Parenti : fino a che punto buoni e giusti?

akiraaa

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29 Settembre 2005
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Paolina, l'insalata è solo il frutto, la radice della pianta viene lasciata nella terra e poi ricresce nell'anno successivo. Comunque niente in contrario, è una scelta come tante altre, ma tu hai problemi di capelli' Se si da più o meno di 9 anni?^^
 

paolina

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21 Aprile 2006
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Citazione:Messaggio inserito da Akiraaa
Paolina, l'insalata è solo il frutto, la radice della pianta viene lasciata nella terra e poi ricresce nell'anno successivo. Comunque niente in contrario, è una scelta come tante altre, ma tu hai problemi di capelli' Se si da più o meno di 9 anni?^^


me la segnerò come risposta,anche se x ora preferisco scoppiare a ridere qdo mi fanno certe domande...[:D]

x il resto,le mie analisi sono a posto e comunque,se devo scegliere tra una folta chioma e la vita di 1 altro essere...personalmente non ho dubbi.
ma,prima di scatenare discussioni (e x qto riguarda qto argomento,ne ho già a sufficienza) ci tengo a precisare che è una scelta assolutamente xsonale,che non ho nulla in contrario nei confronti di chi la mangia,che sono consapevole del fatto che la mia sensibilità,forse eccessiva nei confronti degli animali può risultare un comportamento...deviato,che non intendo assolutamente dire che sia una scelta giusta,ma solo che fa star meglio me...con me stessa. [:X]
 

paolina

Utente
21 Aprile 2006
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Cloud: non sono vegana...non so come farei senza il mio quasi-litrozzo di lattino al giorno...[:p]
x il resto...non so che dirti...io ci sto male davvero.
comunque a mio figlio,quando ne avrò,darò carne,almeno finchè non sarà in grado di decidere da solo come ho fatto io (avevo 17 anni).

quanto mi piace il polline...mangiarlo mi mette un sacco di buonumore...[:p][8)][8)]

[:X]
 

khil

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6 Febbraio 2004
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Citazione:Messaggio inserito da cloud
khil,è ovvio che non si stavano facendo considerazioni estreme.., se un padre ti violenta è un cane,ma se un genitore sbaglia,da persona,se fa violenza psicologica,moltissimi la fanno anche involontariamente,magari anche tu e non lo sai, è solo una persona che sbaglia, mica è da flagellare. peccato che queste cose si capiscono solo quando si matura... nessuno dice che alcuni comportamenti siano giusti o belli, ma nemmeno i nostri comportamenti sono sempre giusti e belli e corretti ecc siamo tutti esseri umani che presumono di agire per il meglio,nessuno è sul piedistallo.

sì Cloud..... tolto il piedistallo restano da visualizzare appieno violenze che sarebbero par di capire fisiologiche e spesso 'involontarie'... esiste invece un ampio spettro di disturbi di personalità che, a livello medio, lasciano la più ampia facolta di intendere e di volere a chi ne soffre.Ebbene chi è afflitto da questi disturbi?Nessuno dei cosiddetti pazzi, ma moltissime persone
'normali' confuse tra il mio e il tuo quotidiano_Ora nessuno richiama atteggiamenti vittimistici o apocalittici che nn servono a nulla, ma si tratta di capire come Kafkianamente il padre (o la madre) diventino molto spesso più che semplici persone che sbagliano in buona fede per assurgere al ruolo di veri e propri carnefici....e questo senza che debbano accadere fatti clamorosi come la violenza fisica e/o sessuale.
 

paolina

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21 Aprile 2006
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comunque,sicuramente non mi fidanzerò mai con un macellaio o pellicciaio...questo mi sarebbe impossibile! [8)]
 

khil

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6 Febbraio 2004
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togliamo anche il rancore oltre al piedistallo Cloud...disinteressiamoci alle reazioni che sono a scelta e a piacere, rimane il fatto che la normalità è fatta di buona fede almeno nella stessa misura in cui è fatta di negligenza dolosa e irresponsabilità.Preferisco pensare che più o meno consapevolmente si scelga di fare o di non fare determinate cose nella prospettiva che si possa allo stesso modo scegliere di farne altre, proprio dopo avere preso atto delle prime.La buona fede gommosa e impenetrabile renderebbe vana la ricerca di senso del vivere....
 

khil

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6 Febbraio 2004
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..... la normalità esistente, plausibile e a alla quale mi riferisco, senza arrivare a nessun estremo (apparente), è molto più che impedire alla figlia di tornare alle tre o di frequentare certe compagnie!!!!
....se il tuo metro di errore o di violenza pedagogica è forzare l'orario del rientro allora davvero ti chiami nuvola mica per caso
[;)][;)] !!!!!

e ripeto ...la facoltà di scegliere implica sempre responsabilità, gli errori in buona fede esistono anche nella misura in cui esiste l'egoismo e l'irresponsabilità.Poi nella vita bisogna sempre rimboccarsi le maniche e guardare avanti contando su di sè.Ma questo non significa non dover chiamare le cose col loro nome.
 

akiraaa

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29 Settembre 2005
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Non credo sia una scelta deviata o da deviati la tua Paolina. anche perchè non è frutto di una convinzione o di un lavaggio del cervello, ma è una cosa che ti senti dentro.

Quoto ancora Cloud, magari ragionassero tutti come te, sei una saggia, di là verità, ke sei un'ultra90enne[:D]
 

khil

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6 Febbraio 2004
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Citazione:magari non sarebbe del tutto autonoma, risentirebbe del tuo egoismo nel vietargli certe compagnie o certe uscite ecc tu lo avrai fatto con consapevolezza,ma pensando anche di fare il bene di lei che a quell'età non capisce. chi può dire se hai agito male o bene? c'è del giusto e dello sbagliato.
non è ovviamente questo l'egoismo (ammesso che lo si possa leggere come tale anche sul momento..) che rovina un figlio....



Citazione: e ripeto che molti atteggiamenti non sono per niente consapevoli, i carnefici che usano sensi di colpa sulle loro vittime non ne sono consapevoli la maggior parte delle volte
questo non è vero....sono consapevoli di quello che fanno, come del fatto di non voler scendere a nessun copmpromesso con la propria voglia di assecondarsi, a qualunque costo appunto.


Citazione:semplicemente si sentono in diritto di farlo,e le vittime sono state in un certo senso istruite ad essere vittime.
questo ha del mitologico...

Citazione:come se dicessi..cavolo non vuoi/puoi farmi questo favore? io ci contavo proprio! è una frase stupida ma nasconde un'arma affilata. magari tu la dici solo per esprimere il tuo dispiacere,ma l'altro la percepisce come senso di colpa. non c'è bisogno di arrivare ad estremi...

appunto..tra la violenza carnale e il divieto di tornare alle tre c'è tutto quel mondo che chiamiamo società, con le sue mille variazioni e, per rispondere al mito, con tutti i colori del male...
 

batgirl

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28 Giugno 2003
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I genitori come tutta la parentela sono soltanto esseri umani, cose che, a volte dimentichiamo. La società divinizza, in genere, i genitori, facendoci, a volte, incorrere nello sbaglio di credendogli degli dei non accettare che possano essere: deboli, ingiusti, malatti oppure cattivi.Loro devono essere l'ideale della perfezione e qdo in loro troviamo giusto il contrario, eccoci l'inizio della tragedia. Qti sono stati i miti creati, al lungo della storia, per rappresentare i diversi rapporti fra genitori e figli ? Fra creatore e creatura e le anomalie che da questi derivano? Pensiamo a Cronos che mangiava i loro figli o a Giove che deve sconfiggere il padre per essere il signore dell'Olimpo?Che dire dell'infelice Edipo o della non meno sfortunata Elettra che amano uno dei genitori e devono essere l'assessino dell'altro? Che dire della gelosa Afrodite che non vuol il rapporto fra il figlio Eros e l'infantile Psiche?
Questi sono soltanto esempio di che da qdo il mondo è mondo, il rapporto nel seno della famiglia non è fatto, necessariamente di fiori.
 

khil

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6 Febbraio 2004
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Questo è ovvio Bat, io inquadravo il problema posto da Tempions in un'ottica sociale.La famiglia è il primo nucleo sociale e come tale è fondante sia rispetto all'individuo sia a quella stessa società che va a comporre.I genitori sono ovviamente 'solo' persone, e come tali sbagliano, con la differenza che gli errori compiuti ai danni dei figli molto spesso vengono considerati per default necessari e imprescindibili al corso educativo cui i medesimi vengono sottoposti.Mentre gli 'errori' compiuti all'esterno di quel nucleo familiare sono intercettabili da una griglia giuridica che seppure con tutti i se e i ma che vogliamo è in grado di svolgere un certo ruolo di deterrenza.

Eppure il codice civile è pieno di articoli riguardanti la famiglia e i suoi componenti.Così come la cassazione sentenzia da anni in merito a singole vertenze familiari, spesso stravolgendo il panorama reale di quell'ambito con dettati futuristici quanto figli del migliore buon senso.Cosa voglio dire....che nel prossimo futuro sarà, sarebbe già ora, certamente possibile mettere mano alla materia trasformando gli articoli vuoti del codice afferenti la famiglia in strumenti chiari e inequivocabili di controllo e di tutela per chi subisce non solo le violenze fisiche ma quelle forse ancora peggiori psicologiche.

la verità lapalissiana per cui gli uomini commettono errori non può esimerci dal dovere e dalla necessità di indagare sulla plausibilità degli stessi, sul loro
grado di accettabilità sociale, sull'impatto a livello del singolo e comunitario, sul possibile modo infine con cui possiamo ridurne l'incidenza.

oggi un padre che molesta fisicamente una figlia è subito passibile di denuncia e nel caso di arresto.....ma, e faccio l'esempio più banale per quanto frequente, lo stesso padre che nega assolutamente 'udienza' e dialogo alla stessa figlia , magari per dieci anni di fila, non deve temere nessun provvedimento, mentre sua figlia vivrà in eterno alla ricerca del padre che nn ha avuto e nel farlo complicherà le cose a sè stessa e non solo, in un circuito perverso di 'contaminazione' sociale.

ovviamente quoto in toto Cloud e anche tutti quelli che hanno partecipato al 3d.
 

tempions

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15 Maggio 2003
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khil già dalle prime righe si leggeva un linguaggio prettamente giuridico.
E' vero la famiglia è un istituto di diritto e come tale è funzionale alla crescita dell'individuo che appunto sviluppa la propria dinamicità in questa primissima formazione sociale.
Al di là di ogni valutazione di merito , il passo che dovrebbe fare ogni singola famiglia è quello di chiedersi siamo delle persone in grado di crescere in modo ottimale i nostri figli? ..
Spesso molte famiglia procreano figli ma non ne hanno la facoltà morale per farlo....da questo aspetto credo debba essere indirizzata la società del futuro e cioè nella responsabilizzazione di ogni singola persona sopratutto quando è chiamata a svolgere un ruolo sociale cosi' importante.
 

batgirl

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28 Giugno 2003
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X Khil:stiamo a discutere i rapporti fra parenti a livello dell'essere umano nella sua forma singolare, individuale, anche se per forza dobbiamo generalizzare a livello di genitori, figli,nonni e zii. Se passiamo ad analizzare la cosa sul prisma del Diritto oppure su come la cellula mater della società si possa trasformare in un cancro sociale;allora, diventeremo filosofi a discutere sull'origine del bene e del male. Non che non mi piacesse farlo;ma, penso che ad un certo punto, chiuderebbero l'off-topic per ragioni lapalissiane.
 

khil

Utente
6 Febbraio 2004
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Il rapporto tra individuo e società è fondamentale in tutti i suoi approcci, non si può parlare di parenti serpenti senza dire come il tasso d'infelicità primaria di tutti noi affondi le radici sostanzialmente in famiglia, oltre che nei cromosomi.E questo a maggior ragione in risposta a chi considera, lì si con filosofia, il male (o il bene) ricevuto come ineluttabile.
 

ivobernardini

Utente
20 Agosto 2006
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Citazione:Messaggio inserito da Paolina
comunque,sicuramente non mi fidanzerò mai con un macellaio o pellicciaio...questo mi sarebbe impossibile! [8)]


Ma come bimba! I macellai? Sono OTTIMI! Molto pratici e con poche storie...
W i macellai e i muratori
mmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmh
[:p][:p][:p][:p][:p]
 

batgirl

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28 Giugno 2003
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Cosa intendi dire per infelicità primaria?! Questa volta, non mi sembra lapalissiano il senso della retorica.
 

khil

Utente
6 Febbraio 2004
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L'infelicità strutturale, costituzionale, che è ambientale e culturale (quindi 'familiare' in gran parte) quanto e più che genetica, studi alla mano.