@ Batgirl: Eppure a giudicare dal dettaglio della foto, non sembrano mani spaventate, la paura fa irrigidire ed arretare, invece la mano segue il profilo della balaustra quasi distesa e appena appoggiata..per questo ho usato il termine carezzevole..
> Ieri sera ho riletto un componimento di A.Rimbaud nel quale il poeta si sofferma proprio sulla particolare valenza simbolica delle mani , ne citerò alcuni versi:
Una sera, ho fatto sedere la Bellezza sulle mie ginocchia. - E l’ho trovata amara. - E l’ho ingiuriata. Mi sono armato contro la... giustizia! Sono fuggito. Oh streghe... è a voi che il mio tesoro è stato affidato!.. per soffocarmi con la sabbia, con il sangue..incoronato da sì amabili papaveri....;
io stacco questi pochi orribili foglietti..dal mio quaderno di dannato!
Io ho orrore di tutti i mestieri... Padroni e operai, tutti buzzurri, ignobili.
La mano per scrivere, vale la mano per arare..
che secolo di mani! - Io non avrò mai la mia mano!
I criminali sono disgustosi come i castrati: io sono intatto..e
non me ne importa niente. Io ho vissuto dappertutto..ho conosciuto ogni figlio di famiglia! Se avessi degli antecedenti in un punto qualsiasi della storia della Francia! Ma no, niente... come i lupi con la bestia... che non hanno ucciso.
Ah! ancora: io ballo il sabba in una rossa radura, con vecchi e bambini. Io non mi ricordo altro che questa terra qui e il cristianesimo. Non finirei mai di rivedermi in questo passato. Ma sempre solo; senza famiglia, senza patria;
anzi, quale lingua parlavo? Non mi riconosco nei consigli dei Signori, rappresentanti di Cristo.
Che cosa ero nel secolo scorso? mi ritrovo solo oggi.
È la visione dei numeri. Noi andiamo verso lo Spirito. È certissimo, è vangelo, ciò che dico. Capisco.., non riuscendo a spiegarmi senza usare parole pagane....
Arthur Rimbaud, da :Una Stagione all'inferno.