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Le cause dei testicoli piccoli
Le cause dei testicoli piccoli possono essere diverse. L’ipogonadismo, ovvero un ridotto funzionamento delle gonadi, che nell’uomo sono i testicoli, può essere primario o secondario. Nel caso si ipogonadismo primario la causa risiede proprio in uno scarso sviluppo testicolare, di cui è difficile accorgersi prima della pubertà, quando le ghiandole iniziano a esercitare le proprie funzioni. Nell’ipogonadismo secondario, invece, la causa è da ricondurre alle aree del cervello addette alla produzione degli ormoni, l’ipotalamo e l’ipofisi. L’ipogonadismo primario può verificarsi sia come risultato di alcune patologie, come la sindrome di Klinefelter, che come conseguenza di un ‘infiammazione o di una manovra eseguita in maniera errata durante un intervento dovuto, ad esempio, alla torsione del testicolo. Nella sindrome di Klinefelter c’è un cromosoma X di troppo e nella pubertà si manifesta con dei testicoli e un pene più piccoli della norma, a cui spesso si associano una ridotta peluria, ritardo nella crescita della barba, spalle strette e arti lunghi. L’infiammazione dei testicoli, come l’orchite acuta, invece, è spesso dovuta a infezioni batteriche o virali, tra le quali quelle alle vie urinarie, ma può anche essere una conseguenza di alcune malattie veneree tra cui la gonorrea e la clamidia. La forma più diffusa di ipogonadismo secondario, invece, è la sindrome di Kallmann, malattia genetica nella quale, a causa di una difetto dei cromosomi, l’ipotalamo e l’ipofisi non controllano correttamente la secrezione degli ormoni e non si ha lo sviluppo sessuale del soggetto. Tratto distintivo della sindrome di Kallmann, è anche la mancanza dell’olfatto in chi ne è affetto. La cura si basa sulla somministrazione di una terapia ormonale idonea a base di testosterone o di gonadotropine, l’ormone prodotto dall’ipofisi che scarseggia in chi è affetto da questa patologia.
Testicoli piccoli e varicocele
Un’altra possibile causa di testicoli piccoli è il varicocele, una dilatazione delle vene dello scroto, la sacca in cui si trovano i testicoli. Questa patologia colpisce per lo più l’uomo dai 15 ai 25 anni, mentre è raro che si presenti durante la crescita e in età avanzata. Il varicocele può essere primario, se la causa è un malfunzionamento delle valvole della vena testicolare, o secondario se dipende da altre patologie, come un tumore pelvico o addominale. L’unica via per risolvere le complicanze del varicocele, tra le quali l’infertilità, è quella chirurgica.
Varicocele e problemi di erezione, cosa succede
Il varicocele maschile è una patologia che comporta la dilatazione delle vene nello scroto rendendo difficile l’ossigenazione del sangue venoso che affluisce nell’organo e talvolta comportando problemi di erezione. Che fare per risolvere il problema?
Anatomicamente parlando, il sangue affluisce allo scroto attraverso l’arteria testicolare, situata all’interno dell’addome. Il passaggio avviene attraverso una fitta rete di vene, le stesse che fanno in modo di riportare poi il sangue verso l’arteria e da lì al cuore. Quando le vene si dilatano e si sviluppa una condizione di varicocele vi è la possibilità (non sempre è così, va sottolineato, N.d.R.) che l’uomo presenti dei problemi di erezione causati dalla dolore provocato dalla pressione del sangue nelle vene dilatate.
In questo caso le problematiche direttamente collegate alla sfera intima maschile possono essere differenti, come la perdita di erezione durante un rapporto o la debolezza della stessa. Episodi spesso aggravati dallo stato di ansia che si instaura nei pazienti, i quali vedono lesa la propria mascolinità e la capacità di avere un incontro sessuale. A seconda della gravità del varicocele vi è ovviamente un impatto maggiore sullo scroto e sulla capacità del pene di ergersi normalmente come soleva fare prima della comparsa della patologia.
Ma attenzione, questa correlazione “causa-effetto” non è così diretta come possa sembrare ad un primo sguardo. Anzi, di norma gli specialisti tendono a voler approfondire in modo molto serio la motivazione posta dietro ad una erezione debole o alla perdita della stessa in concomitanza con una diagnosi di varicocele. Questo perché vi sono maggiori possibilità che vi siano delle conseguenze sull’erezione se non si rispetta una seria tabella di marcia nella convalescenza dall’operazione di varicocele piuttosto che come “effetti collaterali” causati dalla malattia.