Per CapelliByeBye.
Oltre alla perdita di capelli esistono milioni di condizioni che generano malessere. Sono un sacco, vanno da problemi di salute (ebbene sì, anche problemi estetici del genere sono considerati di salute, e non è che lo dico solo io, lo dicono medici su basi scientifiche) a problemi di altro genere: che ne so, uno che ha dei debiti e non riesce a saldarli. Di sei miliardi che siamo penso che in 5,9 miliardi e più abbiamo uno di questi problemi una volta nella vita.
Non so a te, ma a me non risulta che come soluzione ci sia un assistente sociale o chi per lui incaricato di bussare alla porta di ogni persona per ricordare che c'è gente col tumore.
Bene, in questo forum ci sono persone che, chi più, chi meno, hanno problemi di capelli. La stragrande maggioranza di queste persone ha sofferto anche parecchio.
In tutta sincerità, non capisco il motivo che ti spinge, da mesi, a ripetere le stesse cose, spesso con toni violenti e oggettivamente cafoni come il tuo post iniziale in questa discussione, nonostante ti sia stato spiegato in tutte le lingue, con motivazioni, che certi paragoni sono illogici, grossolani, retorica da quattro soldi.
Il mio discorso è molto franco ma non voglio di certo scoraggiarti dall'intervenire, non mi permetterei mai e non la concepirei proprio come cosa, sia ben chiaro... è solo un'opinione su questa questione dei paragoni tra le sofferenze che secondo me, prima ancora che a livello pratico, non si regge in piedi manco un po' come pensiero.
Per me non ci stanno cose peggiori in senso assoluto, anzi, alla luce del periodo di sofferenza per via dei capelli direi che ci stanno cose migliori, che mi fanno stare meglio. Che uno s'ammazza per i capelli o muore di tumore non può che darmi forte dispiacere, di certo non mi aiuta ad affrontare il MIO problema, di cui non vedo soluzione, per un mio limite - come dire - circostanziale.
Ti ripeto, la mia intenzione non è quella di aggredirti né di farti cambiare idea, solo di chiederti di usare maggiore sensibilità nei confronti di tutti. Ammesso e non concesso che ai malati di tumore faccia piacere essere presi a metro di paragone nella scaletta delle sofferenze.
Ciao! [
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