Scusate l'Off Topic, ma mi sta proprio qui. Stiamo leggendo l'ultima pagina di un libro di cui si sapeva la fine fin dall'inizio: l'Ilva sta chiudendo. O meglio, la stanno facendo chiudere. Indifferenti alla situazione paese, alle conseguenze economiche e sociali derivanti da questo provvedimento, di fatto la magistratura sta dando il LA a quello che ritengo sarà il definitivo epilogo dell'industria italiana. Ma già i romani insegnavano: Summum ius, summa iniuria. E cioè il massimo del diritto può rivelarsi il massimo dell’ingiustizia. Le conseguenze saranno incalcolabili con un effetto domino spaventoso. Ho fatto per 23 anni il direttore amministrativo di una società di una certa dimensione per cui sono molto preparato sull'argomento economico, giuridico, produttivo. Poi la mia azienda ha chiuso e mi sono trovato in CIG. A questo punto mi sono reinventato. Sono andato in Romania ed ho cominciato ad occuparmi di appalti europei e con un ottimo successo, devo dire. Ma da qui per la prima volta l'Italia l'ho interpretata da spettatore e non più da attore. Bene, sono giunto ad un verdetto definitivo: l'Italia non ha speranza. Mi dispiace dirlo ma è destinata al fallimento. E la magistratura sta avallando in questi giorni il suo destino. Questa caccia assurda all'evasore, al lavoro perfetto e protetto all'ennesima potenza, alla ricerca della perfezione produttiva senza inquinamento messa in atto un po' da tutti gli organi pubblici con l'obbiettivo di raggiungere una stato modello sta portando di fatto le aziende ad una chiusura irreversibile. Non potranno mai e poi mai competere con nazioni snelle, amiche dell'imprenditoria, molto meno rigide e costose. Le tasse tra le più alte al mondo, costo del lavoro idem. Leggi inapplicabili e fatte da chi non sa chi non sa cosa sia il lavoro, costo energia elettrica anche qui da record, sindacalizzazione estrema ed una magistratura che sembra vivere slegata dalla realtà (lasciando perdere la classe politica ed il debito pubblico), porterà l'Italia ad una lenta eutanasia. Nel mondo economico. è l'industria che produce quasi esclusivamente la VERA E SANA occupazione che poi si estende a tutti. Ma adesso il faro si sta spegnendo. E mi dispiace dirlo, chi vive di luce riflessa, si spegnerà anche lui. Non entro nei tanti, tantissimi particolari che potrei snocciolare. Ma risponderò entrando nel dettaglio a chiunque volesse contraddire queste mie personali affermazioni.