Mi dolgo, ma non avrei saputo scriverlo meglio... leggere con cura. Dalla Padania di oggi.
[X]
COSA C’ENTRA IL NORD CON NAPOLI?
di FABRIZIO CARCANO
«Ambulanze assaltate, come non accade nemmeno nei Paesi in guerra, incendi urbani, guerriglie con la polizia: tutto quello che sta succedendo dimostra che Napoli non è Italia. Siamo di fronte ad un Paese che accetta di avere al suo interno un'enclave extraterritoriale, dove le leggi dello Stato non valgono. Se il Nord non si sgancia da questo Paese delle immondizie rischia di affondare con lui». Roberto Calderoli commenta così le notizie che arrivano da Napoli, i roghi ai cassonetti e ai cumuli di spazzatura nelle strade, le aggressioni alla polizia, gli autobus dati alle fiamme e persino le ambulanza prese d’assalto dalla gente.
[:O]
Il tutto nella più totale impunità e illegalità.
[:O]
«Uno Stato - rileva - è tale perché ci sono un insieme di regole condivise per la comune convivenza, regole fatte rispettare a tutti i cittadini, ma se questo stato di regole funziona a scartamento ridotto o solo in alcune aree allora viene meno il senso dello Stato. Un Paese che accetta che lo Stato di diritto venga fatto rispettare solo in una parte sì e in altre no cessa di essere uno Stato di diritto e cessa, pertanto, anche di essere uno Stato. E quando non c'è più lo Stato di diritto, per alcune aree del Paese, allora è giusto che anche le altre aree abbiano la possibilità di decidere cosa fare. E mi chiedo cosa abbia da spartire la Padania con questo Paese».
[sm]
Ed in effetti salta subito all’occhio la differenza dei comportamenti e delle reazioni di fronte ai problemi: da una parte i padani, che si preparano ad una dura protesta, ma nel rispetto delle leggi e dell’ordine, per difendere il futuro di Malpensa, dall’altra le guerriglie e i roghi per impedire l’apertura di una discarica.
«Cose assurde, lontane anni luce dalla mentalità e dalla cultura di noi padani. Mi chiedo cosa avrebbero fatto a Napoli se li avessero privati del loro hub, della loro Malpensa. Come minimo avrebbero marciato su Roma», osserva l’ex ministro per le Riforme.
Che non può fare a meno di sottolineare l’enorme diversità di vedute e di approccio ai problemi da parte dei padani.
[sp]
«Forse un giorno, lo dico provocariamente, la Padania potrebbe prendere esempio da questi gesti, visto che non sono perseguiti e portano a dei risultati. Noi siamo abituati ad affrontare i problemi, a cercare soluzioni, magari attraverso il dialogo
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COSA C’ENTRA IL NORD CON NAPOLI?
di FABRIZIO CARCANO
«Ambulanze assaltate, come non accade nemmeno nei Paesi in guerra, incendi urbani, guerriglie con la polizia: tutto quello che sta succedendo dimostra che Napoli non è Italia. Siamo di fronte ad un Paese che accetta di avere al suo interno un'enclave extraterritoriale, dove le leggi dello Stato non valgono. Se il Nord non si sgancia da questo Paese delle immondizie rischia di affondare con lui». Roberto Calderoli commenta così le notizie che arrivano da Napoli, i roghi ai cassonetti e ai cumuli di spazzatura nelle strade, le aggressioni alla polizia, gli autobus dati alle fiamme e persino le ambulanza prese d’assalto dalla gente.
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Il tutto nella più totale impunità e illegalità.
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«Uno Stato - rileva - è tale perché ci sono un insieme di regole condivise per la comune convivenza, regole fatte rispettare a tutti i cittadini, ma se questo stato di regole funziona a scartamento ridotto o solo in alcune aree allora viene meno il senso dello Stato. Un Paese che accetta che lo Stato di diritto venga fatto rispettare solo in una parte sì e in altre no cessa di essere uno Stato di diritto e cessa, pertanto, anche di essere uno Stato. E quando non c'è più lo Stato di diritto, per alcune aree del Paese, allora è giusto che anche le altre aree abbiano la possibilità di decidere cosa fare. E mi chiedo cosa abbia da spartire la Padania con questo Paese».
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Ed in effetti salta subito all’occhio la differenza dei comportamenti e delle reazioni di fronte ai problemi: da una parte i padani, che si preparano ad una dura protesta, ma nel rispetto delle leggi e dell’ordine, per difendere il futuro di Malpensa, dall’altra le guerriglie e i roghi per impedire l’apertura di una discarica.
«Cose assurde, lontane anni luce dalla mentalità e dalla cultura di noi padani. Mi chiedo cosa avrebbero fatto a Napoli se li avessero privati del loro hub, della loro Malpensa. Come minimo avrebbero marciato su Roma», osserva l’ex ministro per le Riforme.
Che non può fare a meno di sottolineare l’enorme diversità di vedute e di approccio ai problemi da parte dei padani.
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«Forse un giorno, lo dico provocariamente, la Padania potrebbe prendere esempio da questi gesti, visto che non sono perseguiti e portano a dei risultati. Noi siamo abituati ad affrontare i problemi, a cercare soluzioni, magari attraverso il dialogo