far girare il motore a regimi più bassi ma facendolo funzionare allo stesso modo... Inibiamo meno DHT (Nipo, K.Max ecc..) e cerchiamo un inibitore dell'aromatasi di pari livello (crisina?)
Ciao
 

dr_paolo gigli

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Parlero' direttamennte con gli autori del lavorio e gli chiewdero' cosa intendevano dire loi conosco personalmenre
Saluti

Per carrera: 2,5 mg die di dutasteride piuy antiaromatasi e' una terapia deontologicamente non proponibile e dagli effetti secondari imprevedibili nel tempo. Altro che body builders
...
saluti
 

dr_paolo gigli

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sono aperto ad ogni nuova esperienza basta che sia concretamente fattibile in studio con criteridi razionalita'.
saluti
 

marlin

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Grazie doc, penso in effetti che gli autori intendessero dire qualcosa di più accennando alla reattivtà dell'acido formico coi polisaccaridi.

Quanto alla questione duta+antiaromatasi, siamo tutti convinti che siano cose non proponibili, però se chi le fa a proprio rischio e pericolo, finisce per darci qualche indizio in più sul metabolismo degli sterodi e i vari effetti sui capelli, prendiamo pure, anche se con le pinze, quanto può venire di buono da queste cavie umane volontarie (ed entusiaste).

Magari quegli effetti di secchezza dei capelli sono dovuti prorio all'acido formico in eccesso, oppure più semplicemente alla mancanza di sebo per inibizione quasi completa della sintesi del dht nelle ghiandole sebacee o per entrambe le cose.

Quanto alle sostanze anti-dht naturali è noto che non danno molti effetti collaterali, quindi non dovrebbero neanche portare all'incremento dell'acido formico per troppa aromatasi conseguente a un'inibizione troppo forte della 5 AR.

In altre parole solo con inibitori molto forti si avrebbero questi effetti e potrebbe forse valere la pena contrastarli con degli antiaromatasi. Ora i sides che fanno pensare ad un aumento dell'aromatasi con l'utilizzo di sostanze naturali sono segnalati raramente (per il saw mi pare con più frequenza) e quindi questo problema non dovrebbe porsi e un antiarmatasi in questo caso sarebbe forse poco utile se non dannoso.

Saluti

MA - r l i n
 

marlin

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La capisco benissimo e non vorrei fare diversamente; si tenga peraltro conto chi si sottopone a simili cure appartiene a un mondo, quello dei body builders, dove questo tipo di regolazione ormonale molto spinta è solo una delle tante pericolose che in quell'ambiente vanno per la maggiore e probabilmente non è neanche la più estrema.

Ne approfitto per chiederle se è possibile sapere se altre scorie analoghe a quella prodotta nel processo di aromatizzazione vengono prodotte in altre reazioni enzimatiche tra quelle che avvengono nel follicolo, o se questa, che porta alla formazione di acido formico, sia l'unica definibile come scoria.

Saluti.

MA - r l i n
 

dr_paolo gigli

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Potrei azzardare l'acido lattico ma non necessaruiamente nel processo di aromatizzazi8one, spesso alò microscopio a luce polarizzata loo troviamo ad erodere le guaine epiteliali
saluti
 

manuel85

Utente
6 Febbraio 2007
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Mi raccomando dottore, ci tenga informati... [:D] grazie anche a marlin e julien che s'impegnano sempre per trovare qualche novità