Comunque, visto che parliamo di medici e di medicina (intesa come scienza), quale ricercatore, sfruttando le ricerche sientifiche e le scoperte di altri suoi predecessori, per realizzare le proprie formule - innovative e pertanto altresì qualificabili come scoperte esse stesse - può a testa alta affermare di volerle tenere per il suo orticello senza rendere partecipe la collettività del bene che potrebbero arrecarvi. Il brevetto serve a questo, ma è soprattutto l'appartenenza alla classe dei medici che deve indurre la coscienza dell'uomo a contribuire al percorso scientifico-evolutivo!
Se è dunque vero che questa situazione si protrae da decenni i casi sono due, a mio aviso: o la scoperta innovativa non è tale, o non vi è giustificazione etica che possa esimere il soggetto da critiche e giudizi di condanna (quantomeno da parte del mondo scientifico).
Se tutti coloro i quali hanno scoperto o ideato un prodotto o una terapia capace di migliorare la condizione dell'essere umano l'avessero celata alla collettività ora, probabilmente, staremmo ancora lottando contro la peste, il vaiolo, e chissà quali altre malattie d'origine ancor più remota! Per fortuna ci stiamo preoccupando di problematiche assai più tenui su cui poter continuare a disquisire a cuor contento...
Se è dunque vero che questa situazione si protrae da decenni i casi sono due, a mio aviso: o la scoperta innovativa non è tale, o non vi è giustificazione etica che possa esimere il soggetto da critiche e giudizi di condanna (quantomeno da parte del mondo scientifico).
Se tutti coloro i quali hanno scoperto o ideato un prodotto o una terapia capace di migliorare la condizione dell'essere umano l'avessero celata alla collettività ora, probabilmente, staremmo ancora lottando contro la peste, il vaiolo, e chissà quali altre malattie d'origine ancor più remota! Per fortuna ci stiamo preoccupando di problematiche assai più tenui su cui poter continuare a disquisire a cuor contento...