Che BOIATA i Dico!

maverik

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26 Aprile 2004
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ma per l'unione di fatto sono d'accordo ,si era parlato prima di adozione ed ho espresso la mia idea
 

batgirl

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28 Giugno 2003
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Piccolo chiarimento: il matrimonio è stato stabilito non soltanto per la procreazione in sé;ma, in specie per assicurare la trasmissione della proprietà privata ai cosiddetti figli legittimi. Ecco perché all'inizio, i **strad*(figli fuori dal matrimonio), non avevano diritti all'eredità.
 

yeahoo

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9 Aprile 2005
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Citazione:Messaggio inserito da ivobernardini
Ipotizziamo che il mio amichettino attuale viene a vivere con me; siccome è studente universitario dovrebbe essere a mio carico; ma io dalla AzUSL non prendo gli assegni famigliari perchè lui è un maschietto e non una donna. TI SEMBRA GIUSTO? [:O]


Ma perché se uno convive deve essere a carico del convivente non può essere a carico di se stesso come sarebbe se vivesse da solo?


Citazione:Messaggio inserito da ivobernardini

E se io crepo il mio appartamento se lo ciucciano i miei famigliari e non lui. TI SEMBRA GIUSTO? [:O]
[:(][:(][:(]


Giustissimo, del resto se volessi lasciarlo all'amichetto potresti fare testamento e lasciargli anche la macchina e il cane

 

ivobernardini

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20 Agosto 2006
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Ripeto. Se io domani mi sposo una ragazza di anni 21, studentessa universitaria, la AzUSL mi paga SUBITO dal mese dopo gli ASSEGNI FAMIGLIARI.
Se io invece faccio uno stupidissimo dico/pacs con il mio tipino coetaneo della ragazza - la AzUSL NON MI PAGA GLI ASSEGNI FAMIGLIARI.
[X]
Questi sono soldi e non cavolate. O no?
 

yeahoo

Utente
9 Aprile 2005
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Ma per piacere, chi, per giunta studentessa universitaria, si sposa a 21 anni?
[sm][sm][sm][sm][sm][sm][sm][sm]
 

zooey

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11 Luglio 2006
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Il dico sicuramente non è perfetto, sarà ridicolo l'aspetto burocratico, sarà ridicolo il nome... ma che sia stato fatto nel 2007, questo non è ridicolo?
Io lo vedo in ogni caso un enorme passo avanti per il nostro paese e una base, di certo perfezionabile. E, particolare da evidenziare, è stato fatto anche da una cattolica.

La maggior parte della gente non capisce che a me (parlo a titolo personale) di deteriorare le istituzioni del matrimonio o della famiglia non me ne frega un ca**o, voglio solo i miei diritti, tutto qui. Il matrimonio riguarda un uomo e una donna, che abbiano osservato sacramenti, castità e insegnamenti evangelici e che si promettono, davanti a Dio, fedeltà eterna. Dopodiché, alla Chiesa e ad una buona fetta di italiani medievali, i miei diritti che male fanno?
Tutti sdegnati quando in paesi lontani si parla di assenza di diritti per donne e bambini, no? Ma nessuno si stupisce che nel XXI secolo (trascrivo per coloro ai quali due croci e uno zeppo non dicono nulla: VENTUNESIMO SECOLO DOPO CRISTO) in Italia non siano riconosciuti anche i diritti delle coppie omosessuali (UNA PARTE di quelle elencate nel d.d.l.).

Le associazioni gay anziché gracchiare dicendo stronzate dovrebbero agire in modo intelligente.

Ivo, il fatto che la maggior parte dei gay che l'Arcigay (...) ha intervistato non viva in coppia o non se la senta di rispettarne i vincoli - cosa che non mi sorprende affatto - è del tutto irrilevante, parziale e non vuol dire che una legge a tutela delle coppie sia inutile. Ad esempio, la maggior parte dei gay che io conosco vivono responsabilmente in coppia da anni.

Jack, complimenti per aver detto che se fossi stato omosessuale avresti fatto di tutto per curarti: pensa un po', se io fossi stato eterosessuale avrei impiegato quel tempo per stare con le ragazze.
La prossima volta che ringrazi Dio per non essere gay, ricordati di chiedergli anche tanta maturità.
Buona fortuna, spero che tu cresca.
 

ivobernardini

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20 Agosto 2006
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Il matrimonio riguarda un uomo e una donna, che abbiano osservato sacramenti, castità e insegnamenti evangelici e che si promettono, davanti a Dio, fedeltà eterna

Scusa amico, in quale cinema proiettano questo film che hai cosi' delineato?
[:D][:D][:D]

Circa noialtri gay. Certo, forse ognuno vede cio' che vuole vedere e omette le corna, i terzi/quarti intrusi etc etc. Personalmente frequento diverse decine di omosessuali, fra amici, ex, conoscenti e ti assicuro che su una quarantina di persone NESSUNO ha una storia da più di un anno. Parlo di belle persone, riuscite, anche socialmente. Si vede che io vivo sulla Luna e tu su Marte.

[:p]

[/quote]
 

maverik

Utente
26 Aprile 2004
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non possiamo far finta pero' che una coppia omosessuale sia come una coppia etero....che poi l'accettiamo e' un altro discorso ma che sia lo stesso no
 

maverik

Utente
26 Aprile 2004
3,649
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allora una coppia etero puo' avere dei figli quella omosessuale non puo' averne, le coppie etero che non possono averne e' un altro discorso e' una sfortuna li' invece e' praticamente impossibile(come se dicessimo ad un orfano se non hai i genitori e' la stessa cosa magari erano alcolizzati o drogati).....sull'amore siamo d'accordo non ho mai messo in dubbio qs...riguardo la chiesa non prenderla in considerazione in quanto sbagliano alla grande...riguardo le corna possono avvenire sia su quelle etero che sulle omo......il mio discorso si riferiva al matrimonio in se per se e le adozioni...sono d'accordo sui pacs ma solo su quelli sulle altre cose no assolutamente come l'adozione.....per far capire che una coppia sana etero puo' crescere un figlio una coppia sana omo puo' crescerlo lo stesso ma il bimbo vivrebbe complessato ..e' un dato di fatto.
 

zooey

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11 Luglio 2006
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Sono perfettamente d'accordo con Cloud.

Il matrimonio riguarda un uomo e una donna, che abbiano osservato sacramenti, castità e insegnamenti evangelici e che si promettono, davanti a Dio, fedeltà eterna.

Non è un mio film, lo dice la Chiesa questo, che poi l'uso comune sia un altro è un altro discorso, infatti la mia frase era sarcastica e conferma ciò che voglio dire.
E' proprio in virtù di questo fatto che da un lato il matrimonio si presenta come un'istituzione che, così com'è, poco si adatta ai nostri tempi, e dall'altro la Chiesa non intende riconoscere, oltre alle sue origini evangeliche, che l'uomo si evolve per natura e la tradizione non è una griglia di comportamento ma un patrimonio storico e culturale. (Secondo lo stesso ragionamento, dovremmo scrivere con i glifi sumeri, dato che l'alfabeto risulterebbe un'assurda modernità.)
In mezzo ci sono milioni di persone che non solo non si riconoscono più in quella tradizione (strettina, meglio una scappatella ogni tanto) ma hanno anche da contestare quelli che sono diritti, né più né meno, di cittadini al pari loro.

Ivo, allora secondo te dovevano fare una legge sui pacs tout court, per far sposare, divorziare, sposare, divorziare, sposare, divorziare una marea di gay che preferiscono le avventure? Che senso ha?, non vuol direriconoscere un diritto. Ci sono un sacco di etero, analogamente, che preferiscono vivere milioni di avventure anziché sposarsi. Mica dicono che il riconoscimento della coppia è inutile!
 

ivobernardini

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20 Agosto 2006
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Come dice giustamente Pannella. In questo momento storico in cui quattro o cinque gay, su milioni, sono in fregola matrimoniale noi omettiamo di riflettere sul fatto che fra trent'anni o quarant'anni dovremo occuparci (come nel 1972) del DIVORZIO e di un referendum abrogativo di questo assurdo dico.
Non è un contratto in Comune o dal Notaro che mi fa stare insieme ad un ragazzo. E' una questione di equilibri, quella. Difficilissimi.
[X][X]
 

yeahoo

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9 Aprile 2005
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Concordo con maverik: non si può equiparare una coppia omo ad una etero, è come equiparare una coppia di mucche a una copia di fringuelli, sono due cose distinte e separate, il matrimonio ha ragion d'essere solo tra due persone che possono procreare e dare vita ad una FAMIGLIA, altrimenti non sarebbe mai nato!!!

Mi dite che senso ha un matrimonio tra due omo? Chiamatelo contratto di mutua assistenza, o pincocacchio ma non MATRIMONIO.

Purtoppo la politica è costretta spesso ad inginocchiarsi difronte ad ideologie populiste perché ne ha bisogno per sopravvivere, ma questi sono i sides della democrazia.

E la religione, amici miei, non c'entra nulla...
 

zooey

Utente
11 Luglio 2006
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Scusa Yeahoo, non metto piede qui da giorni per via degli esami, però una cosa non ho capito: chi, dove e quando ha mai parlato, nel nostro paese e in questa specie di governo di MATRIMONI omosessuali. Sai chi lo ha fatto? Chi di tutto questo non si è mai sforzato di capirci niente: giornalisti, politici avversari e gente disinformata.
Perché chi crede che incamminarsi verso una legge del genere sia semplicemente un normale diritto, non ha mai parlato di matrimonio (al proposito ti consiglio di leggere la discussione dal principio), istituzione che continuerà ad essere sempre rispettata.
Inoltre ti assicuro che tra il tuo patrimonio genetico e quello di un gay c'è un po' meno differenza che tra quello di una mucca e quello di un fringuello. (............................................................................boh!)

Ivo, scusa ma continuo a non capire. Molto probabilmente sono stupido, oltre che di un altro pianeta, però gli esempi che mi riporti non mi sembrano molto attinenti. E' ovvio che non è la legge a farti stare con un ragazzo e sono sicuro che riusciremmo tutti a campare bene lo stesso anche senza. Si tratta solo di un atto di civiltà, a mio parere dovuto, che il singolo può decidere di sfruttare o meno.

Evidentemente (me ne rendo conto ora con la crisi e ciò che comporta) è incompatibile con il momento (come ripeto siamo solo nel XXI secolo d.C.), con il paese (la percentuale di gay in fregola matrimoniale rilevata non si sa bene da chi e come è in effetti irrilevante) ed è soprattutto incompatibile con la mentalità della maggioranza dei suoi abitanti (c'è ancora chi difende un Matrimonio e una Famiglia che nessuno ha osato toccare).
Dovevo solo aprire gli occhi prima di scrivere tutti quei post e rendere meno scorrevole il thread. Pardon e amici come prima! [:D]
 

ivobernardini

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20 Agosto 2006
2,222
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Caro Zooey vado a letto coi maschi da quando avevo 16 anni e ho conosciuto migliaia di gay di ogni genere e specie. Amici, fidanzati, amanti, bisex, mariti... A mio avviso la questione del riconoscimento delle coppie omosessuali è un diritto sul piano civilistico, un diritto sacrosanto. Che sia una priorità per la cosiddetta gay community a mio avviso non lo è perchè conosco pochissime coppie stabili da più di tre anni. Si vede che vivo nella ricca e depravata Emilia-Romagna ma ne conosco pochine coppie cosi'. Vedo moltissima promiscuità sessuale con partner che si scelgono e si cambiamo - via chat - alla velocità del suono.
Ma io aspiro alla coppia stabile e forse un ragazzo a posto l'ho trovato. In bocca al lupo!
 

brasileiro

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28 Novembre 2003
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Citazione:Messaggio inserito da ivobernardini
Guarda Yeahoo... tu non mi conosci. Ti garantisco che la mia unica anomalia è che - anzichè ascoltare la Pausini e vedere il Grande Fratello - io mi ascolto Respighi e Wagner.
Per il resto sono un uomo proprio uguale a te. Solo che mi piacciono i maschi. Che vuoi fare...
[X]


Lasciando stare i termini anomalia e disturbo che sono ambigui e pesanti..mi sembra che tu come parecchie persone del tuo orientamento sessuale minimizza una differenza che è importantissima, fondamentale e strutturale.

Cioè..i gusti sessuali di una persona incidono pesantemene nel modo in cui quella persona stessa vede il mondo le persone, il modo anche in cui elabora i rapporti di affetto, amicizia, amore. In una parola: nel modo in cui vive la vita.

Insomma...non è come preferire la pizza marghertia alla pizza con i funghi...come spesso certuna cultura gay vuole barattare.

Un gay o una lesbica possono essere persone intelligenti, sensibili, capaci incapaci, oneste corrette etc etc. su queste qualità i gusti sessuali non hanno (ce ne è evidenza) nessuna influenza.

Ma che un gay si muova nei rapporti tale e quale ad una persona classicamente orientata all'altro sesso...questo è semplicemente falso. Direi, per usare una parola prudente, che c'è uno stile perfettamente riconoscibile e non è certo un dettaglio.

Amche il modo in cui tu scrivi, reagisci, dialoghi sottolinea (senza che in questo io dia una valutazione morale negativa p positiva, lungi da me) una sensibilità diversa su cui incide una variabile strutturale nella visione del mondo come sono i gusti sessuali.

Insomma..essere gay o non esserlo non è la stessa cosa, e non è come preferire una giacca verde ad una blu...
 

ivobernardini

Utente
20 Agosto 2006
2,222
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Scusa Brasileiro, ma non capisco bene cosa vuoi dire. Certamente c'è un'antropologia gay, ma questa è stata innestata - per cosi' dire - nelle menti di tantissimi ragazzi, proprio da quelle omo-associazioni di barricaderi che io tanto odio. Il gay, in se', non è differente da un eterosessuale salvo che per l'orientamento sessuale. [X] Poi abbiamo una manica di politici (Grillini, Luxuria etc etc) che coi gaypride ci prendono i voti inventando strane ed inesistenti discriminazioni che - allo stato attuale - in Italia non esistono punto. Tipo quella che non puoi andare a trovare l'amico malato.
Poi non è vero che i gay siano più intelligenti e sensibili, questa panzana forse viene venduta dalla M. De Filippi a Mediaset; conosco tantissimi gay imbecilli e mediocri, cosi' come tanti eterosessuali cosi'. L'orientamento sessuale non è una cifra, io non mi sento omo-logato con gli altri gay che fanno i militanti, sto molto bene con eterosessuali anche e ho parecchi tratti comuni.
[8D][8D][8D]
 

brasileiro

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28 Novembre 2003
941
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Cloud, il matrimonio nella grandissima parte dei casi porta dei figli.

Ci sono le eccezioni, ovviamente, ma sono, per l'appunto, eccezioni.

Tendenzialmente le persone ad una certa età(più o meno variabile) sentono il desiderio di avere dei figli, e tendenzialmente si sposano o in chiesa o in municipio.

Questa è la normalità (intesa come concetto statistico) e quindi da questo deve partire il ragionamento su cosa è assimilabile ad una famiglia e a che cosa non lo è.

Assurdo è pensare che due omosessuali possano costituire una famiglia così sopra descritta.[cc]