Ciao a tutti. Sono un utilizzatore di finasteride ( finastid diviso in 4 parti) da ben oltre dieci anni. Il medicinale mi ha permesso di mantenere una buona capigliatura. Negli anni non ho avuto sides devastanti, anche se marcati. Libido diminuita, leggera astenia, meno memoria, erezioni meno vigorose, modifiche dello sperma; ho sempre chiuso un occhio perchè ritenevo il compromesso favorevole, desiderando non perdere i capelli.
A settembre del 2017 ho fatto la mia prima pausa di 3 mesi ( con ripresa effluvio) per poi recuperare nei mesi la capigliatura precedente alla pausa. Ho ripensato a quel periodo cercando di trovare una genesi ad una situazione che mi sta rendendo difficile la vita sociale e lavorativa.
Da quasi due anni ( coincide con la ripresa della cura) ho un'accentuazione fortissima di questi effetti collaterali. Ho un continuo annebbiamento mentale, stanchezza cronica sin dalla mattina. Inizialmente non ho pensato alla finasteride. Ho iniziato così il giro delle sette chiese tra due psichiatri, un neurologo e una logopedista. Agli effetti collaterali già citati, si aggiunge infatti una difficoltà estrema a reperire le parole, ad articolarle e renderle comprensibili; questi deficit stanno minando fortemente il mio lavoro ( sono un formatore in una multinazionale). Sono sempre stato dotato di un ottimo eloquio, sono laureato in Filosofia e la comunicazione è sempre stata una zona di comfort. Ora mi sento in continuo deficit, anche le situazioni più banali diventano ostiche. Sono confuso, ho poca memoria, non sono più me stesso e questo alimenta una piattezza, una anedonia che mi strema.
La psichiatra che mi segue ha diagnosticato una distimia ( io inizialmente nemmeno le avevo parlato della cura con la finasteride, senza pensare ad una possibile correlazione). Ho provato persino una cura con la vortioxetina, senza esito. Il neurologo non ha riscontrato nessun problema organico. La logopedista mi ha insegnato dei trucchi sulla respirazione che non hanno alleviato il problema.
Analizzando la mia storia, con la poca lucidità rimasta, credo che la cura ultradecennale con la finasteride abbia causato questa situazione e da qualche giorno ne ho interrotto l'assunzione. Qualcuno si riconosce nella mia storia? Dovrei forse scalare il farmaco? Chiedo anche solo un consiglio.
Grazie mille a tutti
A settembre del 2017 ho fatto la mia prima pausa di 3 mesi ( con ripresa effluvio) per poi recuperare nei mesi la capigliatura precedente alla pausa. Ho ripensato a quel periodo cercando di trovare una genesi ad una situazione che mi sta rendendo difficile la vita sociale e lavorativa.
Da quasi due anni ( coincide con la ripresa della cura) ho un'accentuazione fortissima di questi effetti collaterali. Ho un continuo annebbiamento mentale, stanchezza cronica sin dalla mattina. Inizialmente non ho pensato alla finasteride. Ho iniziato così il giro delle sette chiese tra due psichiatri, un neurologo e una logopedista. Agli effetti collaterali già citati, si aggiunge infatti una difficoltà estrema a reperire le parole, ad articolarle e renderle comprensibili; questi deficit stanno minando fortemente il mio lavoro ( sono un formatore in una multinazionale). Sono sempre stato dotato di un ottimo eloquio, sono laureato in Filosofia e la comunicazione è sempre stata una zona di comfort. Ora mi sento in continuo deficit, anche le situazioni più banali diventano ostiche. Sono confuso, ho poca memoria, non sono più me stesso e questo alimenta una piattezza, una anedonia che mi strema.
La psichiatra che mi segue ha diagnosticato una distimia ( io inizialmente nemmeno le avevo parlato della cura con la finasteride, senza pensare ad una possibile correlazione). Ho provato persino una cura con la vortioxetina, senza esito. Il neurologo non ha riscontrato nessun problema organico. La logopedista mi ha insegnato dei trucchi sulla respirazione che non hanno alleviato il problema.
Analizzando la mia storia, con la poca lucidità rimasta, credo che la cura ultradecennale con la finasteride abbia causato questa situazione e da qualche giorno ne ho interrotto l'assunzione. Qualcuno si riconosce nella mia storia? Dovrei forse scalare il farmaco? Chiedo anche solo un consiglio.
Grazie mille a tutti