Tradurlo integralmente non serve. I punti cardine sono che:
1. Viene effettuata una biopsia (prelievo) di una quantità minima (circa 120 a sessione) di follicoli con una procedura di estrazione che mima una strip.
2. Vengono separate le cellule da cui deriva il capello (le cellule della papilla dermica) dal resto del follicolo (che contiene altre forme cellulari).
3. Le cellule della papilla vengono messe in coltura: cioè, vengono messe in piastre che contengono sostanze (sieri fetali, fattori di crescita specifici, antibiotici, proteine, ioni...non lo specificano ma fidatevi!!)che ne consentono una replicazione (cloni)purtroppo definita (e qui potrebbero marciarci.........almeno fino a che il più str***o dei laboratori non modifica la tecnica).
4. Una volta ottenuto un cospicuo numero di cellule cloni, le stesse verrano reinserite nella zona ricevente tramite microiniezioni.
Rispetto al trapianto:
- scar, incisione da prelievo limitata;
- ripetibilità, dunque, maggiore e praticamente non influenzata dall'esaurimento della donor;
- tempi di recupero limitatissimi (post trapianto evitato quasi totalmente).
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