fare soldi...i soldi sono tutto?

claudia

Utente
5 Maggio 2003
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Caro Raiden,
se vuoi un lavoro che ti faccia guadagnare bene l'università è il minimo indispensabile... Ormai è un mondo di superplurilaureati con master e phd... Con il liceo non vai da nessuna parte, a meno che non decidi di diventare un bravissimo artigiano o tecnico e vendere i tuoi pezzi a peso d'oro, ma per quello devi avere un talento naturale....
Per le università mi orienterei per una facoltà che ti lascia tante strade aperte, per esempio economia, se ti piace, oppure ingegneria, lingue, insomma sceglierei un corso che poi ti può aprire diverse porte.
Il punto fondamentale comunque non è tanto il tipo di studio che tu fai, ovvio che un minimo ti deve piacere altrimenti diventa un'agonia.... per trovare un buon lavoro bisogna darsi da fare, e tanto... Se lavori bene la gente se ne accorge. Poi ci vuole quella bottarella di fortuna per essere al posto giusto nel momento giusto... e purtroppo esperienza lavoratva, quindi bisogna cominciare a fare la gavetta, non si scappa.... Bisogna costruire il futuro lavorativo senza fretta e mettendoci tutto l'impegno possibile.
Bel post die.....[:X]
baci
 

khil

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6 Febbraio 2004
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I soldi servono se li hai fatti tu.Conosco figli di papà infelici, ma non imprenditori strutturamente depressi:parlo di gente che i soldi li ha fatti da sola e che per galleggiare e navigare si rompe il cu lo dalla mattina alla sera.Ecco in quel caso i soldi servono perchè sono soltanto una risultante delle tue attitudini e delle tue abilità.Se invece mi chiedi quanto saresti felice tu oggi vincendo 10 milioni di euro alla lotteria ti dico che potresti anche ammazzarti entro qlche anno.

i soldi servono alla tua felicità se sei in grado di farli, perchè in quel caso c'è tutto quanto un percorso dietro, fatto per guadagnarli ma che esula dai soldi e parla della tua passione per le cose, per gli uomini (donne) e per la vita.
 

miki

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19 Ottobre 2005
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Citazione:Messaggio inserito da Die Herrschaft des Bluts
Ma un consiglio voglio darti, uno solo: l’allegria. Se trovi l’allegria giusta funziona tutto, credimi. Perché l’allegria di cui parlo è un atteggiamento nei confronti della realtà, che contiene tutta la disperazione e il dolore del mondo, non è comica, non è frivola, è la consapevolezza che quello che desideriamo rinvia i suoi appuntamenti, non è sicuro che ci ami e neppure che sia amabile e neppure che esista. Eppure, nel frattempo, noi siamo vivi e c’è tutto il resto, vivo e morente come noi, attorno a noi. L’allegria è un imperativo morale. E’ la propria dignità. Il rispetto profondo di se stessi e della propria vita che in genere suscita (ma è secondario) il rispetto degli altri nei nostri confronti. L’allegria è il silenzio. Tutto quello che sappiamo e che non diremo mai. L’energia degli innamoramenti, del coraggio, della paura, del disprezzo, di tutto quello che è vitale davvero. La consapevolezza che tutto è fragilissimo e tutto è eterno. L’allegria è il nostro benedire il mondo con rabbia e tenerezza, con indignazione e gratitudine...ma in segreto, senza disperdere energia. Senza dirlo a nessuno. Non serve.





Die, dissento solo da una frase L'allegria e' il silenzio

L'allegria e' un dono da dare e un dono quando si riceve.
Pur con tutta la considerazione che ho per il silenzio.

 

khil

Utente
6 Febbraio 2004
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siamo daccordo cloud...guardavo ai soldi dal lato della depressione, che mi pare un tratto avvicinabile a raiden.Lui chiede se i soldi diano la felicità immaginandosi dall'oggi al domani ricco anzichè povero.Ecco in quel caso a lui, opinione personale, i soldi non lo 'feliciterebbero'.Poi sulla frustrazione degli imprenditori sarebbe un discorso lungo....non credo sia il termine appropriato...potrai trovare professionisti frustrati, avvocati, commercialisti, ragionieri, ma un'imprenditore non può permettersi la frustrazione, caso mai la stanchezza, oppure il trauma per il fallimento....ma insomma sono situazioni un pò diverse.
 

modem

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23 Aprile 2005
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Citazione: vi pongo due domande
1) per fare un mestiere ben retribuito al giorno d'oggi è obbligatorio fare l'università?
2)vale la pena studiare anni e anni per poi essere punto e a capo e non avere niente di concreto in mano?
quindi..che facoltà danno lavoro?
Se devo appunto fare l'avvocato e poi andare a spasso...non è il massimo

per fare un mestiero ben retribuito in linea di massima da quando è entrata in vigore l euro si deve scegliere la libera professione e le attivita imprenditoriali.gli stipendi standard compresi quelli per i laureti sono abbastanza miseri poi dipende anche da dove vivi e dal costo della vita di quella particolare zona d italia.

l universita ti permette di avere un titolo spendibile.compito tuo è quello di sfruttarlo perche diamo alla laurea un valore 10 questo va scendendo se la consegui in tempi troppo lunghi ,se ottieni una votazione bassa,se scegli una facolta troppo inflazionata ecc ecc

quindi solo tu puoi sapere se nel tuo caso un qualsivoglia titolo di studio possa essere utile o solo una perdita di tempo.


Citazione:Se invece mi chiedi quanto saresti felice tu oggi vincendo 10 milioni di euro alla lotteria ti dico che potresti anche ammazzarti entro qlche anno.


significa che quella persona è fragile.la pistola senza una mano che preme un grilletto è innocua.un qualsiasi cambiamento o stravolgimento della vita può portare al suicidio.......anche una cosa bella come la nascita di un bimbo può portare la madre a stati depressivi culminanti con la morte quindi...........

Citazione:un'imprenditore non può permettersi la frustrazione, caso mai la stanchezza, oppure il trauma per il fallimento....ma insomma sono situazioni un pò diverse.

non credo perchè è nella natura umana vedere l erba del vicino sempre piu bella e desiderla.ti posso dire che ho una persona a me vicina che è partito da zero ora è milardario però quando va in sardegna è frustrato depresso o che si voglia perchè vede quelli piu ricchi di lui.


Citazione:Se lavori bene la gente se ne accorge

il problema è che molte volte non ti danno neanche la possibilita di lavorare quindi la possibilta di dimostrare le proprie qualita è nulla.
 

khil

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6 Febbraio 2004
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... è una discussione sui termini...frustrato è uno compresso, impotente di fronte ai suoi desideri, un imprenditore può certamente invidiare uno più ricco, ma non esserne frustrato se già lui ha raggiunto un certo successo.

la vincita alla lotteria è il classico esempio da scuola per il quale l'euforia porta il soggetto ad alienare la realtà delle cose fin lì vissute, quello stato non dura però in eterno e quando si cade lo si fa dall'alto e senza paracadute.Tutto può destabilizzare è vero, ma nulla distorce la realtà che viviamo come il potere di intervenire su di essa col denaro.


quello che volevo dire è che di solito la domanda posta in questi termini mette in evidenza come l'approccio al denaro sia paradossalmente esteriore ed estetizzante, proprio di chi non ha nessuna 'sacra' volontà nè idea di come farlo ma che allo stesso tempo vorrebbe quella semplificazione materiale che il danaro indubbiamente concede.