La bellezza

release

Utente
12 Aprile 2005
206
0
165
Citazione:Messaggio inserito da basilio
ciao Billy Corgan, ha un bel viso ed una testa proporzionata fatta bene e 2 bei occhi azzurri...è facile che stia bene anche calvo..ma non tutti sono come lui..cè gente che non ha un bel viso, o che magari ha la testa appuntita o magari troppo piccola...e quindi diffcilmente strà bene rasata o calva...ci vuole fortuna anche li...[:)]


Basilio


scusa ma se uno ha un brutto viso che fa lo copre coi capelli? ovvio che se uno non e' bellissimo nei canoni di bellezza odierni con o senza capelli e' perfettamente la stessa cosa.
 

basilio

Utente
25 Febbraio 2004
4,203
0
915
Ciao Rlease diciamo che i capelli aiutanoa coprire un brutto viso..sono un po me delle tende virtuali...tanta gente ha dei caplli magnifici con un taglio eccezionale s embra bella...

Ciao

Basilio
 

release

Utente
12 Aprile 2005
206
0
165
non ci sarebbero brutti a sto mondo allora o.o. scusate ma io vedo brutti pelati e brutti con capelli nella stessa percentuale di gente bella coi capelli o brutta coi capelli <.<
 

bart

Utente
5 Febbraio 2005
108
0
165
Beh naturalmente non dobbiamo prendere d'esempio i poli opposti. Nel senso che una persona veramente brutta lo è con o senza capelli. Ma una persona accettabile con i capelli lo diventa meno senza.
Inutile prendere i casi dei belloni o bruttoni. Basta semplicemnte essere consapevoli che una persona carina, una volta senza capelli tenderà a perdere sul piano estetico!
Credo che basilio si riferisca a questo, giusto perchè credo che la maggior parte degli uomini si possa collocare appunto in tale esempio, né belloni né bruttoni, semplicemnte ragazzi magari presentabili che con la chierica e/o la stempiatura perdono bellezza. Tutto qui.
 

release

Utente
12 Aprile 2005
206
0
165
Citazione:Messaggio inserito da Bart
Beh naturalmente non dobbiamo prendere d'esempio i poli opposti. Nel senso che una persona veramente brutta lo è con o senza capelli. Ma una persona accettabile con i capelli lo diventa meno senza.
Inutile prendere i casi dei belloni o bruttoni. Basta semplicemnte essere consapevoli che una persona carina, una volta senza capelli tenderà a perdere sul piano estetico!
Credo che basilio si riferisca a questo, giusto perchè credo che la maggior parte degli uomini si possa collocare appunto in tale esempio, né belloni né bruttoni, semplicemnte ragazzi magari presentabili che con la chierica e/o la stempiatura perdono bellezza. Tutto qui.



non perdono bellezza cristo santo. quando ti rasi la barba perdi bellezza? semplicemente sei nato con i capelli ed il cambiamento fa male. se tu non fossi nato con i capelli ti saresti abituato al tuo aspetto. non ho mai visto un brutto ammazzarsi tutti i santi i giorni per il suo aspetto fisico, ci e' nato e basta. invece noi soffriamo un cambiamento ed e' per questo che ci vediamo brutti. ma ad una persona che ci vede per la prima volta noi siamo quelli. E nella stessa bellezza.

Se proprio non ci si puo' vedere e si vede la pelata come un tumore, allora vai da cesarone, guarda schillaci non sembra a prima vista.
Per il resto mi fa solamente schifo tutto questo soffrire inutile QUANDO C'E' GENTE CHE SOFFRE PER ALTRO. è un peccato, un peccato morale, per ogni tipo di spiritualita' religiosa o meno. Si VEDE CHE STATE BENE E CHE NON AVETE MAI AVUTO PROBLEMI NELLA VITA. sono contento per voi.
 

clifford

Utente
24 Ottobre 2004
451
0
265
Citazione:Messaggio inserito da Release
Citazione:Messaggio inserito da Bart
Beh naturalmente non dobbiamo prendere d'esempio i poli opposti. Nel senso che una persona veramente brutta lo è con o senza capelli. Ma una persona accettabile con i capelli lo diventa meno senza.
Inutile prendere i casi dei belloni o bruttoni. Basta semplicemnte essere consapevoli che una persona carina, una volta senza capelli tenderà a perdere sul piano estetico!
Credo che basilio si riferisca a questo, giusto perchè credo che la maggior parte degli uomini si possa collocare appunto in tale esempio, né belloni né bruttoni, semplicemnte ragazzi magari presentabili che con la chierica e/o la stempiatura perdono bellezza. Tutto qui.



non perdono bellezza cristo santo. quando ti rasi la barba perdi bellezza? semplicemente sei nato con i capelli ed il cambiamento fa male. se tu non fossi nato con i capelli ti saresti abituato al tuo aspetto. non ho mai visto un brutto ammazzarsi tutti i santi i giorni per il suo aspetto fisico, ci e' nato e basta. invece noi soffriamo un cambiamento ed e' per questo che ci vediamo brutti. ma ad una persona che ci vede per la prima volta noi siamo quelli. E nella stessa bellezza.

Se proprio non ci si puo' vedere e si vede la pelata come un tumore, allora vai da cesarone, guarda schillaci non sembra a prima vista.
Per il resto mi fa solamente schifo tutto questo soffrire inutile QUANDO C'E' GENTE CHE SOFFRE PER ALTRO. è un peccato, un peccato morale, per ogni tipo di spiritualita' religiosa o meno. Si VEDE CHE STATE BENE E CHE NON AVETE MAI AVUTO PROBLEMI NELLA VITA. sono contento per voi.

Al disagio che ogni tanto ancora provo perchè ritengo che con i capelli mi sia stato tolto anche qualcos'altro, come il diritto a poter amare ed essere ricambiato, si aggiunge, quando non sto bene con me stesso, e la cosa ancora mi capita, i sensi di colpa perchè, come hai rilevato tu, sto male per una cosa che, obiettivamente, presa nel modo giusto, non dovrebbe impensierire un uomo di quasi 30 anni.
D'accordo.
E' vero, c'è gente che sta male davvero, che è malata, che non riesce ad arrivare a fine mese, che perde il lavoro e va tutelata (e con il lavoro che faccio entro spesso a contatto con gente che è veramente in difficoltà), ed è gente a cui va tutta la mia solidarietà e che cerco anche di aiutare, anche se faccio sempre poco rispetto al necessario.
Tuttavia, banalmente, e, dato che mi reputo intelligente, con grande sofferenza ammetto di non riuscire ancora a stare completamente a mio agio nei miei nuovi (da 10 anni ormai!)panni di pelato.
Hai colto quando dici che soffriamo il cambiamento. In realtà, infatti, il trauma della calvizie è legato strettamente al concetto di lutto. Noi soffriamo la perdita dei capelli, come se, con le dovute proporzioni, ci fosse morto un caro e non riuscissimo a farcene una ragione.
L'elemento che ci disturba è il distacco, la perdita. Questo elemento, però, ha la sua origine in causa più profonde, più radicate rispetto alla banale perdita dei capelli.
Voglio dire, in alcuni di noi il problema esplode in tutta la sua pienezza. In altre persone la caduta dei capelli viene vissuta con la massima tranquillità, come un fenomeno maschile parafisiologico quale esso è.
E allora quale è la differenza tra chi soffre e chi no?
La differenza sta nel vissuto delle persone. Coloro che soffrono danno la colpa del loro disagio ai capelli ed alla loro mancanza, ma, in realtà, la loro sofferenza ha origini più profonde e NULLA ha a che vedere con la AA.
Ora, capire questo è il primo passo.E l'ho compiuto. Il successivo è di smettere di stare male. Ancora non ci riesco. Ancora do la colpa dei miei insuccessi alla calvizie. MA razionalmente so che essa è solo un comodo ALIBI.
Un abbraccio!
 

khil

Utente
6 Febbraio 2004
1,883
1
615
Clifford,in 10 anni avresti dovuto almeno intuire l'origine vera dei tuoi problemi,catalizzati come dici nel problema calvizie.Che quest'ultima sia spesso il falso problema è acquisizione ormai acclarata.
Siccome ti reputi intelligente metti a frutto il 'processore' o se già l'hai fatto racconta,sarebbe più interessante,di quali problemi sei paradossalmente riuscito ad identificare dentro di te grazie alla calvizie che ha in qualche modo innescato questa presa di coscienza...
 

bart

Utente
5 Febbraio 2005
108
0
165
Mi sono gia espresso su questo tema in altri post, continuo a credere che chi soffre maggiormente per la perdita dei capelli non debba necessariamente essere una persona insicura o con chissà quale paranoia.
Per quanto riguarda la presunta moralità alla quale Release fa riferimento non commento, semplicemente perchè è un discorso oramai esacerbato e trattato fino allp sfinimento.
Mi limito a dire che ognuno ha il proprio trascorso di vita e in base a questo recepisce ed elabora in maniera diversa da altri le casualità della vita.
 

cibelli

Utente
19 Novembre 2003
2,548
0
615
quoto Bart...poi non concordo affatto con questo discorso :per il resto mi fa solamente schifo tutto questo soffrire inutile QUANDO C'E' GENTE CHE SOFFRE PER ALTRO. è un peccato, un peccato morale, per ogni tipo di spiritualita' religiosa o meno. Si VEDE CHE STATE BENE E CHE NON AVETE MAI AVUTO PROBLEMI NELLA VITA. sono contento per voi.....che per ogni male hai dato un valore e poi calcoli quale è maggiore?
...no nella vita si dà un peso alle cose a seconda anche dei momenti,ci sono momenti che daresti l'anima per vincere una partita di pallone....ma secondo il tuo ragionamento potrei dire che giocare a pallone non è nulla rispetto a molte altre cose quindi è un immoralità aver perso quelle due ore quando c'è gente che ha bisogno di un aiuto!...certe volte un male banale può fare più danni di uno serio....certo se poi si fa un confronto su due mali presi nello stesso momento di sicuro la mente reagisce a quello che più rappresenta una minaccia di vita ma che non è detto sia più difficile da curare!..spero sia riuscito a dare l'idea di ciò che intendevo
 

clifford

Utente
24 Ottobre 2004
451
0
265
Citazione:Messaggio inserito da khil
Clifford,in 10 anni avresti dovuto almeno intuire l'origine vera dei tuoi problemi,catalizzati come dici nel problema calvizie.Che quest'ultima sia spesso il falso problema è acquisizione ormai acclarata.
Siccome ti reputi intelligente metti a frutto il 'processore' o se già l'hai fatto racconta,sarebbe più interessante,di quali problemi sei paradossalmente riuscito ad identificare dentro di te grazie alla calvizie che ha in qualche modo innescato questa presa di coscienza...

Khil, quando cominci a perdere i capelli a 16 anni sei forse troppo piccolo per cominciare a capire certi meccanismi. Tutto qui.
Un abbraccio.
 

clifford

Utente
24 Ottobre 2004
451
0
265
p.s. khil, se ti raccontassi i miei problemi, ho come l'impressione, che avresti da ridire...
Ciao!
 

cibelli

Utente
19 Novembre 2003
2,548
0
615
scusa clifford ma non mi sembra da poco avere dei problemi dovuti ai capelli vista l'età in cui li hai iniziati a perdere...poi te sai se i problemi erano altri,ma non credi che se avessi avuto i capelli ancora per molti anni la cosa sarebbe stata influente sulla tua sicurezza?quella è in genere l'età dell'apparenza e certe esperienze possono segnare.
 

clifford

Utente
24 Ottobre 2004
451
0
265
Guarda cibelli, sicuramente hanno influito...acuendo le difficoltà di determinate situazioni!
Al di là di questo, tutti noi abbiamo avuto delle difficoltà nella vita e molte altre ne avremo. Non voglio dire di essere stato sfortunato, anzi!
Dico solo che spesso i capelli nascondono altro, oltre che la testa[ov]!
Cmq, non è di me che voglio parlare. Voglio solo ribadire che sicuramente l'alopecia androgenetica, soprattutto se intervenuta in età giovanile, crea un coacervo di problemi, acuendo, spesso, molte insicurezze che in quell'età sono anche normali, ma che, in conseguenza della situazione psicologica che si viene a determinare anche per la caduta dei capelli, rischiano di diventare una costellazione psichica. Di diventare cioè parte dell'individuo stesso, con grossi danni alla vita di relazione.
Saluti![X]
 

khil

Utente
6 Febbraio 2004
1,883
1
615
sbagli Clifford.....lungi da me voler giudicare chicchessia per il solo gusto di farlo,a maggior ragione se tu decidessi di esporre pedagogicamente i tuoi problemi.Dico invece che in questo caso il tuo vissuto aiuterebbe molto chi si trova nelle stesse condizioni,innanzitutto togliendo il coperchio di rassicurante ipocrisia
a quelli che come dici tu sono,abbastanza spesso,i veri problemi celati
o 'sintetizzati' dalla calvizie.per quel pochissimo che vedo da quà hai tutti gli strumenti per farlo.
 

clifford

Utente
24 Ottobre 2004
451
0
265
Ragazzi, ringrazio davvero per l'attenzione. MA parlare di sé non è semplice, tantomeno in un forum pubblico. E' vero che non mi vedete in faccia, ma il pudore resta.
Cmq khil, pedagogicamente mi sembra un termine un pò polemico. Io non sono il pedagogo di nessuno, sia chiaro. Esprimo i miei pensieri e le mie impressioni nel forum deputato ai riflessi psicologici della calvizie, spero, senza offendere nessuno.
Tutto qui.
Un abbraccio.
 

khil

Utente
6 Febbraio 2004
1,883
1
615
pedagogicamente è assolutamente in buona fede clifford,nel senso che se tu scegliessi di raccontare altro sono convinto che l'effetto sarebbe davvero pedagogico,senza polemica e ironia.provaci ti ascolterei con interesse.
 

release

Utente
12 Aprile 2005
206
0
165
non capite il perchè della mia frase moralistica poichè non avete vissuto altro. La sofferenza vostra (e fu' mia) si sviluppa e si manifesta nella stessa entità di quando accade veramente un qualcosa di brutto (un malattia, una morte e simili). Proprio questo critico. Se ci fosse veramente una razionalizzata visione oggettiva di tutte le situazioni esistenti nel mondo dove si puo' soffrire, SONO CERTO che nessuno soffrirebbe piu' per i capelli.

Ma noi viviamo in un mondo nostro, EGOISTA, dove il nostro male è il massimo male e la massima sfiga esistente. Consiglio,(e continuo con il mio pensiero moralistico poichè lo ritengo indubbiamente giusto, come una bibbia scritta. NON SOGGETTA AD INTERPRETAZIONI), di visitare un corridoio di un qualsiasi ospedale. Magari con dei bambini che soffrono di leucemia e che i capelli non ce l'hanno per le cure. Consiglio di vivere vicino al male degli altri così tanto da poter essere investito da esso, così tanto da poter essere coinvolto emotivamente. Allora avrete toccato l'1% del male di quello che esiste in questo mondo, ed allora vi SENTIRETE FORTUNATI DI ESSERE PELATI.
O meglio vi sentirete fortunati di essere Voi, di poter sorridere. Di poter respirare bene ecc.

Considerare i capelli come una sfortuna ovviamente è un peccato mortale, immaginarsi martiri in croce flagellati da continue frustate in un bagno di sangue per dei peli, E' DA BESTIE, e mi fa sorridere.

Scusate la schiettezza ma la verità è questa.

ps: io non pecco di saccenza, ho vissuto male anche io l'a.a ma solo perche' avevo, insieme ad essa, altri problemi ben piu' gravi, che hanno evidenziato il tutto. Cercate, voi che vivevate bene prima dell'a.a, di non lasciarvi stuprare da un male fittizzio di aria e polvere. credo di aver capito, sto mettendo in moto dei meccanismi. fatelo anche voi. Siamo tutti deboli dentro questa società, siamo come le regazzine che amano il cantante di turno belloccio non per la sua arte ma per la sua bellezza. MA non è colpa della regazzina ne del cantante, è colpa del ripetersi continuo di determinate immagini che ci vengono proposte fino alla nausea ai nostri recettori visivi, e questo ci condiziona. Ci lobotomizza. Ci rende schiavi di interessi ben nascosti, fatiscenti e superiori. Ci sono tante cose che non vanno, siamo parte di una società ma possiamo fare bel viso a cattivo gioco. Cioe' essere in essa, viverci da lobotomizzati, coscienti pero' delle verita esistenti. Questo ovviamente perchè non si puo' scappare dal complesso meccanismo del mondo sviluppato di oggi, a meno che non si scappa vivere in qualche posto sperduto a vivere da soli.

State bene ed in pace.
 

khil

Utente
6 Febbraio 2004
1,883
1
615
anche nel tuo caso release,tu come clifford da ex-o quasi tali-sofferenti psicologicamente per il problema calvizie, potreste parlare dei legami tra quella che era (è) la vostra sofferenza e il resto dei vostri problemi di allora (ora) e poi di come li avete superati( o li state superando).Il monito o la riflessione critica vanno benissimo,ma in questi casi il racconto di un esempio vissuto è certamente meglio
e aiuta di più gli altri ad immedesimarsi e trovare con i suggerimenti altrui ognuno la propria via di risoluzione.
 

bart

Utente
5 Febbraio 2005
108
0
165
Release[;)],
Prima di tutto, lo dico senza sarcasmo, ti ringrazio dell'invito che porgi a tutti noi, e cioè quello di cercare di non soffrire.
Ma quello che, con tutto rispetto, ti ostini a ripetere, è che non capiamo i tuoi moralistici (giusto per riprendere il termine) discorsi poichè non avete vissuto altro.
Credo che tu non abbia né le motivazioni né le prove (se proprio dovessimo entrare in tali minimalismi) per propinarci questa sentenza. Non capisco come tu possa convincerti di una cosa del genere. Io, personalmente, non mi permetterei mai di dare opinioni né sul tuo vissuto né su quello altrui.
Tu ci inviti ad un assoluto senso di oggettivismo che nella realtà non esiste e non esisterà mai.
Tu ci inviti a visitare un corridoio di rianimazione per capire meglio chi soffre? Io ti rispondo semplicemente che la sofferenza è a portata di mano in qualunque angolo del mondo, ma non per questo devo inibirmi dalle piccole delusioni del mio piccolo spaccato di vita.
Non mi dilungo anche se mi piacerebbe discutere con te.
Un saluto a tutti!
 

release

Utente
12 Aprile 2005
206
0
165
Bart: semplice. Se sapessi, se solo provassi ad immaginare, ti sentiresti un pò schifo e forse non saresti qui sul forum. E forse non perderesti tempo a guardarti allo specchio, ma respireresti. Il nostro egoismo ripeto, ci traumatizza e ci rende il nero piu' nero di quanto non lo sia. Basta guardare le tonalità di colore della vita di altri ben piu' sfortunati, ma capisco che è uno sforzo che difficilmente si fa'. Solo gesu' cristo nella storia (e non parlo di religione) ha provato veramente compassione soffrendo per gli altri. Manca questo nel mondo di oggi, compassione. Se tu soffrissi, e ti rendessi conto dell'altra persona piu' sfortunata ti sentiresti fortunato.

Per questo parto a parlare di concetti indiscutibili, poichè non credo esistano eccezioni. torno a ripetere che se tu fossi un medico e stessi sempre all'ospedale vivendo ogni giorno il trauma emotivo di altri, forse non staresti male per cosi' poco. che e' quello ragazzi,POCO, non valorizziamo tanto questo male che e' sbagliato. Nei limiti si valorizza per l'informazione e per fare qualcosa, ma nei limiti. niente di piu' niente di meno.

Se tutti avessimo compassione, avremmo uno spaccato del male che gira in questo mondo. Avremmo cosi' i veri valori della vita, e non quelli fittizi.