Tanto per far capire come la ricerca di terapie per l'AA sia ancora ad un punto di partenza. Dopo la scoperta nel 2010 dei geni responsabili della patologia e l'aver individuato farmaci già in commercio come il Ruxolitinib per una cura facendo intravedere nuove speranze, nel 2017, cioè dopo ben 7 anni, un'azienda farmaceutica sta modificando la molecola del Ruxolitinib perchè è risultato avere una tossicità troppo elevata. Attualmente sono nella fase 2 che si concluderà a dicembre 2018, e quindi passerà ancora molto tempo prima di vedere eventualmente in commercio questo nuovo farmaco.