BONN (GERMANIA) - Un gruppo di ricercatori tedeschi dell'università di Bonn avrebbe scoperto un gene in grado di di influenzare la crescita e la consistenza dei capelli. Lo studio è stato pubblicato sul sito
(Ansa)
internet della prestigiosa rivista scientifica Nature Genetics. Regina Betz e i suoi collaboratori al Bonn Institute of Human Genetics, hanno fatto la scoperta studiando il Dna di pazienti affetti da due patologie erditarie capaci di condizionare la capigliatura. La prima era l'ipotricosi simplex, una malattia rara ereditaria che causa una perdita progressiva di capelli fin dall' infanzia. In questi malati, dopo 6 anni di ricerche, gli studiosi hanno evidenziato mutazioni del gene P2RY5, che codifica per un recettore localizzato sulla superficie dei follicoli piliferi. La seconda è un'altra patologia rara, che provoca invece la crescita di capelli lanosi, secchi e distribuiti su tutto il cuoio capelluto in ricci strettissimi. E il gene P2RY5 risultava mutato anche in queste persone.
SPERANZA ANTICALVIZIE - Gli autori dello studio hanno anche identificato la sostanza che attiva il gene P2RY5: l'acido lisofosfatidico (LPA). Alla luce delle nuove conoscenze sará quindi possibile indirizzare le ricerche sulla calvizie per selezionare nuove molecole efficaci.
(Ansa)
internet della prestigiosa rivista scientifica Nature Genetics. Regina Betz e i suoi collaboratori al Bonn Institute of Human Genetics, hanno fatto la scoperta studiando il Dna di pazienti affetti da due patologie erditarie capaci di condizionare la capigliatura. La prima era l'ipotricosi simplex, una malattia rara ereditaria che causa una perdita progressiva di capelli fin dall' infanzia. In questi malati, dopo 6 anni di ricerche, gli studiosi hanno evidenziato mutazioni del gene P2RY5, che codifica per un recettore localizzato sulla superficie dei follicoli piliferi. La seconda è un'altra patologia rara, che provoca invece la crescita di capelli lanosi, secchi e distribuiti su tutto il cuoio capelluto in ricci strettissimi. E il gene P2RY5 risultava mutato anche in queste persone.
SPERANZA ANTICALVIZIE - Gli autori dello studio hanno anche identificato la sostanza che attiva il gene P2RY5: l'acido lisofosfatidico (LPA). Alla luce delle nuove conoscenze sará quindi possibile indirizzare le ricerche sulla calvizie per selezionare nuove molecole efficaci.