Il viaggio ed il tempo
Il viaggio è in soffitta, nascosto fra le foto e le cornici ingiallite, tra la tecnologia moderna che ormai è vecchia ed i ricordi ed i giocattoli.
E’ lì, oltre il tempo, sia chiaro…
…perché se il viaggio è la distanza, allora questa i secondi non possono certo sfiorarla.
La distanza fra due luoghi è il viaggio.
Il ricordo è forse uno dei viaggiatori più originali.
Aldilà di quanto si poteva facilmente dedurre esula incredibilmente dal tempo, che nient’altro è che logorio.
Non percorre forse la distanza fra due avvenimenti?
Annulla il logorio, stralcia il tempo e ci riporta immagini limpide e cristalline.
Immaginazione, appunto.
La differenza tra un viaggio metafisico,come quello del ricordo, ed uno fisico è tutta qui.
Tra l’immaginazione e la sensazione.
E se è magico rompere le barriere viaggiando con l’immaginazione, non è altrettanto dolce il profumo di un luogo che vediamo una sola volta nella nostra vita?
Un tramonto in Guinea, il caos povero e sporco di una Favelas a Rio,la Transiberiana dall’Europa al Pacifico, il rumore dei clacson al centro di Roma, l’intermittenza epilettica delle insegne di Las Vegas.
Raramente lasci traccia del tuo viaggio, facilmente questo la lascia dentro te.
Poi c’è la fuga, viaggio adolescente, immaturo, sogno emozionante.
Fuggire non per arrivare ma per allontanarsi dal punto di partenza.
Man mano che aumenta la distanza cresce la speranza, maggiore l’aspettativa enorme la delusione.
Qui, il brivido sta nel mezzo, l’equilibro che è disequilibrio, l’attrazione schiacciante tra la partenza e la destinazione.
Ed il viaggiatore niente altro è, che pezzetto metallico in balia di questo campo magnetico.
Agenzie di viaggi e last minute.
Durata, visite prestabilite,secondi contati.
Vogliono catalogare anche il viaggio, schedarlo.
Abbiamo preso la sabbia di un deserto, ne abbiamo fatto Clessidra e di una Clessidra il tempo.
Il viaggio No.
Il viaggio è ancestrale,istintivo, innato.
Il viaggio è continuità, l’onda che cancella in eterno ogni orma su ogni battigia e la scarpa incurante, che imprime ancora ed ancora la sua forma.
E’ l’alba ad est ed il tramonto ad Ovest.
[]
Il viaggio è in soffitta, nascosto fra le foto e le cornici ingiallite, tra la tecnologia moderna che ormai è vecchia ed i ricordi ed i giocattoli.
E’ lì, oltre il tempo, sia chiaro…
…perché se il viaggio è la distanza, allora questa i secondi non possono certo sfiorarla.
La distanza fra due luoghi è il viaggio.
Il ricordo è forse uno dei viaggiatori più originali.
Aldilà di quanto si poteva facilmente dedurre esula incredibilmente dal tempo, che nient’altro è che logorio.
Non percorre forse la distanza fra due avvenimenti?
Annulla il logorio, stralcia il tempo e ci riporta immagini limpide e cristalline.
Immaginazione, appunto.
La differenza tra un viaggio metafisico,come quello del ricordo, ed uno fisico è tutta qui.
Tra l’immaginazione e la sensazione.
E se è magico rompere le barriere viaggiando con l’immaginazione, non è altrettanto dolce il profumo di un luogo che vediamo una sola volta nella nostra vita?
Un tramonto in Guinea, il caos povero e sporco di una Favelas a Rio,la Transiberiana dall’Europa al Pacifico, il rumore dei clacson al centro di Roma, l’intermittenza epilettica delle insegne di Las Vegas.
Raramente lasci traccia del tuo viaggio, facilmente questo la lascia dentro te.
Poi c’è la fuga, viaggio adolescente, immaturo, sogno emozionante.
Fuggire non per arrivare ma per allontanarsi dal punto di partenza.
Man mano che aumenta la distanza cresce la speranza, maggiore l’aspettativa enorme la delusione.
Qui, il brivido sta nel mezzo, l’equilibro che è disequilibrio, l’attrazione schiacciante tra la partenza e la destinazione.
Ed il viaggiatore niente altro è, che pezzetto metallico in balia di questo campo magnetico.
Agenzie di viaggi e last minute.
Durata, visite prestabilite,secondi contati.
Vogliono catalogare anche il viaggio, schedarlo.
Abbiamo preso la sabbia di un deserto, ne abbiamo fatto Clessidra e di una Clessidra il tempo.
Il viaggio No.
Il viaggio è ancestrale,istintivo, innato.
Il viaggio è continuità, l’onda che cancella in eterno ogni orma su ogni battigia e la scarpa incurante, che imprime ancora ed ancora la sua forma.
E’ l’alba ad est ed il tramonto ad Ovest.
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