Forse il latte fa male ???

kerberus

Utente
5 Ottobre 2006
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Visto che in una discussione è stato tirato fuori questo argomento vi illustro perchè da un anno a questa parte sono passato da 300ml di latte a 250ml di albume d'uovo.

Quasi tutto il latte di mucca ha 59 ormoni attivi, allergeni in gran quantità, grasso e colesterolo.
La maggior parte del latte di mucca contiene quantità misurabili di erbicidi, insetticidi e diossina fino a 2.200 volte il livello di sicurezza, fino a 52 potenti antibiotici, sangue, pus, feces, batteri e virus. Uno di quei 59 ormoni è un potente ormone della crescita (IGF-1) con fattore di crescita uno.
Considerate questo ormone come una cellula di combustibile per qualsiasi cancro.

La FDA insiste che l'IGF-1 si distrugge nello stomaco.
Se fosse vero l'FDA ha dimostrato che l'allattamento non funziona. Questo fattore di crescita fa in modo che il vitello neonato cresca rapidamente, come madre natura intende. Un'altra sostanza chimica presente nel latte è la caseina. È un potente agglomerante, un polimero usato per fare plastiche e colle, ottimo per fare solidi accessori o incollare etichette alle bottiglie di birra.
Ottanta delle proteine del latte sono caseina; è anche un allergene, un'istamina che crea molto muco.

Il latte di mucca ha un contenuto di calcio tre volte superiore a quello umano. Per venire assimilato, i livelli di magnesio dovrebbero essere in proporzione uguali a quelli del calcio e non lo sono. Inoltre ci sono numerose malattie collegate con il consumo di latte come la leucemia, diabete, e malattia di Crohns.

La mancanza negli umani dell'enzima lattasi che demoleculizza e scinde il lattosio in maltosio e destrosio, due zuccheri assimilabili dall'intestino umano, genera negli individui tanti disturbi, non facilmente riconducibili al latte vaccino, quale gonfiore addominale e pelle grassa.

Negli Usa, col programma decennale Physicians Health Study sono stati tenuti sotto osservazione 20.855 medici (maschi), divisi in due gruppi: i consumatori di latticini, con oltre 2 porzioni e mezzo di latte e derivati al giorno, e coloro che invece di questi prodotti fanno un uso molto ridotto (mezza porzione) o addirittura nullo.
Tra gli individui del primo gruppo la probabilità di sviluppo di cancro alla prostata è stata superiore del 30%.
Un secondo programma di ricerca, Health Professionals Follow-Up Study, avviato nel 1999, ha monitorato circa 50.000 soggetti.
Tra questi, i grandi consumatori di latticini hanno sviluppato una percentuale di rischio di insorge