CROCEFISSO NELLE AULE

gordon

Utente
4 Marzo 2004
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Purtroppo i figli sono universalmente considerati dei bio-prodotti dei genitori. E i genitori sono automaticamente considerati abili e arruolati per impartire le loro (parziali e frammentate) conoscenze ai nascituri.
C'è ancora molto poco rispetto per l'individualità dell'essere umano che viene alla luce già imbrigliato in un pregiudizio.

Il problema di fondo è che si parte dalla presunzione che i genitori abbiano il potere di donare la vita a qualcuno e quindi poi ne rivendicano un determinato controllo. Non ci si accorge che in realtà un uomo e una donna possono solo fungere da mezzo attraverso il quale la vita si crea, ma non sono certo la matrice.
 

rockabilly

Utente
16 Settembre 2007
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Belle queste osservazioni Gordon.
Più che per il panteismo femminino della vita di matrice neofrazeriana (in cui vedo più un bios oscuro e spaventoso personalmente - consiglio comunque la lettura della versione dei miti greci di R.Graves), propendo per l'unicità dell'individuo anche sino al solipsismo dell'Unico (vedi M.Stirner).
Accademia a parte, considero particolarmente obsoleto e triste il modello di socializzazione, istruzione e istituzionalizzazione contemporaneo, in particolar modo quello italiano. Nel crocifisso non vedo alcuna risposta, nella sua negazione neanche: chi ha detto che l'opposto di un errore è un cosa giusta?
 

nanty

Utente
16 Febbraio 2005
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Le cose che si potrebbero dire in merito all'argomento sono tante, e rischierei di scendere nel particolare influenzando il discorso secondo il mio credo!voglio pertanto dire soltanto una cosa che credo debba essere fondamentale per ogni cittadino laico o cristiano che dir si voglia: ogni paese ha i suoi principi etici-morali, la sua storia, le sue abitudini e consuetudini, essere moderni ed aperti a tutti, agli emmigrati etc.etc. non deve significare mettere da parte tutto ciò o ancora di più, permettetemelo, dare a chiunque ne faccia richiesta l'arbitrio di poter decidere su un qualcosa che lede o addirittura offende (a volte) la dignità del cittadino, che mina la sua storia, perchè non è solo questione di cristianesimo.
Mi sembra affiorare soltanto una cosa in tutta questa storia e nella decisione della Commissione Europea, la triste realtà, che questa sia la prova reale di una guerra sottile contro tutto ciò che è cristiano....celato in maniera sottile dietro la difesa dei diritti di tutti!! ma in realtà tutto ciò non è.....
Quindi che l'Italia ogni tanto dimostri di non essere il paese dei qua qua ra qua (o come meglio si scrive...) dove ognuno ha l'arbitrio di decidere per se e per gli altri, o meglio dove l'ultimo arrivato gestisce la situazione o dove lo straniero viene a risiedere perchè tanto in Italia si fa quel che si vuole.....
E CHI PUO' DARGLI TORTO!!!!!! vedi la canzone molto azzeccata e realistica dei...Fabri Fibra.
Non penso che nessuno italiano possa essere indenne a questa realtà!!!!!

Vorrei proprio vedere se qualche italiano riuscirà mai(sempre che ne abbia l'intenzione!)a fare togliere il burka, o a cambiare la triste realtà che esiste in Iraq.