Allora prendi le caratteristiche di Artiglio che vanno abbastanza in voga e sono un sicuro successo.
Ti propongo comunque un soggetto:
un tizio, che dai 13 ai 19 viene sfottuto perché timido dai bulli pieni di capelli. Verso i 21 anni, ormai fuori dalla terrificante adolescenza, prende sicurezza in sé e da brutto anatroccolo si trasforma in bellissimo cigno. Ma l'illusione dura solo il giro di 3 mesi. A 21 e mezzo, sopraggiunge l'Aga, repentina e inaspettata che inizia a mangiarlo vivo. Sprofonda nella paranoia. A questa si aggiungono gli sfottò degli ex bulli e anche degli amici stretti. Le giornate diventano un incubo, gli si mangiano i soldi prima il farmacista del posto proponendogli la famosa Cre.....a, poi ci sono altri soldi buttati a go go in cerca di rimedi disperati. Sottolinea bene la fase parassitaria in cui le tue disgrazie sono la fortuna di altri. Arriva a 25 anni, legge su un giornale dell'uso di finasteride e va dal Dermatologo serio. Inizia ad impasticcarsi e a lozionarsi, puzza di progesterone sulla testa e si aggiungono pure un po' di effetti collaterali. Spreca i suoi anni migliori senza trombare, sempre concentrato sui suoi capelli. Di colpo arriva a 40 anni, senza che se ne sia accorto, il tempo passa, impanzisce invecchiando a sua insaputa (perché sempre troppo concentrato sui capelli) e iniziano a dargli del Lei i ragazzi di 25-30 anni, ma lui vuole sentirsi giovane a tutti i costi. Ormai l'aga, nonostante sia stata rallentata, ha fatto comunque parecchi danni. Si passa allora al tapianto come estrema ratio, dopo aver buttato 150 euro a visita, per molte visite. Stress a non finire. Si passa finalmente al trapianto, dal chirugo che si è scelto sbattendo la testa su internet. Effetto così così, diciamo passabile. Ormai inizia ad avere l'aria di un ridicolo pappagallo giovanilistico ma non se ne rende più conto. Torna dai suoi vecchi amici e parenti gasato, i quali lo sgamano e sotto sotto iniziano a chiamarlo parruccone. Lui casualmente lo viene a sapere e di nuovo sprofonda, non più nella paranoia, ma in un primo accenno di psicopatia. ma la situazione si aggrava. I capelli vecchi continunano a cadere, di nuovo farmaci, pasticche, pisello moscio, ipotesi secondo trapianto. Viene lasciato dalla fidanzata perchè sa che lo chiamano parruccone, gli danno del senza palle perché non ha saputo affrontare la calvizie. Il lavoro diviene sempre più precario. Si profila una vita schifosa. Mi fermo qui perché a questo punto ti potrai sbizzarrire.... Apoteosi nel finale mi raccomando... sceglilo tu, seguendo i consigli di Artiglio. Voglio solo che nella coda ci sia un finto servizio di giornalisiti ebeti, che con la solita nonchalance dicono l'uomo ngli ultimi tempi soffriva di disagi psichici legati alla perdita del lavoro o altre boiate del genere. E subito dopo danno un servizio che titola Addio Calvizie, in giappone hanno scoperto l'ingrediente segreto per sconfiggerla: il Wasabi. Insomma fantasia e concretezza per un racconto di successo su questa società piena di disgrazie che finiscono nell'indifferenza.
Ti propongo comunque un soggetto:
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