Io ci farei la firma sulla mia capigliatura di bambino[
].
Comunque, Carrera, sto solo ragionando con voi cercando di tenere unite tutte le info che andiamo accumulando su questo argomento.
Per esempio gli estrogeni sarebbero trofici per i capelli, che notoriamente in gravidanza migliorano. Non sapevo però che migliorassero solo in spessore e non in crescita.
Ora, gli ormoni che salgono in gravidanza sono gli estrogeni, ma soprattutto l'estrone, e, ovvimente, il progesterone.
Non sapevo che questo fenomeno si avesse anche dopo i 50 anni quando i capelli iniziano a diradarsi un po' a tutti. Pare infatti che si inspessiscano quelli che ci sono, ma crescendo meno (e questo è evidente a tutti). Dai 16 ai 50 invece crescerebbero molto, ma sarebbero più fini.
Sinora ho sentito parlare del solo DHT come forbice naturale sia per gli uomini e che per le donne, ma la produzione di testosterone nelle donne è 10-20 volte inferiore che negli uomini e inoltre le donne hanno un presenza di 5 AR quasi dimezzata, quindi la donna senza aga produce pochissimo DHT, eppure non ha capelli con cicli anagen 20-40 volte più lunghi dell'uomo che non soffre d'aga, limitandosi al massimo a doppiarne la durata.
Può essere quindi che per le donne l'estradiolo agisca nello stesso senso del DHT, anche se molto più blandamente, così come potrebbe pure fare il testo per gli uomini che è 5 volte meno potente (in realtà a 5 volte meno affinità per il recettore AR) a livello di follicolo pilifero rispetto al DHT (penso ai deficitari di 5AR che mantengono il frontale e tutto il resto, ma non credo abbiano crescite infinite dei loro capelli).
In pratica l'evoluzione avrebbe differenziato la crescita dei capelli tra uomini e donne servendosi di androgeni (più frenanti) ed estrogeni (meno frenanti), ma comunque questi steroidi porterebbero ad accorciare il ciclo del capello (che teoricamente potrebbe essere infinito).
Questa è' ovviamente solo un'ipotesi per giustificare il successo delle cure che prevedono anti-dht e antiaromatasi se si esclude l'ipotesi precedenti, ossia il fatto che gli antiaromatasi finiscano per inibire altri enzimi più dannosi.
In questo caso l'estradiolo sarebbe più o dannoso del testosterone, anche se forse meno del DHT.
Altrimenti resta aperta l'ipotesi che il follicolo maschile differisca da quello femminile geneticamente (quindi si dovrebbero cercare le connessioni sul cromosoma Y) e pertanto si possa, similmente a quanto succede nella prostata, risentire negativamente degli estrogeni (e magari positivamente del solo testosterone), ma l'esperienza (i cambi di sesso) e i pochi studi specifici a disposizione mostrerebbero il contrario.
Quanto alla teorie del giusto rapporto tra androgeni ed estrogeni (ma in pratica tra testosterone ed estradiolo), bisogna capire cosa potrebbe significare realmente a livello di meccanismi ormonali, altrimenti resta una frase di pronto utilizzo, ma di scarsa utilità.
Ciao
MA - r l i n