Non so di che generazione siete però nei vostri ragionamenti manca una certa profondità psicologica. Il meccanismo è semplice. Quello che ti dà sostanza nella vita è la sicurezza interiore che hai e che manifesti all'esterno. Solo questa determina da sola l'85% di quello che potenzialmente sei, fai o di come ti percepiscono gli altri. Il problema dell'aga non è puramente estetico (è qui che i vostri ragionamenti sono "poveri"), ma, per un meccanismo che sarebbe lungo da spiegare (ma anche comprensibile a tutti), l'aga mina la tua sicurezza interiore.
Ed è questa perdita di sicurezza che ti rende un perfetto nessuno; non propriamente l'estetica dell'aver perso i capelli.
Siccome, per questioni psichiche complesse che non sto a enunciare, la sicurezza di alcuni (e probabilmente degli utenti del forum) passa attraverso i capelli, nel momento in cui rivediamo reinfoltirsi i capelli, si rialzano anche la sicurezza e l'autostima; ovvero le qualità che lasciano il segno nella vita, agli occhi delle donne e degli altri. Lo stesso concetto può valere per altri inestetismi.
Però, in fatto di capelli, in alcuni soggetti succede una seconda e più problematica ricaduta mentale, che riporta la sicurezza ai minimi termini, nonostante i capelli siano "tornati". La paura, il condizionamento, gli eventuali sides da farmaci per la cura della calvizie. Quindi accade che in un primo momento si è eccitati per i miglioramenti tricologici, ma poi si ricade giù nella paura e nell'insicurezza dell'essere dipendente da farmaci o averne degli effetti collaterali. Quindi diventi un capellone insicuro, che è molto peggio che essere un pelato sicuro di sé. Lo stesso problema si verifica spesso (e questo lo dice il professor Rosati e anche altri) nelle persone che ricorrono a protesi, patch e rimedi posticci. In un primo momento si è eccitati nel vedere la propria nuova immagine, piena di capelli, poi si sprofonda di nuovo nell'insicurezza quando si inizia a sospettare che gli altri ci sgamino, ci prendano in giro o si burlino del nostro nuovo look...e via dicendo. Soprattutto in fatto di problemi di capelli maschili questo meccanismo di paura a posteriori è particolarmente condizionante, molto più che per altri inestetismi. Il motivo è un po' ancestrale e sociologico e nemmeno mi va di indagarlo.
La catena infernale dell'aga quindi è principalmente una questione di risposta psichica al problema estetico che si pensa di avere, o di avere risolto, che viene amplificata all'infinito, spesso sfociando nel dismorfismo o nell'ossessione; con conseguenti problemi esistenziali. E alcuni arrivano fino a forme maniaco depressive che vanno curate con i farmaci.