L'amore è una sorta di droga?

batgirl

Utente
28 Giugno 2003
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2,015
Ho letto una discussione sull'argomento, anche se a mio parere, l'idea di amore lí viene confusa con quella di passione amorosa o di infatuazione. Secondo il direttore del Neuroscience Research Institute alla Old Westbury di New York, l'amore, psicologicamente parlando, non sarebbe altro che la soddisfazione di un desiderio che potrebbe essere pure associato al raggiungimento di una certa stimolazione sensoriale. Cosí essendo, di mezzo, ci sarebbero gli stessi concetti di piacere, gratificazione e dipendenza, che troviamo nei dipendenti chimici.
Inoltre, molti studiosi,ancora secondo questo articolo, parlano delle somiglianze fra la dipendenza generata dall'amore in paragone a quella delle droghe.
Possiamo davvero definire l'amore per poter cosí paragonarlo alla drogao a qualsiasi altra cosa? In che punti nei rapporti amorosi, veramente si manifesta la dipendenza? Possiamo dire che la dipendenza sia amore o soltanto insicurezza? Fino a che punto possiamo dire che l'amore ci provoca effetti allucinogeni oppure, fino a che punto l'amore invece di libertare, schiavizzerebbe?
Cosa pensate voi?
 

batgirl

Utente
28 Giugno 2003
12,792
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Ho letto una discussione sull'argomento, anche se a mio parere, l'idea di amore lí viene confusa con quella di passione amorosa o di infatuazione. Secondo il direttore del Neuroscience Research Institute alla Old Westbury di New York, l'amore, psicologicamente parlando, non sarebbe altro che la soddisfazione di un desiderio che potrebbe essere pure associato al raggiungimento di una certa stimolazione sensoriale. Cosí essendo, di mezzo, ci sarebbero gli stessi concetti di piacere, gratificazione e dipendenza, che troviamo nei dipendenti chimici.
Inoltre, molti studiosi,ancora secondo questo articolo, parlano delle somiglianze fra la dipendenza generata dall'amore in paragone a quella delle droghe.
Possiamo davvero definire l'amore per poter cosí paragonarlo alla drogao a qualsiasi altra cosa? In che punti nei rapporti amorosi, veramente si manifesta la dipendenza? Possiamo dire che la dipendenza sia amore o soltanto insicurezza? Fino a che punto possiamo dire che l'amore ci provoca effetti allucinogeni oppure, fino a che punto l'amore invece di libertare, schiavizzerebbe?
Cosa pensate voi?
 

batgirl

Utente
28 Giugno 2003
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Ho letto una discussione sull'argomento, anche se a mio parere, l'idea di amore lí viene confusa con quella di passione amorosa o di infatuazione. Secondo il direttore del Neuroscience Research Institute alla Old Westbury di New York, l'amore, psicologicamente parlando, non sarebbe altro che la soddisfazione di un desiderio che potrebbe essere pure associato al raggiungimento di una certa stimolazione sensoriale. Cosí essendo, di mezzo, ci sarebbero gli stessi concetti di piacere, gratificazione e dipendenza, che troviamo nei dipendenti chimici.
Inoltre, molti studiosi,ancora secondo questo articolo, parlano delle somiglianze fra la dipendenza generata dall'amore in paragone a quella delle droghe.
Possiamo davvero definire l'amore per poter cosí paragonarlo alla drogao a qualsiasi altra cosa? In che punti nei rapporti amorosi, veramente si manifesta la dipendenza? Possiamo dire che la dipendenza sia amore o soltanto insicurezza? Fino a che punto possiamo dire che l'amore ci provoca effetti allucinogeni oppure, fino a che punto l'amore invece di libertare, schiavizzerebbe?
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khil

Utente
6 Febbraio 2004
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E'una dipendenza chimica e separatamente anche psichica.Poi quella chimica da sola ne dà una psicologica.E' un disastro.Io mi sono curato bene già 25 anni fa e ne sono uscito.

ma la stima e l'affetto profondo mancano in questo conteggio......da quelli non si guarisce.[^]
 

batgirl

Utente
28 Giugno 2003
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Chimica in che senso, Khil? Per la produzione della dopamina e della noradrenalina che accade spesso negli stati di ansia ed eccitazione propri dell'inizio dei romanzi o per altro? Spiegami meglio perché non ho capito abbastanza bene, in specie la parte finale. Sei guarito della dipendenza chimica che l'amore provocherebbe, anche se segui stimando ed avendo un profondo affetto per il tuo partner?!
 

khil

Utente
6 Febbraio 2004
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La passione è certamente chimica, dopamina, adrenalina, serotonina etc etc, la quale dà dipendenza.Poi c'è una dipendenza psichica, data dalle abitudini...dalla semplice vicinanza di quella data persona.Poi però ci sono cose che sfuggono all'analisi strumentale e sono la stima e l'affetto.....queste cose si trovano soprattutto nell'amicizia in modo assolutamente svincolato dalla chimica anche se la dipendenza data dalla consuetudine permane anche nell'amicizia.

io da anni e anni ormai sono insensibile alla chimica.
[X]
 

batgirl

Utente
28 Giugno 2003
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Sei insensibile solo alla Chimica oppure alla Fisica?[:D]
Sai, Khil, sono di accordo che la stima e l'affetto sfuggono a qualsiasi categoria di paragone o classifica. A mio avviso, quello che ti lega a B e non a A sarebbe qualcosa di carattere animico, chimico(nel senso di miscela di atomi diversi),inconsciente.
Cmq, a mio avviso questa cosiddetta dipendenza data dalla consuetudine più che altro è un meccanismo di difesa che abbiamo svolto dalla paura di svincolarsi da qualcosa. Freud forse lo legherebbe ad un ritorno alla prima separazione che subiamo, quale quella materna nell'atto del parto. Il fatto è che ogni stacco per noi ci appare come una sorta di morte e penso che sia la paura da questa morte simbolica che ci fa provare questo tipo di dipendenza anche qdo tutto ormai è morto.
 

khil

Utente
6 Febbraio 2004
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il termine dipendenza usato per definire atteggiamenti sociali e interrelazionali indica sempre il superfluo che tiene in vita le relazioni e che a noi appare invece come indispensabile e vitale.
 

batgirl

Utente
28 Giugno 2003
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La questione forse, sarebbe indagare come mai una cosa superflua può avere per uno il carattere quasi sacro di indispensabile e vitale. Indagare...Indagarsi...Cercare di capire come mai la ragione che, dovrebbe svelarci le cose, ci acciechi.
A proposito, di sacro, avevi ragione qto riguarda alla religiosità cromossomica.
 

khil

Utente
6 Febbraio 2004
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la cosa si fa seria,,,la religiosità cromosomica non dovevi tirarla fuori...[:O][:O]
 

ivobernardini

Utente
20 Agosto 2006
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A me non piace molto essere innamorato perchè perdo la mia fantastica LUCIDITA' e sottovaluto difetti e aspetti che se non fossi innamorato vedrei in modo pieno e concreto.
Ecco perchè poi prendo delle cantonate.
Preferirei anzichè essere innamorato, galleggiare ed essere me stesso; si puo' stare bene e anche fare dell'ottimo sesso cosi'. Ma uno rimane se stesso e si sta anche meglio a mio parere: si pena di meno.
Abbasso l'amore!
 

sal77

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14 Agosto 2006
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Credo che bisogni fare una piccola distinzione tra amore e innamoramento, per me sono due cose sensibilmente differenti.
L'innamoramento ha un coinvolgimento emotivo superiore per cui è vero può essere un pò allucinogeno nel senso che si vede solo il meglio di una persona e i difetti passano in secondo piano non contando niente, mentre l'amore presuppone si coinvolgimento, ma anche amando si resta più distaccati e razionali.

A parte ciò non penso certo che l'amore schiavizzi..ma che salvi.


 

gabriele79

Utente
8 Settembre 2006
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Per me è vero, il problema però alla fine è sempre uno, che essere contemporaneamente osservatore ed osservato porta sempre a risultati più o meno ambigui, così in fisica, così in tutte le scienze derivate...
L'uomo è un mammifero, meglio ancora, un essere vivente, e come tale ha in se una quantità di informazioni che lo spingono a riprodurre quelle medesime informazioni, deve essere così, altrimenti l'uomo medesimo, o qualsiasi altro vivente, non sarebbe in essere. Ciò comporta che molte delle cose che noi diamo per scontate o come oggettive, in realtà lo siano molto meno di quanto appaiano, e siano invece totalmente soggettive alla nostra condizione. Se parlate con qualunque persona media, soprattutto adolescenti,ma non solo, noterete che la loro vita è totalmente dominata da queste ovvietà, le quali vengono portate a fondamento dello sviluppo della persona.
E forse è vero, alla fine l'evoluzione chiede solamente la riproduzione, possibilmente con un partner dotato di geni maggiormente adattabili possibili, e ai propri, e all'ambiente esterno, di qui la bellezza, e l'esaltazione di essa data dagli umani, i quali hanno una cultura che permette di modificare taluni fattori che altrimenti seguirebbero il corso bruto della natura.
Io però non mi voglio adeguare a questo stato di cose, e sono convinto che in un senso ancora più ultimo l'esistenza travalichi anche la necessità riproduttiva. Sono arrivato a questa conclusione dopo lunghe meditazione, e anticipo subito che sono del tutto alieno a pseudo discorsi spirituali o metafisici, la mia è una conclusione logica tratta dalle attuale conoscenze della fisica moderna, la quale a sua volta è di là da essere definitiva, ma da qualche parte bisogna pure appoggiarsi visto che non sia onniscenti.
Tornando più strettamente in tema, sì, penso che la cosa possa essere assimilata ad una droga naturale, visto che la ricerca del piacere, e la mancanza di esso danno praticamente gli stessi effetti (tranne quelli devastantemente negativi a livello fisiologico delle droghe classiche, chiaro). D'altro canto non penso si possano scindere le due cose, l'amore nasce dalla passione fisica, è inutile che ci prendiamo in giro, come diceva batgirl se con B scocca quella ca**o (scusate il francesismo ma l'ho udito troppe volte come una scusa per non darmi neanche una possibilità di conoscenza) di scintilla, e con A no, si sceglierà B a priori. Nessuno mai sceglierà A perché, a lungo termine, potrebbe essere un compagno di vita migliore per altri motivi.
Poi, è chiaro, giungono altre cose, come l'abitudine, la comodità, il semplice affetto, visto che la bellezza, né dura per sempre, né l'animale uomo è spinto dai propri ormoni a rimanere fedele ad un unico partner nel corso di periodo medio-lunghi.
 

batgirl

Utente
28 Giugno 2003
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Citazione:Messaggio inserito da sal77
Credo che bisogni fare una piccola distinzione tra amore e innamoramento, per me sono due cose sensibilmente differenti.
L'innamoramento ha un coinvolgimento emotivo superiore per cui è vero può essere un pò allucinogeno nel senso che si vede solo il meglio di una persona e i difetti passano in secondo piano non contando niente, mentre l'amore presuppone si coinvolgimento, ma anche amando si resta più distaccati e razionali.

A parte ciò non penso certo che l'amore schiavizzi..ma che salvi.





Quoto al 90% Sal!!! Penso che i difetti seguono essendo visti;ma, la curiosità di vivere le sensazione, in quel caso è più intensa della voglia di ragionare.
 

batgirl

Utente
28 Giugno 2003
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Gabriele, da quello che ho letto condividi il parere degli scienziati in questione. Allora, lontano delle teorie, nella pratica cosa si opera in te qdo ti innamori? Oltre all'infatuazione, potresti dire di aver ormai amato qualcuno? A tuo avviso, è diverso di innamorarsi?
 

batgirl

Utente
28 Giugno 2003
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Citazione:Messaggio inserito da ivobernardini
Preferirei anzichè essere innamorato, galleggiare ed essere me stesso; si puo' stare bene e anche fare dell'ottimo sesso cosi'. Ma uno rimane se stesso e si sta anche meglio a mio parere: si pena di meno.


Ivo mai penserei che un latin lover come te rinunciasse a quel brivido che ci da l'infatuazione.
Cmq, visto che preferisci il piacere in sé a quella qualcos'altra che solo un innamorato prova, ti ricordo che gli studiosi inglesi dicono che il cioccolato dia più piacere di qualsiasi bacio innamorato.Certo, penso che loro non hanno mai baciato qualcuno con cioccolato sulle labbra, per capire che si può andare pure oltre...Ma, sia come sia, proviamolo!!!
choco1od5.gif
 

khil

Utente
6 Febbraio 2004
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La somma degli addendi non dà necessariamente come risultato un numero intero positivo che abbia valore maggiore di ognuno dei due.


in poche parole.....più semplice è meglio è.[sp][sp]