Ma i calvi dove sono?

marlin

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Non parlerei di complottismo, ma di "scarsa conoscenza" (il termine esatto può suonare offensivo anche se è equivalente...), non si sa cos'è la genetica e si parla di "fortuna" o "sfortuna" che sono esattamente gli esiti della genetica stessa.

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MA - r l i n
 
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kiske 202

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Ma infatti tutto va a fortuna...un pinco pallo qualunque se nasceva berlusca era berlusca ...è nato pinco pallo? Attacchi al chiodo il fallo (di modo da non alimentare la sfortuna genetica al suo/suoi se è pazzo "eredi" :-0 :-()
 
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Delta Omega

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Bhe ovvio, come ho già scritto, avere nel proprio DNA i geni della calvizie recessivi o dominanti, è rispettivamente questione di fortuna o sfortuna.

In ogni caso la calvizie fa parte del genoma umano, per cui è fisiologica, non patologica, a differenza dei tumori ad esempio che sono dovuti a mutazioni genetiche, spesso dovute a sostanze o cibi di largo consumo come gli alcoolici, i dolcificanti coi famigerati aspartame e sucralosio, carni rosse e insaccati, raggi UV di lampade e Sole, il benzopirene delle carni arrostite, dell'asfalto e delle sigarette, i maledettissimi diesel ecc, ecc.

Per quanto riguarda i complottisti, sono tutti ignoranti, altrimenti non sosterrebbero le minkiate di cui parlano, sono colti e furbi i complottisti che lanciano consapevolmente le loro teorie insensate a puro scopo di lucro (libri, DVD, riviste, Tv, social) facendo disinformazione volutamente.

Se un tizio mi viene a dire che la genetica è costituita da teorie che anche i bambini di 2 anni smonterebbero, che i geni della calvizie non esistono e che è tutto un artificio per far guadagnare le case farmaceutiche, io lo inquadro come complottista, ignorante come tutti i complottisti.

Sulle farmacie non gli posso dare torto, vorrei tanti € quante volte hanno elargito fregature coi galenici !
 

marlin

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Comunque per la calvizie non si può parlare di geni dominanti o recessivi come per un carattere semplice di tipo mendeliano, sono coinvolti diversi geni, anche se il principale è quello del recettore degli androgeni. In questo caso le forme che danno calvizie sono prevalenti.

Quanto ai tumori ci sono predisposizioni anche qui, l'ambiente e l'alimentazione incidono, ma sempre percentualmente, ossia portano a sviluppare più tumori di qualche punto percentuale a seconda delle varie cause, azzerando queste cause ci sarebbero meno tumori, ma il cancro non sarebbe affatto sconfitto, solo un po' contenuto e in molti casi solo posticipato.

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MA - r l i n
 

tisch

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1 Aprile 2007
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Secondo le statistiche, nel corso della vita, l'80% della popolazione maschile è interessata da alopecia androgenetica.

La percentuale sale cin l'avanzare dell'età. Ora io mi chiedo,e vi chiedo, ma i calvi dove sono? Viaggio molto quotidianamente con i mezzi pubblici e mi capita di notare tanta gente, di calvi francamente ne vedo pochi. Fino ai 30 mi pare che gravissimi problemi non se ne vedano. Dopo inizia qualche diradamento, ancora gestibile.

Salvo casi di calvizie molto aggressive a me pare di non vedere tanti calvi in giro. Due sono le cose: o la calvizie non è così diffusa,oppure il consumo di finasteride e minoxidil e' più diffuso di quanto si pensi.
Poi può anche essere che io, avendo problemi di calvizie, mi soffermo solo su chi non ne ha e questo distorce la mia percezione.

Io credo che bisogna saper leggere i titoli e i dati. Se ti riferisci a questo studio:
l'80% della popolazione maschile è interessata da alopecia androgenetica non significa che l'80% della popolazione maschile è norwood 7, ma che l'80% della popolazione soffre, in vari gradi e forme, di alopecia androgenetica. Anche un ragazzo con un leggero diradamento sul crown soffre di alopecia androgenetica.

Tra l'altro quel numero è preso da uno studio vecchio come il cucco (Hamilton JB. Patterned loos of hair in man: types and incidence. Annals of the New York Academy of Sciences. 1951-53),
quindi andrebbe rivisto con dati più aggiornati e metodi di analisi dei dati migliori (nel 1951 di sicuro non potevi usare Excel e i software di analisi statistica che abbiamo oggi), ma non stento a credere che almeno la metà della popolazione maschile, se non i 2/3, soffra di AGA.
 
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tisch

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Comunque per la calvizie non si può parlare di geni dominanti o recessivi come per un carattere semplice di tipo mendeliano, sono coinvolti diversi geni, anche se il principale è quello del recettore degli androgeni. In questo caso le forme che danno calvizie sono prevalenti.

Non sono un genetista, ma essendo affine all'ambito scientifico ed essendomi trovato mio malgrado a lottare contro tutto questo, ho capito che l'AGA è multifattoriale, esattamente come la predisposizione per il cancro e le malattie cardiache. Sono coinvolti numerosi geni, quindi, come ben dici, la situazione è molto più complessa dei piselli lisci/rugosi di Mendel che ci han fatto studiare fin dalle scuole medie.
La fregatura è che al netto dello stile di vita che è fondamentale (vita sedentaria, pizza e merendine sono più pericolosi di verdura, frutta, sport) pare che i fattori predisponenti all'AGA, siano gli stessi che predispongono alle malattie cardiache e al diabete :confused::censored:



 

marlin

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Infatti le malattie cardiache sono sempre la prima causa di morte e il diabete è sempre più diffuso. Però sono cose così comuni e diffuse che si fa fatica a pensare "perché proprio a me?" 😅

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MA - r l i n
 
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C'è anche da dire che la cultura alimentare specie negli ultimi 20 anni è andata a farsi benedire...si è iniziato ai tempi dei "paninari" con i fast food,ci si è poi evoluti sino ad oggi con aperitivi e apericene intervallati da pizze/panini al volo,cibi al microonde e si è inventato anche l'aperitivo in pasticceria (peggio di così non si poteva fare), mettiamoci poi lavori sedentari negli adulti e vita sedentaria già da infanti che stanno solo al pc/videogame e altro che diabete ....giusto stamane c'era questo tra le notizie
 

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marlin

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Sì appunto, non occorre soffrire di calvizie per preoccuparsi di queste malattie 😅

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tisch

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C'è anche da dire che la cultura alimentare specie negli ultimi 20 anni è andata a farsi benedire...si è iniziato ai tempi dei "paninari" con i fast food,ci si è poi evoluti sino ad oggi con aperitivi e apericene intervallati da pizze/panini al volo,cibi al microonde e si è inventato anche l'aperitivo in pasticceria (peggio di così non si poteva fare), mettiamoci poi lavori sedentari negli adulti e vita sedentaria già da infanti che stanno solo al pc/videogame e altro che diabete ....giusto stamane c'era questo tra le notizie
In questo elenco molto puntuale che hai fatto, hai dimenticato una delle ultime trovate americane che da anni spopola anche da noi: la body positivity.
L'idea iniziale di normalizzare i corpi di persone con disabilità o mutilate o che hanno subito incidenti, è stata completamente stravolta e oggi è diventata una scusa per esaltare l'obesità e la vita sedentaria. Parole come "grassofobia" e "fat-shaming" sono diventate un modo di mettersi sulla difensiva e accusare in anticipo di intolleranza e scarsa inclusività chiunque faccia educatamente notare che ingozzarsi ogni giorno di pizza, patatine, pasta, e poi andare 3 volte a settimana al McDonald, non faccia proprio bene al nostro corpo e diminuisca l'aspettativa di vita. Che forse sarebbe meglio impegnare il proprio tempo nell'accrescere la propria cultura alimentare e fare sport, piuttosto che nel lanciare strali contro la grassofobia ed esaltare stili di vita malsani.

Discorsi simili fatti qui sono i benvenuti perchè siamo persone lucide, razionali e non ideologizzate, ma esci fuori da questa oasi verde che è il forum e prova a portarli su un qualunque social: ti mangiano vivo! Nel migliore dei casi ti danno dell'intollerante, nel peggiore del fascista.

Infatti le malattie cardiache sono sempre la prima causa di morte e il diabete è sempre più diffuso. Però sono cose così comuni e diffuse che si fa fatica a pensare "perché proprio a me?"
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MA - r l i n

Mi chiedo anche quanta fatica si faccia a collegare in modo certo e univoco malattie così diffuse nella popolazione occidentale come AGA e malattie cardiovascolari/diabete, ma immagino gli studi procedano tramite i coefficienti di correlazione.
 
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kiske 202

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Un medico a me caro etichettato come no vax si è trasferito a vivere in Svizzera...è della cultura medica del "medicina solo dove ,ma soprattutto se serve" ,nel senso che se ad es io ipertesto perchè mangio porcheria,salo alla grande e sono sedentario e mi reco da lui ,mi manda prima affa, poi mi spiega che la soluzione non sta nella pastiglietta (che ti rende dipendente e dopo tot il tuo corpo non sarà più in grado di regolare la pressione senza l'aiutino),ma nel cambiare abitudini e stile di vita....ha fatto un discorso sugli zuccheri ....se non ricordo male il corpo necessita di 2 gr al gg....con 1 caffè/cappuccino zuccherato 1 biscotto/brioches superi abbondantemente i 6 gr gg....ora aggiungeteci pane,pasta,pizza,altri 4/5 caffè e chissà cos'altro ....altro che diabete con 30,40 + gr di zuccheri al giorno,sommateci sedentarietà e addio .....zucchero e sale sono in graduatoria i primi 2 veleni al mondo e li mettono ovunque nei prodotti raffinati specie se da forno,le aggiunte poi sono un suicidio (la mia gran fortuna è che detesto il dolce sin da bambino quindi evito anche la frutta se non fruttivendolo bosco e gradisco gli agrumi, in più non uso sale ma solo spezie, sono veg da 15 anni e non uso farine bianche è già una buona cosa)
 

marlin

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In questo elenco molto puntuale che hai fatto, hai dimenticato una delle ultime trovate americane che da anni spopola anche da noi: la body positivity.
L'idea iniziale di normalizzare i corpi di persone con disabilità o mutilate o che hanno subito incidenti, è stata completamente stravolta e oggi è diventata una scusa per esaltare l'obesità e la vita sedentaria. Parole come "grassofobia" e "fat-shaming" sono diventate un modo di mettersi sulla difensiva e accusare in anticipo di intolleranza e scarsa inclusività chiunque faccia educatamente notare che ingozzarsi ogni giorno di pizza, patatine, pasta, e poi andare 3 volte a settimana al McDonald, non faccia proprio bene al nostro corpo e diminuisca l'aspettativa di vita. Che forse sarebbe meglio impegnare il proprio tempo nell'accrescere la propria cultura alimentare e fare sport, piuttosto che nel lanciare strali contro la grassofobia ed esaltare stili di vita malsani.

Discorsi simili fatti qui sono i benvenuti perchè siamo persone lucide, razionali e non ideologizzate, ma esci fuori da questa oasi verde che è il forum e prova a portarli su un qualunque social: ti mangiano vivo! Nel migliore dei casi ti danno dell'intollerante, nel peggiore del fascista.



Mi chiedo anche quanta fatica si faccia a collegare in modo certo e univoco malattie così diffuse nella popolazione occidentale come AGA e malattie cardiovascolari/diabete, ma immagino gli studi procedano tramite i coefficienti di correlazione.
L'elogio del cibo spazzatura ci mancava, ma i grassi non vanno colpevolizzati, quando c'è disponibilità di cibo prevale l'istinto ancestrale all'accumulo di calorie per far fronte ai periodi di carestia e solo una minoranza ha un metabolismo tale da restare magra pur mangiando in abbondanza, poi ci tutte le variazioni possibili grassi che sono golosi impenitenti e altri che facendo sacrifici non calano o se calano poi stanno male per altre cose, ma in generale si tende a riprendere peso e questo avviene anche continuando le diete che si sono mostrate benefiche, cambia proprio il metabolismo (per esempio col digiuno rallenta, per risparmiare risorse).

In statistica medica ci sono strumenti sofisticati per individuare l'incidenza di una condizione sulla morbidità e la mortalità. Di una correlazione se ne parla quando è statisticamente significativa, ossia si evidenzia sotto la luce delle analisi statistiche, ma spesso si fa allarmismo per pochi punti percentuali di differenza che non assicurano a chi fa una vita "perfetta" di evitare il peggio. Come ha detto qualcuno, spesso si fa una vita da malati per morire da sani 😅

Ciao

MA - r l i n